giovedì 29 maggio 2014

Stragi, Piazza della Loggia: 40 anni senza verità



da: Famiglia Cristiana

Piazza della Loggia: cercando verità, 40 anni dopo
28/05/2014  "Vogliamo sapere chi ha ucciso i nostri cari", dice Manlio Milani, che nella strage di piazza della Loggia, a Brescia, perse sua moglie, "ma più ancora vogliamo sapere perché. Per fare in modo che non si ripeta"

L’ultima tappa processuale era stata il 23 febbraio di quest’anno quando la Corte di Cassazione ha annullato le assoluzioni di Maggi e Tramonte. A 40 anni esatti dalla strage di piazza della Loggia si cerca ancora la verità. La bomba esplosa a Brescia il 28 maggio del 1974, durante il comizio convocato dai sindacati per contrastare la violenza fascista che stava riemergendo in città, ha procurato 8 morti e 102 feriti.

«Non solo per i morti e per i feriti, ma per tutta la città, anzi per tutto il Paese chiediamo che sia accertata la verità su chi ha voluto e compiuto quella strage», dice Manlio Milani, presidente della Casa della memoria e che in piazza Loggia ha perso la moglie Livia.

Per il momento di certo c'è la matrice neofascista della strage, e i depistaggi dei

Milano, tassisti contro Uber: due lezioni




da: la Repubblica

Le due lezioni del caso Uber
di Alessandro De Nicola

Nella ormai famosa vicenda Uber torti e ragioni, privilegi e diritti, si intersecano in un modo che rende problematica qualsiasi soluzione.
I fatti principali sono noti: Uber, azienda multinazionale partecipata anche da Google, ha sviluppato una applicazione che permette di prenotare un’auto a noleggio anche con scarso preavviso. La centrale operativa riceve la richiesta dal cliente, la diffonde agli autisti in circolazione e chi è in grado di meglio soddisfarla lo segnala. Le auto sono tutte di ottima qualità, si paga direttamente con addebito sulla carta di credito che si registra sul sito, il prezzo è in media superiore del 20% a quello dei taxi ma i consumatori sembrano non curarsene e aumentano costantemente. Soprattutto per i viaggiatori internazionali, avere un’unica compagnia che assicura il servizio in diverse città con gli stessi standard e modalità risulta
molto attraente.

Qui scatta la rivolta dei tassisti, che accusano Uber di concorrenza sleale in quanto, secondo loro, la normativa imporrebbe alle compagnie di auto a

Carlo Tecce: “Che quorum gli inquisiti”



da: Il Fatto Quotidiano

In 21 fra indagati e condannati totalizzano 1,242 milioni di preferenze: più di Tsipras e Ncd

Nonostante il mancato (e sempre abbondante) apporto di Silvio Berlusconi, un titolare irrinunciabile, il partito indagati&condannati ha raggiunto il quorum: i 21 candidati – fra eletti e trombati – hanno registrato 1,242 milioni di voti, un 4 per cento quasi in scioltezza, un passo (lungo) avanti al gruppo l’Altra Europa con Tsipras, sorpassata anche la coppia Ncd-barra-Udc.

Il capofila e capolista, senza piombare in astrusi calcoli algebrici, è il pugliese Raffaele Fitto: 284.547 preferenze, 4 anni in primo grado, 3 imputazioni (corruzione, abuso d’ufficio e finanziamento illecito). E l’ex ministro, non un novizio, legittimamente rivendica il testimone da Berlusconi.
L’eterno giovane Fitto ha staccato di molto Aldo Patriciello (111.554), che non ha sfigurato. Riabilitato dal Tribunale di Campobasso il 14 maggio di un anno fa, Patriciello fu condannato a 4 mesi per finanziamento illecito, sentenza definitiva per una mazzetta da 16 milioni di lire (anni ’90) per la campagna elettorale di Michele Iorio. Arruolato di recente, e per questo governatore dimissionario in

mercoledì 28 maggio 2014

Post elezioni europee 2014: M5S, quelli che...non finiscono mai di...



Due sono i personaggi “inquietanti” del Movimento 5 Stelle: Otelma Casaleggio e Claudio Messora.

