da: Il Fatto Quotidiano
Carceri,
M5S: “Napolitano salvatore di B”. Lui: “Se ne fregano della gente”
Per
Nuti dei 5 Stelle il messaggio del presidente della Repubblica alle Camere
segna "il primo passo verso l’amnistia al Cavaliere con la scusa di
risolvere il sovraffollamento dei penitenziari". Il titolare del Colle:
"Non sanno quale tragedia sia"
Quelli che accusano Giorgio Napolitano di
volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone “che fanno pensare a una sola
cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del
Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da
aggiungere”.
Il Presidente della Repubblica risponde
così alle obiezioni degli eletti del Movimento 5 Stelle, che lo hanno criticato
dopo la lettura del suo messaggio sulle carceri inviato alle Camere. Il primo a
polemizzare col Capo dello Stato è Riccardo Nuti, capogruppo uscente a
Montecitorio del Movimento Cinque Stelle. Secondo il deputato, le parole del
Quirinale sono “il primo passo verso l’amnistia a Berlusconi con la scusa di
risolvere il sovraffollamento delle carceri”. Napolitano infatti propone
amnistia e indulto per risolvere il sovraffollamento dei penitenziari.
Rispondendo ai cronisti, Napolitano spiega poi che il clima politico in Italia
si è svelenito “nel momento in cui il Parlamento ha dato la fiducia al governo
Letta: bisogna essere ciechi per non capirlo”.
Nuti, però, non è il solo esponente 5
Stelle a intervenire contro le parole del Colle. Per il deputato e
vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ”è lui che se ne frega…delle
opposizioni”, perché “da arbitro è sceso in campo ed oggi ha finalmente
indossato la fascia di capitano delle larghe intese”. E conclude: “Quando mi
spiegherete a cosa è servito l’indulto di Prodi nel 2006, allora potremo
parlarne”. Dalla sua parte anche il capogruppo alla Camera Alessio Villarosa
convinto che “Napolitano non sia più il presidente di tutti, ma il garante di
un sistema politico che ha portato al disastro il nostro Paese“. Per Roberta
Lombardi, invece, il presidente della Repubblica “blatera di problemi della
gente. Che sono la casa, il lavoro, la salute e non l’impunità della casta”. E
specifica: il “M5S ha presentato da mesi piano carceri immediato, se si usa
quella come scusa”. E il deputato Manlio Di Stefano chiede le dimissioni del
Capo dello Stato.
Quelli del Movimento 5 Stelle, per il
s0ttosegretario alla Giustizia, Giuseppe Berretta, sono “volgari attacchi da
rispedire al mittente, frutto soltanto di ignoranza e cinismo”. D’accordo con
Napolitano anche il deputato Pd Alfredo D’Attorre che giudica “vergognosa
l’aggressione di diversi parlamentari di M5S al presidente della Repubblica
sulla base di un processo alle intenzioni sconcio e del tutto infondato”.
Interviene sulla polemica anche il vice presidente del gruppo del Pd alla
Camera, Andrea Martella secondo cui “quella del M5S è un’operazione di pessima
politica, una propaganda bieca che distorce a proprio uso e consumo le parole
del Capo dello Stato“. Per Martella “tradurre il discorso di Napolitano sulla
necessità di porre rimedio al problema drammatico del sovraffollamento come
l’annuncio di un atto di clemenza per Berlusconi significa essere in malafede e
gettare fango sulla massima carica dello Stato. Cosa alla quale i 5 Stelle non
sono peraltro nuovi”. Infine, aggiunge, “come sempre quando ci sono questioni
pesanti da affrontare per il bene del Paese, i 5 Stelle si girano dall’altra
parte e pensano solo ai loro giochi di pura demagogia”.
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