lunedì 22 maggio 2017

Russiagate: il vittimismo inconcludente di Trump lo trascinerà a fondo



da: http://www.glistatigenerali.com/   - di Stefano Graziosi

Il fuoco incrociato su Donald Trump si fa ogni giorno più intenso. E non si può certo dire che lui non ci metta del suo. Lo scandalo Russiagate sembra stringersi progressivamente intorno al presidente, mentre le sue strategie di difesa lasciano alquanto a desiderare. Nel pieno dell’indagine, ha silurato improvvisamente il direttore dell’FBI, James Comey, offrendo il fianco a quanti lo accusano di avere qualcosa da nascondere. Subito dopo, è stata la volta dell’informazione di intelligence condivisa con il Cremlino: a seguito della rivelazione del Washington Post, il presidente prima ha smentito tutto, salvo poi fare una giravolta, ammettendo che quell’informazione sensibile, effettivamente, la aveva passata ai russi. Una figura barbina, che ha costretto alla retromarcia anche quanti, nell’amministrazione, si erano spesi nella smentita (McMaster in primis). Il tutto mentre l’ipotesi dell’impeachment torna a circolare insistentemente e qualcuno mormora già come altamente probabile che l’attuale vicepresidente, Mike Pence, possa presto ascendere al più alto scranno della Casa Bianca. Ed ecco allora che, in questo marasma, vale forse la pena di analizzare con più calma la situazione, evidenziando in particolare due ordini di problemi: uno tecnico e l’altro squisitamente politico.

Inseguire Grillo, mimare Silvio, trovare nemici: il nuovo spartito di Renzi



da: http://www.glistatigenerali.com/ - di Gianluca Roselli

 Ora è solo segretario del Pd. Figuriamoci se dovesse tornare presidente del consiglio…”. La riflessione appartiene a un parlamentare del Pd, renziano non della prima ora, ma appartenente dell’inner circle del segretario. La nostra fonte, che naturalmente vuole restare anonima, racconta di un malessere di fondo presente all’interno del partito che il successo di Renzi alle primarie non ha lenito. Il nocciolo della questione è il seguente: cosa vogliamo fare, a parte tornare al potere, per il Paese? Qual è il nostro progetto politico per l’Italia? Quali sono le coordinate che su economia, lavoro, imprese, disoccupazione, divario tra Nord e Sud, rapporto con l’Europa, politica industriale, vogliamo dare alla nostra rotta? La riesplosione dei casi Banca Etruria e Consip, inoltre, non fanno altro che aggravare la situazione. Le polemiche degli ultimi giorni su Maria Elena Boschi e papà Renzi hanno restituito all’opinione pubblica l’idea di un fortino assediato, con Renzi e i suoi stretti dentro a difendersi, circondati da nemici all’assalto finale. E l’idea di un gruppo chiuso che cerca di fare i propri interessi, non solo politici, non è il biglietto da visita migliore da spendere per la prossima campagna elettorale. Tanto più che dal fronte giudiziario, bancario e dalle intercettazioni non si sa cos’altro potrà venir fuori da qui alle prossime settimane o mesi.

venerdì 19 maggio 2017

Thomas Bocchimpani: esce il primo album ‘Oggi più che mai’ e scrive una lettera ai suoi fan



Thomas è un ragazzo dotato musicalmente, educato, elegante, brillante, sensibile e….con una capacità comunicativa, dimostrata anche con questa lettera. Facile per lui entrare nel cuore delle persone. 
Thomas hai i numeri per riuscire nel mondo della musica ma deve ancora studiare e imparare a “dosare” le sue qualità. Ma lui queste cose le sa. E le sa Maria Totaro, che lo produce con la MM Line Production Records, che lei stessa definisce non solo un’etichetta discografica ma un’accademia ad alta formazione per lo spettacolo: “Noi cresciamo i nostri allievi”, dice la Totaro.
Continui così. Buon lavoro. Abbiamo bisogno di un modo diverso di coltivare giovani aspiranti musicisti. Non solo di ragazzi che sappiano stare per qualche tempo in una classifica di vendita. 

da: http://www.sorrisi.com/

Thomas di «Amici»: la mia lettera per voi
Il giovane talento si racconta nel giorno di pubblicazione del primo album «Oggi più che mai»
di Alessandro Alicandri

Thomas Bocchimpani, uno dei nomi di spicco al serale ha scritto per Sorrisi una lettera dedicata a tutti i suoi fan. La pubblichiamo sul sito di Sorrisi in esclusiva nel giorno di lancio del suo primo album «Oggi più che mai», disponibile da oggi 19 maggio su iTunes.

da Thomas:

Sono giorni molto ricchi di incontri e di emozioni per quello che riguarda il mio futuro dopo «Amici». Voglio scrivere per spiegarvi un po' come sono andati questi mesi, proprio nel giorno in cui pubblico il mio album d'esordio «Oggi più che mai». Magari lo state ascoltando proprio adesso!