Mentre Otelma Casaleggio, tenendolo accuratamente legato a un filo, spiega a Grillo che deve sorridere anche… quando sta cagando uno stronzo duro (provateci voi, non è facile).
Mentre di Di Maio e Di Battista continuano a non vedere il filo (non saprei dire se eventualmente vedano altro..) con cui Otelma Casaleggio “muove” Giuseppe Piero Grillo.

Insomma, mentre accadono questi significativi e..duri eventi, Claudio Messora viene nominato – ma non dovrebbe esprimersi la Rete?! – capo dello staff comunicazione al Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle.

Come si suol dire: quando non si finisce mai di sbagliare.

Biagio Antonacci: video, ‘Ti penso raramente’

Ucraina: è guerra a Donetsk




Ucraina: è guerra a Donetsk 
È ormai un bollettino di guerra quello che arriva da Donetsk. Decine di persone, per la maggior parte miliziani separatisti, hanno perso la vita nella battaglia per l’aeroporto internazionale. Lo testimoniano le immagini girate dalla nostra troupe. Ma è difficile avere un bilancio esatto delle vittime.

E ora lo scontro si sposta verso il centro della città. Le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno diramato un ordine di evacuazione per i civili in alcuni quartieri.

“La battaglia dell’aeroporto di Donetsk mostra i suoi morti, caduti combattendo, tutti sul fronte della Repubblica Popolare di Donetsk” sottolinea il corrispondente di euronews Sergio Cantone. “Sul computo delle vittime, balletto di cifre tra Kiev e i separatisti.”

Il sindaco di Donetsk afferma che tra le vittime ci sono due civili e che tra i feriti 8 sarebbero cittadini russi e ceceni.

Elezioni europee 2014: le ragioni della vittoria di Marine Le Pen (Front National)



da: Il Sole 24 Ore

Debolezze degli avversari, programma senza ambiguità
Ecco le cinque ragioni della vittoria di Marine
di Marco Moussanet

Dopo settimane di sondaggi che assegnavano una vittoria al Front National - o quantomeno un testa a testa con l'Ump, il partito conservatore - nessuno si è stupito che il movimento nazional-populista sia diventato il primo partito francese. Ha stupito invece, e scioccato, la dimensione di un successo dovuto in parte all'eccellente lavoro fatto in questi anni da Marine Le Pen e in parte a fattori esterni, a partire dall'inconsistenza dei suoi avversari.

1. L'impatto della crisi economica
La Francia è arrivata quasi disarmata alla crisi del 2008. Basti ricordare che all'inizio degli anni duemila, mentre la Germania avviava delle difficili riforme strutturali, Parigi riduceva l'orario di lavoro settimanale a 35 ore (a parità di retribuzione). La sua industria si è quindi trovata a sopportare un costo del lavoro molto alto, a fronte di una produzione di qualità media e medio-bassa. Con grandi rigidità sul mercato del lavoro dovute a uno strapotere sindacale. La

martedì 27 maggio 2014

La7: da stasera la serie ‘In Treatment’




In Treatment, in chiaro su La7 il remake Sky Cinema della famosa serie

Arriva in prima serata su La7 da martedì 27 maggio, in esclusiva in chiaro, ''In Treatment'', versione italiana televisiva ispirata all'omonima serie cult statunitense della Hbo che per anni ha invaso con successo gli schermi dalla East alla West Coast.

Tutti martedì per sette settimane, una maratona di cinque episodi accompagnerà i telespettatori all'interno della "stanza speciale" dello psicoterapeuta interpretato da Sergio Castellitto, pronto a coinvolgere nei suoi dialoghi introspettivi e profondi, l'occhio attento di chi guarda dall'altra parte dello schermo.

"In Treatment" è incentrata sulle vicende dell'analista Giovanni Mari, interpretato proprio da Giuseppe Castellitto. La psicoanalisi, le nevrosi di coppia, il sesso e i problemi della vita quotidiana si intrecceranno fra la trama, i pazienti ed i protagonisti, tra i quali Kasia Smuntiak, Guido Caprino, Valeria Golino, Irene Casagrande, Adriano Giannini, Barbara Bobulova, Licia Maglietta e molti altri.

