da: la
Repubblica
E’ vero, Berlusconi vuole la Rai k.o,
ma il “piano delta” non è iniziato adesso e la sinistra è stata incapace di
fermarlo
“Dai
veltroniani in giù, dieci anni di errori”
di Leandro Palestini
Carlo
Freccero, ex direttore di Rai4, non ha dubbi: «Gli attacchi a Fazio e Crozza rispondono a una precisa strategia
politica della destra. Vogliono affossare la Rai ». Ma ricorda pure le colpe della sinistra che
«nell’ultimo decennio non ha saputo opporsi al piano Delta teso a indebolire il
servizio pubblico».
Dietro le critiche di Brunetta c’è un
movente politico?
«Certo.
È una cosa che viene da lontano. Direi dal 2002, dall’editto bulgaro: quando
Berlusconi cominciò a parlare di “uso criminoso della tv pubblica”. Oggi
Brunetta e Gasparri puntano il dito sugli alti compensi di Fazio e Crozza, per
azzoppare i “cavalli di razza” della Rai. Ma non va dimenticato che la destra
berlusconiana costrinse ad andar via dall’azienda Michele Santoro, Daniele
Luttazzi, Corrado e Sabina Guzzanti. Con la responsabilità di una parte della
sinistra».
La sinistra complice delle malefatte
della destra in Rai?
«La
sinistra è la principale responsabile. Oggi la destra fa gli attacchi strumentali
sui compensi, ma con tutti i consiglieri che ha avuto in Rai, da Rognoni a Van
Straten, la sinistra negli ultimi dieci anni è stata incapace diopporsi al
piano Delta teso a indebolire il servizio pubblico. Nella gestione della Rai ci sono delle colpe dei veltroniani come dell’area
dell’ex ministro Gentiloni. L’ufficio del personale, diretto da Luciano
Flussi, ha aiutato non poco gli uomini di destra. Gli sprechi? Basta pensare
alle nomine dei dirigenti di questi anni. Mentre io, nonostante il curriculum,
sono andato a Rai4».
Grillo è contro i “nababbi” della tv.
Cosa ne pensa?
«Grillo
è stupefacente, direi surreale. Dice da sempre che la Rai deve chiudere, che le tv
generaliste sono al capolinea, ma ora la
Rai è diventata il suo chiodo fisso. Schizofrenia teorica o
semplice vecchiaia? Al suo uomo in Vigilanza, il presidente Fico, consiglio di
aprire una indagine per raccontare tutti i misfatti compiuti dai politici di
destra in Rai».
Alla gente fa impressione scoprire che
Fazio prende 5,4 milioni di euro in tre anni. A lei no?
«Sì,
le cifre sono importanti. Ma bisogna vedere quanto rende il suo prodotto. Il
mercato è sempre scandaloso, Brunetta dovrebbe saperlo. Non fanno scandalo le
cifre dei giocatori di pallone, invece è polemica sui compensi di Crozza e
Fazio: ma va detto che loro sono indispensabili per la squadra di RaiUno. Io vorrei
che si facesse anche una analisi sui costi dei produttori di fiction, sui
direttori generali della Rai e le loro buonuscite».
In Rai i consiglieri Colombo e Tobagi
spingono il direttore generale Gubitosi a difendere i volti dell’azienda…
«Gubitosi non è male rispetto agli ultimi direttori generali. Ma potrebbe fare di più, come pure Tobagi e Colombo. E poi Gubitosi è uomo di mercato, ha gli strumenti per difendere i volti della Rai. Lui conosce bene la materia, mentre il presidente Anna Maria Tarantola è antica, appartiene al Congresso di Vienna: allora non c’era la tv».
«Gubitosi non è male rispetto agli ultimi direttori generali. Ma potrebbe fare di più, come pure Tobagi e Colombo. E poi Gubitosi è uomo di mercato, ha gli strumenti per difendere i volti della Rai. Lui conosce bene la materia, mentre il presidente Anna Maria Tarantola è antica, appartiene al Congresso di Vienna: allora non c’era la tv».
Intanto Crozza, con la sua dote di
pubblicità, rimarrà a La7. Una sconfitta per RaiUno?
«Sarà
contento Brunetta. Ma è un grave danno per RaiUno. Per fortuna continuerà a
fare il suo editoriale satirico a Ballarò: per 2.500 euro a puntata, non mi
sembra esoso. Crozza è bravissimo, l’ho portato io a Quelli che il calcio, è congeniale al servizio pubblico. Vorrei
tanto che Fico mi convocasse, vorrei spiegargli quello che ho capito in tanti
anni di lavoro in questa azienda. Perché se si continua con questo scempio si
distruggerà la Rai. Allora ,
è meglio privatizzarla».
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