Sono giovane ma sento di essere cresciuto tanto, come persona e come ragazzo che vuole diventare un artista. Mi vedevo di un solo colore

giovedì 18 maggio 2017

Amici 2017, Thomas Bocchimpiani: “Che bello se Morgan fosse rimasto”


da: https://www.vanityfair.it/

Thomas di Amici: «Che bello se Morgan fosse rimasto»
Esce il 19 maggio Oggi più che mai, il primo EP di Thomas Bocchimpiani, eliminato dal talent show di Maria De Filippi nonostante fosse uno dei preferiti del pubblico (oltre che di Morgan)
di Silvia Gianatti

Thomas Bocchimpiani è il diciassettenne veneto che ha conquistato il favore del pubblico di Amici 16 grazie al suo timbro profondo e a piedi sempre in movimento durante le esibizioni. Chiara ispirazione al mondo di Bruno Mars e Justin Bieber, Thomas balla e canta da sempre, circondato dalla musica fin da piccolo: suona da quando aveva 8 anni, poi ha frequentato il liceo musicale, a 13 anni ha partecipato a Io canto. Il 19 maggio esce Oggi più che mai, il suo primo EP targato Warner Music. Sonorità brillanti, chiari rimandi al sound d’Oltreoceano, testi che parlano di lui.

Ultimo eliminato del talent show nello scontro con Federica dei Blu, la sua sconfitta ha suscitato molte polemiche sui social.
                                  
Fuori dalla scuola di Amici da pochi giorni, quali emozioni sta provando?
«Stanno succedendo molte cose, per ora non ho sentito nessuno stacco lavorativo e penso sia positivo. Domenica sono tornato a casa, c’erano tutti i miei parenti che mi hanno organizzato una festa. Sono dovuto ripartire dopo

lunedì 15 maggio 2017

Vent’anni di errori, favori e propaganda: così la monnezza ha travolto Roma




da: http://www.glistatigenerali.com/ - di Marco Carta

I sacchi della spazzatura fuori dai cassonetti e l’immondizia ammassata negli impianti di trattamento, trasformati di fatto in discariche. Il caos nell’azienda che dovrebbe gestirli, l’Ama. E le tasse più alte d’Europa. Intanto, il comune di Roma e la regione Lazio di Zingaretti da giorni non fanno che beccarsi su poteri e competenze, mentre Manlio Cerroni chiede, dalle aule di tribunale, di essere accolto di nuovo come il salvatore. Visto da lontano, il quadro dei rifiuti romani non promette nulla di buono. E Matteo Renzi, che oggi chiede al popolo del Pd di scendere in piazza a pulire, non fa che soffiare sul fuoco. Chi conosce bene la situazione da dentro non ha dubbi: «Fra cinque anni saremo ancora ridotti così» Ancorati all’anno zero della monnezza romana: quello iniziato il 30 settembre 2013, quando Ignazio Marino decise di chiudere la discarica di Malagrotta, senza avere un piano b già pronto. Anche perché, nel corso del tempo, un po’ tutti avevano fallito. L’ex sindaco Gianni Alemanno, Renata Polverini, Nicola Zingaretti, o i vari commissari nominati dal governo, come l’ex prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Tutti incapaci di trovare, o almeno proporre, una valida soluzione alternativa.

giovedì 11 maggio 2017

De Bortoli, il ruolo della Boschi su Banca Etruria, la richiesta di dimissioni…



Punto numero 1: De Bortoli non sarà così ingenuo da basare le sue affermazioni solo su conversazioni avvenute con l’amministratore delegato o altra carica dirigenziale di una banca ben sapendo, non essendo di primo pelo, che nel momento in cui pubblica tali “confidenze” chi gliele ha fatte le potrebbe ritrattare.

Punto numero 2: non si possono chiedere le dimissioni della Boschi o di chiunque altro in base ad affermazioni contenute in un libro. Chiunque può scrivere qualsiasi cosa. Le affermazioni diventano significative se trovano conferme, se sono sostenute da documenti, ancor di più, se provocassero l’apertura di un’inchiesta…purché non da Woodcock!