Marco Travaglio: “Democrazia renziana”



Anche Travaglio si è lasciato “trasportare” dalla percentuale: 40. Ma si tratta, in numero di elettori, di 2.500.000 di voti. Non che siano da sottovalutare, considerando che Renzi governa da tre mesi, per quanto sia conosciuto al gentile pubblico da un anno e mezzo. Ma ha preso meno di voti di quanti ne stia perdendo di elezioni in elezione, Silvio Berlusconi. E quei voti lì, non sono andati a Renzi se non in misura risibile.
Il che, vorrà pur dire qualcosa….. 


da: Il Fatto Quotidiano

Mentre prosegue festosa la corsa sul carro del vincitore, anzi è appena cominciata, trovo sul web (copyright Adriano Colafrancesco) una definizione che mi pare azzeccata: “Democrazia Renziana”. Matteo Renzi non è il nuovo Berlusconi: non aveva stallieri mafiosi, non stava nella P2, non ha alle spalle poteri criminali, non è miliardario, non è uomo di azienda, non possiede tv né giornali (che semmai gli si offrono spontaneamente, cioè italianamente). Ma la pancia di una certa Italia lo vede e lo sente come il nuovo Berlusconi, cioè come il nuovo messia, il salvatore della patria, il populista ridens con il sole in tasca e 80 euro in mano, l’uomo solo al comando nelle cui braccia gettarsi e del cui verbo ubriacarsi, un po’ per speranza un po’ per disperazione. Un

Elezioni europee 2014, flusso voti: il Pd ha prosciugato Scelta civica



da: Il Fatto Quotidiano

Elezioni europee 2014, i flussi dei voti: “Pd ha prosciugato Scelta civica”
Il Pd di Matteo Renzi ha prosciugato Scelta civica, ma non ha preso un numero consistente di voti da M5s e Pdl. I voti che Berlusconi e Grillo hanno perso per strada sono finiti nell’astensione. E’ questa, in estrema sintesi, l’analisi dei flussi elettorali svolta dall’Istituto Cattaneo sul travaso dei voti fra le europee di domenica e le politiche dello scorso anno.

I ricercatori dell’istituto bolognese hanno analizzato, seggio per seggio, i risultati elettorali di undici città di varie aree del paese per ottenere una distribuzione geografica equilibrata. Il confronto con le politiche del 20 13 tiene naturalmente conto del con sistente aumento dell’astensionismo a queste europee. Il punto, però, è che “non tutti i partiti ne hanno sofferto in egual misura, e alcuni sembran o non averne sofferto affatto”.
La “stanchezza elettorale” del Movimento Cnque Stelle – così la definiscono i ricercatori – è in parte spiegata dalla “ripresa della Lega nord”, ma ha pesato anche l’effetto “mancate pronesse che l’assenza dal governo inevitabilmente

lunedì 26 maggio 2014

Elezioni Europee 25 maggio 2014, il risultato di Renzi: tanta euforia per…..2,5 mln in più di voti rispetto al 2013



I primi commenti della stampa sono entusiastici nei confronti del risultato percentuale del Pd, il cui merito è attribuito a Renzi.
Lungi da me sminuire la portata del raggiungimento del 40%, misura inusuale che non ricordo da quante elezioni non veniva raggiunta da un partito, ma vorrei sottoporre all’attenzione di chi non è impegnato a stare attaccato al carro di Renzi, a ungerlo e leccarlo in ogni dove perdendo la salivazione, che sarebbe opportuno dare o ridare un’occhiatina ai dati. E, soprattutto, avere buoni rapporti con la matematica. Che non è faziosa. E con la quale si può scoprire – come succede per i dati auditel della tv – che le percentuali si alzano e si abbassano in ragione dei numeri assoluti.

I dati dell’affluenza dicono che gli italiani con diritto di voto sono 49.256.169. Ieri alle urne si sono presentati quasi 29 mln di italiani: il 58,68%. Arrotondiamo a 59%. Alle precedenti elezioni europee del 2009, avevano votato più di 32,5 mln di italiani che rappresentavano il 66,46%. Il totale degli aventi diritto al voto è cambiato solo di poche centinaia di migliaia. Quindi, 3 milioni e mezzo di italiani sono rimasti a casa o sono andati al mare.

