lunedì 23 dicembre 2013

Natale 2013

Un augurio particolare a chi sta passando un momento difficile perché il Natale porti la riNascita.

Un augurio affettuoso alle persone con cui ho “parlato” in questi anni di blog: dagli inizi in iobloggo (pinkpanther), successivamente in splinder, e da due anni in Blogger.

Un pensiero particolare a Rina. Mai come in questi giorni il mio pensiero va a te…

Auguri a tutti Buon Natale e un sereno e prezioso 2014. Ci si ripiglia dopo la Befana.



Papa Francesco: Il Natale

Gianni Rodari: Il mago di Natale

S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un pò di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.

In via Nazionale

Andrea Bocelli: Adeste Fideles

Frammenti di cinema: Biancaneve e i sette nani / 6

Frammenti di cinema: Biancaneve e i sette nani / 5

Frammenti di cinema: Biancaneve e i sette nani / 4

Frammenti di cinema: Biancaneve e i sette nani / 3

Frammenti di cinema: Biancaneve e i sette nani / 2

Frammenti di cinema: Biancaneve e i sette nani / 1

Politica e lobby: la mappa degli interessi

da: Lettera 43

Lobby e politica, la mappa degli interessi
Sanità. Grandi opere. Armi. Taxi. I gruppi di pressione a Palazzo hanno i propri referenti. E nessuno è riuscito a regolamentarli. M5s: «Quello nel video è Tivelli». Salva-Roma: intesa sui giochi.
di Marco Mastellino

Troppi lobbisti alla Camera durante il voto sulla legge di Stabilità targata Letta. Troppe persone con la ventiquattrore avvicinano i parlamentari o i loro portaborse passando fogli e foglietti con emendamenti e modifiche al testo, per indirizzare le fonti di spesa della manovra in una direzione invece che in un'altra.
A partire dal tanto discusso sub-emendamento sulle slot machine. Presentato dal Nuovo centrodestra - i cui esponenti, dalla firmataria Federica Chiavaroli al sottosegretario Alberto Giorgetti, sono legati a doppio filo con le società dell'azzardo - ma appoggiato in un primo momento pure dal Pd (che nel settore vanta una storia decennale)
LA LETTERA A BOLDRINI. La denuncia di questa invadente presenza è contenuta in una lettera che i deputati 5 stelle hanno scritto alla presidente della Camera Laura Boldrini. Dove si parla tra l'altro di «badge» per gli ospiti rilasciati con «disinvoltura», anche perché permettono ai lobbisti una grande libertà di movimento fra sale e uffici di Montecitorio.

venerdì 20 dicembre 2013

Sanremo 2014: Noemi, interprete e autrice

Claudio Tito: “Renzi il correttore”

Una bottiglia di acqua minerale, da 2 litri, per Claudio Tito. La leccata a Renzi gli ha tolto la salivazione.
No. Dico. Non fare cazzate non sarebbe politica migliore? E questo “metodologia” da uomo solo al comando che interviene cosa avrebbe di diverso dalla modalità di conduzione di Berlusconi? Lo chiedo a Tito o ad altri del gruppo Espresso-la Repubblica a corto si salivazione da quando sognano che con Renzi vinceranno.


da: la Repubblica

Il “correttore”. Probabilmente è una figura nuova nella politica italiana. Matteo Renzi, però, in questi giorni sta assumendo proprio questo ruolo. “Corregge” la linea e i provvedimenti del governo. Ieri è accaduto con la Legge di Stabilità, ma non è il primo caso. Non si tratta di semplici interventi nei fisiologici negoziati che accompagnano la vita di tutte la maggioranze di governo. Bensì di modifiche sostanziali.

Il punto è che con la sua nomina alla segreteria del Pd è cambiato

Mostre, Milano: Vasilij Kandinskij a Palazzo Reale

da: Lettera 43

Vasilij Kandinskij, a Milano la collezione parigina
Dalle prime prove all’esplosione del colore. Fino alla scoperta di geometrie magiche. Il pittore in mostra a Palazzo Reale.
di Antonella Rossi


Vasilij Kandinskij, Bleu de Ciel, 1940
Ha aperto a Milano la mostra Vasilij Kandinskij, retrospettiva monografica dedicata al padre dell’Astrattismo.
A Palazzo Reale fino al 27 aprile 2014, conta 90 tele, tutte provenienti dal Centre Pompidou di Parigi.