Punto numero 3: ci sta che il ministro dell’Economia, il presidente del Consiglio, s’interessino di crisi bancarie purché questo interessamento non interferisca con il tanto sbandierato libero mercato. Non ci sta invece che sia la Boschi anche solo a fare una telefonata, un incontro, a essere presente nelle riunioni del consiglio dei ministri che trattano l’argomento Banca Etruria, perché ha un evidente e pacchiano conflitto d’interesse. 

martedì 9 maggio 2017

Amici 2017: il programma farlocco della farlocca De Filippi elimina Thomas Bocchimpani



Sabato è stata registrata l’ottava puntata del serale che andrà in onda il 13 maggio. L’eliminato è Thomas.
Come volevasi dimostrare…
Il ragazzo, unico dotato di talento, eclettico, capace di essere performer come di interpretare pezzi più intimistici teneva in piedi il serale. Ed è stato usato come riempitivo. Se fosse arrivato alla serata finale avrebbe “rischiato” di prevalere nei televoti.

Invito a leggere questo post scritto il 24 aprile. Era già tutto previsto. Amici è un programma farlocco e Maria De Filippi è farlocca. Falsa e ancor di più complessata. Ha il complesso di dimostrare che Amici sia l’unico talent che produce posti nelle classifiche di vendita. Della qualità della musica, chi se ne fotte. Quindi, se è Riccardo ad avere il maggior numero di bimbominkia che scaricano la sua musica, il vincitore dev’essere questo. Ovviamente…………con Mike in finale a discapito di Thomas. Il perché, sta scritto nel post sopra indicato.

De Bortoli: la ministra Boschi "intervenne per salvare banca Etruria"



da: http://www.ilsecoloxix.it/

De Bortoli contro la ministra Boschi «Intervenne per salvare banca Etruria». Il M5S: «Vergogna, deve dimettersi»

«Nel 2015 Maria Elena Boschi chiamò l’amministratore delegato di Unicredit Ghizzoni chiedendogli di comprare Banca Etruria, la banca dove suo padre era vice-presidente. Lo vedete adesso il conflitto di interessi? La Boschi dovrebbe dimettersi all’istante dopo aver chiesto scusa agli italiani. Diceva che non si era mai interessata alla banca di famiglia ma è solo una bugiarda. Se non si dimetterà la costringeremo ancora una volta a venire in aula con una mozione di sfiducia».

Lo scrive il deputato M5s Luigi Di Maio sul suo profilo Fb dove commenta le anticipazioni del libro di Ferruccio De Bortoli «Poteri forti (o quasi). Memorie di oltre quarant’anni di giornalismo» (edizione I Fari), in uscita l’11 maggio.

In un passaggio, infatti, l’ex direttore del Corriere della Sera parla del ruolo dell’allora ministra per le Riforme nella vicenda di Banca Etruria, di cui il padre era vicepresidente. «L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit - scrive De Bortoli - Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di

giovedì 4 maggio 2017

Marco Travaglio: Il silenzio degli indecenti



da: Il Fatto Quotidiano

Sentite questa perché è forte. L’ha detta Angelino Alfano, a proposito di Carmelo Zuccaro, capo della Procura di Catania che indaga sui rapporti fra alcune Ong e i trafficanti di migranti: “Io do il 100 per 100 di ragione al procuratore. Sono degli ipocriti e dei sepolcri un po’ imbiancati tutti quelli che si indignano a comando. Cioè, se i magistrati dicono delle cose che a loro piacciono, allora possono parlare; se dicono cose che a loro non piacciono, devono stare zitti. Bisogna andare fino in fondo”.
Ora, pare incredibile ma Alfano è stato dal 2013 al 2016 ministro dell’Interno nei governi Letta e Renzi, prima di passare agli Esteri nel governo Gentiloni. Il ministro dell’Interno è il responsabile dell’ordine pubblico e a lui rispondono le forze dell’ordine e i servizi segreti civili. E proprio dai dossier e dalle intercettazioni preventive dell’intelligence sono partite le indagini di Catania. Alfano, quand’era al Viminale, le ha lette e, se sì, le ha capite e, se sì, cos’ha fatto per andare fino in fondo? E se no, cioè se scopre il tutto solo ora che ne ha parlato Zuccaro, che razza di ministro è? E poi che vuol dire “do il 100 per 100 di ragione al procuratore”? Mica ha scritto una sentenza, o enunciato una formula matematica, o esposto una teoria: ha posto un problema perché governo e Parlamento lo risolvano, non perché gli battano le mani e gli dicano “vai avanti tu che a noi ci vien da ridere”.