Le elezioni europee non hanno mai raggiunto le percentuali di voto delle elezioni politiche.
Nel 2008, quando stravinse Berlusconi, se non ricordo male la percentuale era

Elezioni Europee 25 maggio 2014: vince Renzi e perde Grillo, il braccio esecutivo di (Otelma) Casaleggio.


Ha vinto Renzi. Non il Pd. Anche perché non esiste. Come non è mai esistito il Pdl.
Ciò significa che ci aspettano vent’anni di renzismo. Anzi. Neppure Berlusconi era riuscito in una competizione elettorale – seppure europea, non politica o amministrativa – a raggiungere una simile percentuale. Ergo: potremmo superare il ventennio. L’erede di Silvio ha superato il “maestro”.
Devo cominciare a trovare casa all’estero….

Perché Renzi ha vinto nettamente?
Perché gran parte dell’opinione pubblica, quella composta di persone che non seguono costantemente e attentamente le cronache politiche, con il rischio, sì, della disinformazione più che dell’informazione, ma con maggiore possibilità di notare alcune caratteristiche, contraddizioni e fanfaronate, avevano nella testa pochi ma chiari concetti:

1. Renzi ha iniziato subito ad annunciare cosa avrebbe fatto il suo governo. E, ai primi ostacoli (interni più che esterni), non ha fatto retromarcia. Velocità di annuncio e percorso dritto.
Oggettivamente, la partenza bruciante ha sorpreso tutti. Ovviamente, rispetto

Elezioni Europee 25 maggio 2014: dati definitivi e raffronto con precedenti elezioni



Affluenza alle urne:
Per le europee del 25 maggio 2014 (unico giorno per votare con estensione dell’orario di apertura seggi fino alle 23), hanno votato 28.908.004 su 49.256.169 di aventi diritto al voto, cioè il 58,68%.
Alle precedenti elezioni europee del 2009, avevano votato 32.659.162 su 49.135.080, cioè il 66,46%. Rispetto alle precedenti europee, la percentuale dei partecipanti al voto è calata di otto punti percentuali.
Se si raffronta l’affluenza rispetto alle ultime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2014, per la Camera votarono 35.270.926 cioè il 75,20% degli elettori (46.905.154). Per il Senato votarono 31.751.350, il 75,11% degli aventi diritto al voto (42.270.284). Come si può notare la differenza di partecipazione al voto è consistente: quasi il 59% ieri, il 75% alle politiche di appena un anno fa.
Non è un dato da ignorare per quanto il raffronto vada sempre fatto, innanzitutto, tra elezioni di pari genere.

Di seguito, i risultati definitivi in numeri e percentuale, i dati alle elezioni europee precedenti e i dati delle ultime elezioni politiche per quanto riguarda Pd, Pdl (ora diviso in Forza Italia e Nuovo Centro Destra) e M5S.
Per chi volesse rivedere tutti i dati relativi alle ultime elezioni politiche del febbraio 2013 clicchi qui per accedere direttamente al posti pubblicato allora.

Europee 25 maggio 2014

Elettori: 49.256.169 - Votanti: 28.908.004 (58,68 %)

X Factor 8, i giudici: Morgan, Mika, Fedez, Victoria Cabello



La foto svela i quattro giudici della prossima edizione di X Factor.

Come di consueto, terminata un’edizione, Morgan dichiara di voler lasciare. Ergo: eccolo presente all’ottava edizione. Mika non ci aveva….mica girato intorno. Terminata l’ultima edizione aveva dichiarato di voler ripetere l’esperienza. Gli addii sono quelli di Supersimo Simona Ventura e  Elio. A sostituirli: Victoria Cabello e Fedez. 


domenica 25 maggio 2014

Elezioni europee: Francia con Le Pen, Germania con Merkel. Italia, affluenza del 40% alle 19



da: Rainews

Europee: Scossone in Francia, trionfa Marine Le Pen. Angela Merkel tiene in Germania -
Bene l'affluenza ai seggi in Italia e in Europa rispetto a 5 anni fa. In Germania in vantaggio la Cdu mentre in Grecia vola la lista di sinistra Syriza

Scossone in Francia. Marine Le Pen e il suo Front National sarebbero in testa - secondo gli exit poll - con il 25%. Una "valanga euroscettica" che avrebbe travolto l'Ump - partito di centrodestra - fermo al 20,5% e il Partito Socialista del presidente François Hollande, in caduta al 14,7%.