LA RIVOLUZIONE ARTISTICA. La mostra (11 euro; lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30.19:30; giovedì e sabato 9.30-22.30; telefono: 02-54916), curata dalla storica dell’arte Angela Lampe, ripercorre, attraverso la vita, i viaggi e i rapporti con i contemporanei, l’intero processo creativo del pittore russo, raccontando la profonda rivoluzione artistica che lo vide protagonista.

Cinema, Paolo Virzì: “Il capitale umano”

da: la Repubblica

Paolo Virzì e "Il capitale umano": l'Italia ricca è anche infelice
Il nuovo film del regista toscano sarà in sala dal 9 gennaio. Tratto dal romanzo di Stephen Amidon, è una storia corale e trasversale nei generi. "Volevo far emergere il mondo dei benestanti, quelli che hanno investito sul fallimento di questo paese"
di Arianna Finos



Dal Connecticut alla Brianza, Paolo Virzì adatta al cinema ("una pazzia, ma sono orgoglioso") il romanzo di Stephen Amidon, Il capitale umano, con la benedizione dell'autore. Un film di respiro internazionale eppure italianissimo per tema e caratterizzazione dei personaggi, una storia corale e trasversale nei generi, umorismo nero, noir, dramma familiare. Il titolo si riferisce al calcolo del valore della vita umana secondo i parametri giudiziari, ad esempio in base alle aspettative di ciò che ciascuno può fare e essere. Distribuito da 01, Il capitale umano è in sala il 9 gennaio per poi spiccare il volo, molto probabilmente, verso il Festival di Berlino.

Siria, il piano per distruggere le armi chimiche


Il 18 dicembre l’Organizzazione per la proibizione di armi chimiche (Opac), ha reso noti i dettagli del piano per distruggere l’arsenale chimico siriano fuori dal paese. Il piano è stato presentato al consiglio esecutivo dell’Opac, costituito da 41 stati, il 17 dicembre.

Le operazioni, che hanno lo scopo di smaltire circa 1.300 tonnellate di materiale, prevedono la partecipazione di diversi paesi e la distruzione delle sostanze chimiche a bordo di una nave, dato che trasferire il materiale in un altro paese e eliminarlo lì è troppo rischioso.

Gli agenti chimici più pericolosi (circa cinquecento tonnellate) saranno prelevati da dodici siti sparsi in Siria e trasferiti nel porto di Lattakia, il più grande del paese, da veicoli blindati russi con la sorveglianza satellitare statunitense e l’assistenza cinese e finlandese. Danimarca e Norvegia hanno messo a disposizione navi cargo per trasportare il materiale dal porto siriano a uno italiano (non è stato ancora precisato quale). Da lì le sostanze saranno caricate sulla Cape Ray, un’imbarcazione statunitense, e portate in acque internazionali per essere neutralizzate attraverso idrolisi.

Unione bancaria: cos’è e come funziona

da: Lettera 43

Unione bancaria, cosa è e come funziona
Il fondo di salvataggio pagato da privati. Vigilanza alla Bce. 130 istituti coinvolti. Agli Stati l'ultima parola. Il piano spiegato.
di Gabriele Perrone

Un meccanismo unico per la gestione delle crisi bancarie, dotato di un fondo di salvataggio da 55 miliardi. Denaro privato, e non pubblico, per salvare gli istituti di credito in difficoltà. E un sistema di mutua assistenza.
Sono queste le basi dell'accordo raggiunto fra il 18 e 19 dicembre all'Ecofin, tassello cruciale per la nascita, nel 2014, dell'Unione bancaria.

STOP ALL'EFFETTO DOMINO. Il ministro dell'Economia italiano, Fabrizio Saccomanni, ha definito l'intesa «storica» perché «sventa il rischio di una nuova Lehman Brothers» e di un tracollo generale con effetto domino da uno Stato all'altro.
Ecco le cose essenziali da sapere sull'accordo, che deve ora passare il vaglio del parlamento europeo e di cui non tutti i passaggi sono ancora perfettamente definiti.

giovedì 19 dicembre 2013

Marco Schiaffino: “Legge di stabilità, parlando di web tax e giustizia fiscale


Concordo e sottoscrivo



da: Il Fatto Quotidiano

Legge di stabilità, parlando di web tax e giustizia fiscale
di Marco Schiaffino

La cosiddetta web tax sta sollevando polemiche sia tra i commentatori, sia tra gli stessi compagni di partito del promotore Francesco Boccia. Tanto che, dopo le critiche del neo-segretario Matteo Renzi, la web tax è stata riveduta e corretta in sede di Commissione parlamentare, tagliandone un pezzo. Ovviamente, quello sbagliato.