Tv, rilevazione dati di ascolto: "10 espedienti per 'massaggiare' gli ascolti TV"



Nel sito di Davide Maggio è pubblicato un post (clicca qui) sull’uso dei dati di ascolto da parte delle reti generaliste e dei canali digitali. Non si parla dei criteri più o meno credibili sulle modalità di rilevazione da parte dell’Auditel, ma di come le reti diffondono i dati di ascolto. Vale la pena leggerlo. Soprattutto, dovrebbero leggerlo i cosiddetti “investitori pubblicitari”, categoria che crede che i bambini li porta la cicogna depositandoli sotto un cavolo…
Di seguito qualche osservazione su un paio degli aspetti trattati dall’autore del post in Davide Maggio.

1. Scelta di vedere in differita alcuni programmi
E’ vero, come sostiene l’autore del post nel sito di Maggio, che la scelta di vedere successivamente alla messa in onda può significare che l’attaccamento non sia così forte o sia sbagliata la collocazione nel palinsesto. Io penso invece che si tratti, principalmente, di una comodità. So che posso vedere un programma quando mi pare, quindi riesco a conciliare la mia giornata tra impegni e momenti di pausa. Non sono obbligata e vedere un programma nel giorno e ora fissata dal palinsesto. Anzi. La possibilità di vedere in differita aumenta potenzialmente la visione di taluni programmi che in partenza s’ignorano. A questo “provvede” il weboccupato principalmente a trattare di tv e gossip – che nei giorni successivi la messa in onda del programma attira con titoli e post spesso “farlocchi”, perché privi delle notizie, delle anticipazioni dichiarate con un set di parole iniziali che inneggiano a presunte news finalizzate a guadagnare le prime due pagine di Google. Siti che usano il meccanismo farlocco sono quello di Comunione e Liberazione: il Sussidiario, Blastingnews e parecchi altri. Basta andare in Google, inserire il nome di un programma e visualizzare

martedì 2 maggio 2017

Amici 2017, Thomas: video, Still (Lionel Richie)



La finale di Italia’s Got Talent 2017, il mio vincitore è lui: Francesco Arienzo con la sua ansia (video)

Brexit, cosa cambia per residenti e turisti




da: http://gds.it/

La premier Britannica Theresa May respinge alcune delle principali richieste Ue sulla Brexit, definendole soltanto posizioni negoziali dei 27, poche ore dopo  l'approvazione all’unanimità delle linee guida per la trattativa dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione.

Al Telegraph May ha ribadito le sue priorità: libero mercato senza dazi, fine della giurisdizione delle Corti europee, fine della libera  circolazione dei migranti, come illustrato in un suo discorso alla Lancaster House a gennaio.

Intercettata da un cronista del quotidiano conservatore in una tappa della sua campagna elettorale in Scozia, May ha detto: «Innanzitutto vorrei insistere sul fatto che non abbiamo un accordo sulla Brexit da Bruxelles. Abbiamo le loro linee guida negoziali, abbiamo le nostre linee guida negoziali attraverso la lettera ex articolo 50, e il discorso alla Lancaster House da me pronunciato sull'argomento a gennaio», con la volontà di controllare l'immigrazione e porre un termine alla giurisdizione delle Corti Ue.

Mara Mucci, ex M5S: "Il Movimento? Una delusione. Di Maio? Il nulla assoluto"



da: http://www.glistatigenerali.com/ - di Fabio Salamida

Il Movimento 5 Stelle nacque ufficialmente il 4 ottobre del 2009 su iniziativa di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, sulla scia dei fortunati “vaffanculo-day” organizzati dal comico genovese in diverse piazze italiane già dal 2007. Il format del “v-day” era quello di un evento a metà tra lo spettacolo gratuito e il comizio politico, ebbe quindi molto successo sia perché si contestualizzava in piena crisi economica – con il berlusconismo in parabola discendente –  sia perché la possibilità di assistere a uno spettacolo di Grillo senza spendere almeno 70 euro portò molti curiosi nelle piazze dove si svolgevano i comizi-show. Nei mesi successivi alla sua nascita, il M5S iniziò a radicarsi sul territorio nazionale attraverso dei circoli virtuali, i cosiddetti meet-up, con una variegata umanità che scelse di prendere parte a quella nuova esperienza con motivazioni spesso molto diverse tra loro. C’era chi – come in tutti i partiti – vedeva nel nuovo soggetto la possibilità di sbancare il lunario (dagli studenti universitari fuori corso da molti anni ai soggetti senza arte né parte nella società), c’era chi voleva “spaccare il mondo” iniziando dal potere costituito (nulla di particolarmente originale, in realtà), ma c’erano anche pezzi di società civile e dell’associazionismo che trovarono nelle prime parole d’ordine del movimento – quelle su ambientalismo, sburocratizzazione e digitalizzazione – una nuova (o addirittura una prima) collocazione politica.