Italia, affluenza alle 19 al 40%

Affluenza oltre il 40%, leggermente in crescita se paragonata al dato di 5 anni fa ma, nel 2009, si votava in due giorni. E’ questo il primo dato concreto che arriva dai seggi italiani. Seggi che resteranno aperti sino alle 23. Ed anche nel resto d’Europa affluenza alle urne in aumento rispetto alle ultime consultazioni e spettro astensione quindi, almeno per ora, scongiurato.

Festival di Cannes: Palma d’oro a ‘Winter Sleep’, Grand Prix della giuria a Alice Rohrwacher



da: la Repubblica

Cannes, Palma d'oro a "Winter Sleep" di Ceylan, a Alice Rohrwacher Grand Prix della giuria
Il massimo riconoscimento al film del regista turco. Successo per l'Italia, a "Le meraviglie" il secondo premio più importante. Cerimonia di consegna condotta da Lambert Wilson, standing ovation per Sophia Loren
di Chiara Ugolini
 

Cannes torna a premiare l'Italia. Due anni dopo il Grand Prix a Matteo Garrone con Reality, la trentatrenne Alice Rohrwacher agguanta lo stesso importante riconoscimento per Le meraviglie. Palma d'oro, senza troppa sorpresa, al regista turco Nuri Bilge Ceylan consegnata dalla coppia Quentin Tarantino e Uma Thurman. Il poetico Winter Sleep, tre ore e un quarto di dialoghi filosofici fitti fitti sulla vita, sulla religione e sull'arte immersi in una natura invernale di grande effetto visivo ha ottenuto il premio più importante. "Quando ho visto che durava più di tre ore mi sono spaventata - ha detto la Campion incontrando la stampa - mi sono chiesta riuscirò a non andare in bagno così a lungo? Ma il

venerdì 23 maggio 2014

Elezioni europee 25 maggio 2014: dubbio amletico, votare o non votare…



Si tratta di eleggere il Parlamento Europeo. Razionalmente, vorrei votare.
Per quanto l’Unione Europea non sia un insieme politico. Per quanto a dettare le condizioni sia un unico paese, che, va ammesso, è economicamente forte perché ha una classe politica capace di gestire una nazione e dei cittadini con un senso dello stato che noi non abbiamo nel nostro dna, e che non riusciamo a sviluppare con questa classe politica, specializzata nel ladrocinio e incapace di gestire la cosa pubblica.
Fossero elezioni politiche, non avrei dubbi: vado al mare.
Ma, per quanto a Bruxelles contiamo come il due di picche a briscola, ritengo che si dovrebbe votare.
Ma ho un problema….

Sono un cane sciolto. Mai attratta da ideologismi di destra o sinistra, ma ho sempre scartato alcuni partiti o movimenti perché al di fuori della mia concezione mentale e sociale.
Escludendo alcuni ne rimangono altri.
Oddio.
Qui sta il problema: gli altri…


Al momento, continuo a considerare (Marc’Antonio) Matteo Renzi l’erede di Berlusconi. Con una differenza: ha messo in tasca a dieci milioni d’italiani 80 euro prendendoli dalle solite tasche. Tra cui, le mie. Inoltre, mi sta confermando ciò che pensavo e scrivevo tempo fa (clicca qui). A oggi non mi sento smentita.

Laura Mvula: She


Cinema, Festival di Cannes: Ken Loach, “Jimmy’s Hall”



da: la Repubblica

Cannes, "Jimmy's Hall": il film perfetto di Ken Loach che riconcilia con il comunismo
Il piacere, l'allegria e la leggerezza intrecciate alla passione politica e alla lotta per i diritti nella storia (vera e commovente) di Jimmy Gralton, ambientata nell'Irlanda del 1932
di Concita De Gregorio 


La scena a più alta tensione erotica, la più bella storia d'amore e il più potente messaggio politico del Festival ballano intrecciati nel film perfetto di Ken Loach: pulito, elegante, mai gridato e mai melò "Jimmy's Hall" è un meccanismo narrativo planare che somiglia a un tuffo senza schizzi.

Sorretto dalla precisione millimetrica della sceneggiatura di Paul Laverty e dallo sguardo intimo e solidale di Loach il film racconta la storia vera di Jimmy Gralton, unico irlandese ad essere stato espulso senza processo dal suo paese nel 1933 perché "comunista". La colpa di Gralton, rientrato in Irlanda nel '32

Guido Scorza: “Uber, la crocifissione dell’innovazione”



da: Il Fatto Quotidiano

“Crocifiggilo, crocifiggilo!”. Era il grido dei Farisei davanti a Ponzio Pilato nel racconto biblico del processo a Gesù.

Un grido – fatti i distinguo del caso e le debite proporzioni – che ricorda i cori da stadio e i roboanti “vaffa” che ieri i tassisti milanesi hanno lanciato all’indirizzo di Uber, al cospetto del Ministro dei trasporti Maurizio Lupi, del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
Ma le urla scomposte e violente dei tassisti non sono l’unica immagine che ricorda il più famoso processo davanti a Pilato.

Anche quanto accaduto nel Palazzo della Prefettura di Milano, mentre fuori i tassisti urlavano, rievoca, purtroppo, dinamiche antiche, anacronistiche e, soprattutto, inaccettabili di amministrazione sommaria della giustizia e della gestione della Cosa Pubblica.
A prescindere da chi abbia ragione e chi torto ed a prescindere dal merito della questione guai, infatti, a non sottolineare che quello andato in scena ieri a Milano è un processo che non ha niente a che spartire né con la giustizia, né con la politica di un Paese normale.

Bruno Tinti: “Scontro Procura di Milano, veleni e mali di corrente”



da: Il Fatto Quotidiano

Scontro Procura di Milano, veleni e mali di corrente
di Bruno Tinti

La Procura di Milano è sconvolta dalla denuncia di un Aggiunto, Robledo, contro il suo capo, Bruti Liberati: non mi voleva affidare i reati contro la Pubblica amministrazione, mi ha blandito, minacciato, emarginato, violato le procedure di assegnazione. È vero? Il Csm traccheggia, difende Bruti, impedisce un’approfondita istruttoria. Lo dice un suo componente, Racanelli. È vero? Lo stesso Racanelli, nel corso di un plenum cui partecipa il ministro della Giustizia, chiede che questi proceda a un’ispezione; e spiega che è stato costretto a farlo perché il Csm voleva insabbiare tutto. Ha fatto bene?

1) È nota la frase di Bruti: “Ricordati che sei stato nominato aggiunto per un solo voto, di Magistratura democratica. Avrei potuto dire a uno dei miei al Csm che Robledo mi rompeva i coglioni e di andare a fare la pipì, così sarebbe stata nominata la Gatto che poi avremmo sbattuto all’esecuzione”. Bruti non ha negato di aver detto queste parole. Il corriere.it del 14/3 riferisce che – al Csm che gliene chiedeva conto – avrebbe sorriso e sostenuto che si trattava di

Il sistema bancario italiano, Carige: arresti e perquisizioni, ai domiciliari il vicepresidente Abi Berneschi




Truffa alla Carige, arresti e perquisizioni. Ai domiciliari il vicepresidente Abi Berneschi

Guardia di finanza negli uffici dell'istituto bancario: 7 ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni a Genova, Milano e La Spezia. "Portati in Svizzera 21 milioni di euro"
La Guardia di finanza ha eseguito sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti coinvolti in una presunta truffa all'istituto bancario Carige. Perquisizioni anche a Genova, Milano e La Spezia. Sono stati poi sequestrati beni per 22 milioni. 
Nei confronti dei destinatari dell'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Genova, vengono ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, truffa aggravata, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.
I reati sarebbero stati compiuti ai danni del comparto assicurativo di Banca Carige. Secondo l'accusa si tratterebbe di patrimoni che venivano riciclati attraverso lo schermo di società finanziarie italiane e straniere. I fatti sarebbero avvenuti a partire dal 2006.

Il vicepresidente dell'Abi ed ex presidente del cda di Carige Giovanni Berneschi

giovedì 22 maggio 2014

Elezioni europee, Francia: dove la destra ha già vinto



da: la Repubblica

Nel “Far West” della Francia dove la destra ha già vinto
Hénin-Beaumont una volta era una roccaforte “gauche”: ora è la culla del terremoto populista d’Europa.
È la città-simbolo del travaso dei voti della sinistra inghiottiti dalla Le Pen.
di Bernardo Valli

Questo è il piccolo teatro di una grande svolta politica. Qui il proletariato, come si diceva un tempo, si è espresso votando per l’estrema destra. Hénin-Beaumont è una cittadina del bacino minerario in disuso del Nord della Francia. Hai l’impressione di visitare la trincea di lontane guerre: oltre alle guerre di soldati, quelle mondiali del ‘900 che qui hanno infierito, ci sono state le non meno cruente guerre di minatori di cui i pozzi di carbone chiusi sono i sepolcri.

Hénin-Beaumot.
Le vestigia di una civiltà operaia scomparsa. Le immagini dei grandi romanzi popolari dell’Ottocento riemergono nella memoria più vive della smorta realtà lì sotto gli occhi. Un terremoto ha sconvolto il panorama sociale e politico del

Il sistema bancario italiano: “Le mille poltrone della premiata famiglia Bazoli & Gitti



da: Il Fatto Quotidiano

Le mille poltrone della premiata famiglia Bazoli & Gitti
Per anni il presidente di Intesa si è costruito la fama di ascetico padre nobile della sinistra. Ma l’inchiesta su Ubi Banca rivela la sua rete di potere
di Giorgio Meletti

Si può capire la “profondo sorpresa” di Giovanni Bazoli, che si trova a 81 anni indagato e perquisito perché magistratura e Consob hanno deciso di vedere chiaro nelle sue tecniche di esercizio del potere finanziario. Rivendicando di avere “sempre testimoniato nella mia vita e nei miei comportamenti una totale e leale osservanza delle regole e delle leggi”, il banchiere bresciano si elegge, come d’abitudine, giudice di se stesso per contrapporre la sua specchiata reputazione all’apparenza dei fatti. Si fa prima a fidarsi, a considerare i fatti all’attenzione delle procure di Bergamo e Milano sotto la luce del rinomato disinteresse personale, della sobrietà e della correttezza. Con queste tinte rosee due generazioni di laudatores hanno accompagnato la trentennale parabola del giurista che a metà anni 80 fu proiettato dal suo mentore Nino Andreatta sul salvataggio del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, e sul quel disastro ha costruito la maggiore banca italiana, Intesa Sanpaolo.

Milano: la lobby dei tassisti la spunta sulla concorrenza di Uberpop



Maurizio Lupi, attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ed esponente del Nuovo Centrodestra, ma ancor più esponente di spicco di Comunione e Liberazione, vuole diventare sindaco di Milano.
Ieri, ha conquistato i suoi primi voti: quelli della lobby dei tassisti.

da: Lettera 43

Taxi contro Uber, Maroni e Lupi: «L'uso di Uberpop non non è legale»
Vertice in prefettura, il ministro dei Trasporti:  «L'app è in contrasto con la legge». Esultano le auto bianche.

Nessuna battaglia contro la tecnologia e l'innovazione, ma il servizio pubblico non in linea può essere effettuato solo da taxi o da servizio di Noleggi con conducente (Ncc) e chiunque altro lo svolge, lo fa al di fuori della legge: è questa la linea dettata dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha cercato di mettere fine a una lotta che sta rendendo difficile da alcuni giorni la mobilità a Milano, incontrando un'ampia rappresentanza dei tassisti in prefettura assieme al governatore lombardo Roberto Maroni e al sindaco milanese Giuliano Pisapia.

PARZIALE VITTORIA DEI TAXISTI. E l'esito della riunione è una sostanziale

mercoledì 21 maggio 2014

Jack London: Il richiamo della foresta / 3



Il primo giorno trascorso da Buck sulla spiaggia di Dyea fu simile a un incubo. Ogni ora fu piena di sorprese e di violente emozioni. Improvvisamente strappato dal cuore della civiltà, era stato gettato nel mezzo di un mondo primordiale. Questa non era una vita oziosa, passata sotto il sole, senza altro da fare che passeggiate e annoiarsi. Qui non c’erano né pace, né un momento di riposo, né sicurezza. Tutto era confusione e attività, si rischiava costantemente la vita. Era assolutamente necessario stare sempre all’erta, perché questi uomini e questi cani non erano uomini e cani di città. Erano dei selvaggi, gli uni e gli altri, che non conoscevano altra legge che quella del bastone e della zanna.
Mai aveva visto combattere come queste creature simili a lupi e la sua prima esperienza fu una lezione indimenticabile. Fu un’esperienza indiretta, è vero, altrimenti non sarebbe sopravvissuto per trarne profitto. Curly ne fu la vittima. Erano accampati presso un deposito di legname e la cagna, col suo fare socievole, tentò di avvicinarsi a un husky, grosso come un lupo adulto, ma neppure la metà di lei. Non ci fu preavviso: soltanto un balzo fulmineo, lo scatto metallico dei denti, un secondo balzo altrettanto rapido, e il muso di Curly era squarciato dall’occhio alla mascella.

Europee 2014: le decisioni che dovrà prendere il nuovo parlamento di Strasburgo



da: Lettera 43

Europee 2014, i dossier urgenti di Strasburgo
Dal Ttip alla dipendenza energetica. Dalla privacy agli Ogm. Fino all'immigrazione. Quali sono le decisioni che dovrà prendere il nuovo parlamento di Strasburgo.
di Antonietta Demurtas

A pochi giorni dalle elezioni europee al parlamento di Bruxelles si mettono a punto gli ultimi dettagli per la notte elettorale del 25 maggio: dalle ore 23.00, sul tabellone allestito nell'aula plenaria, inizieranno a comparire i risultati da tutti e 28 i Paesi sino a quando il puzzle parlamentare sarà completo e si sapranno quali sono i 751 nuovi eurodeputati scelti dai cittadini.
A loro il compito di realizzare le promesse fatte durante la campagna elettorale, ma soprattutto di occuparsi di una serie di tematiche che sono state affrontate dai loro predecessori e che richiedono ulteriori passaggi istituzionali per essere portate a termine.

I DOSSIER SUL TAVOLO. A Bruxelles, sul tavolo delle varie commissioni parlamentari sono già pronti una serie di dossier fondamentali per la legislatura

Vaticano, Ior: Bertone e il finanziamento alla Lux Vide di Bernabei



Ora. A prescindere dal fatto che sia Bertone. Uno che non mi è mai piaciuto, e non mi capacito che sia un salesiano…
Fatemi capire. 

Per quale motivo lo Ior ha una convenzione con la società Lux Vide della famiglia Bernabei, nota società di produzione di fiction. Perché produce la fiction Don Matteo e altri santini televisivi?

Che Bertone abbia o meno frodato, lo trovo irrilevante rispetto al vero punto della questione: il tipo di rapporti economico/finanziari dello Ior. Che c’azzecca l’Istituro Opere Religiose con la Lux Vide?
Ma la parola decenza, ancora presente nel dizionario italiano per quanto sempre più raramente usata dagli italiani, è sconosciuta al dizionario dello Stato del Vaticano?
 

Bild Online: "Tarcisio Bertone indagato per appropriazione indebita, avrebbe sottratto 15 milioni al Vaticano"

La Bild pubblica oggi una notizia relativa a possibili indagini dell'Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede e della Città del Vaticano relative a un prestito di 15 milioni di euro che sarebbe stato concesso dallo Ior alla casa di