Facciamo un passo indietro. Il problema, arcinoto, riguarda la tassazione sulla vendita di servizi Web. La questione è stata spesso archiviata frettolosamente usando espressioni fuorvianti come “Google non ha pagato tasse per 1 miliardo di euro”, che non aiutano a mettere a fuoco il problema. Ciò che succede, più esattamente, è che molti degli operatori che agiscono sul web (e non solo Google) “dirottano” il fatturato in paesi che hanno una forma di tassazione più conveniente (di solito Irlanda e Lussemburgo) per aumentare i profitti.

Barbara Spinelli: “I forconi e i luoghi della vita”

da: la Repubblica

Fin qui abbiamo visto come in uno specchio, in maniera confusa, l’impoverirsi italiano: lo leggevamo nella scienza triste delle statistiche, delle percentuali. Ora lo vediamo faccia a faccia: è l’insurrezione formidabile, generalizzata, di chi patisce ricette economiche che piagano invece di risanare. Non è insurrezione pura, anzi il contrario. Non è collera di operai ma dei più svariati mestieri, perché tutti precipitano, anche il ceto medio che s’immaginava scampato e tanto più si sgomenta. In molte regioni il movimento è agguantato dalle mani predatrici della destra estrema, o berlusconiana, o leghista.

Già sei anni fa, il Censis avvertì governi e politici: attenzione — disse — l’Italia è una “poltiglia” che ha smesso di sperare nel futuro, non potete far finta di niente. Prima ancora, fra il 2003 e il 2004, nacque la canzone che divenne emblema del sito di Grillo ed è oggi parola ricorrente del movimento 9 dicembre: «Non ce la faccio più!». Qualche mese fa sui muri di Atene comparve una scritta, contro l’Unione europea, che echeggia il nuovo antieuropeismo italiano: «Non salvateci più!».

È detta rivolta dei forconi, perché volutamente rimanda alle jacquerie contadine

Marco Travaglio, intervista a Di Matteo: “Riina mi vuole morto e i politici attaccano le nostre indagini”

da: Il Fatto Quotidiano

Alle 17:30 Nino Di Matteo, il pm che Totò Riina vuole morto ammazzato è al lavoro nel suo ufficio, al secondo piano del Palazzo di giustizia di Palermo. Dire che non sia turbato, sarebbe troppo. Ma non ha perduto né la calma, né il sorriso. La determinazione, quella, è addirittura aumentata.

Dottor Di Matteo, qual è il suo pensiero dominante dopo 15 mesi di minacce e preannunci di attentato?
Cercare di capire a fondo quel che sta succedendo intorno a me. Non tutto è ancora così chiaro. Un anno fa, al primo alternarsi di minacce di stile mafioso e di fonte istituzionale, pensai a qualcosa di casuale. Poi mi convinsi che erano attacchi collegati. Ora sentire e vedere Riina pronunciare quelle parole rabbiose e quegli ordini di morte contro di me mi riporta al contenuto di una delle prime minacce che mi fu recapitata anonimamente.

Il dossier di 12 cartelle intitolato “Protocollo Fantasma”, con lo stemma della Repubblica Italiana, che la metteva in guardia dallo spionaggio di “uomini delle istituzioni” verso una “centrale romana”, l’avvertiva che si stava inoltrando su terreni pericolosi e citava politici della Prima Repubblica coinvolti nella trattativa non ancora toccati dalle indagini?
Quello fu il primo messaggio di fonte istituzionale. Però mi riferivo al secondo, successivo alle elezioni di febbraio.

Pd, piano lavoro: neoassunti senza articolo 18

da: Corriere della Sera

Il piano del Pd per il lavoro: neoassunti senza articolo 18
Un nuovo contratto per rilanciare l’occupazione. In caso di licenziamento indennizzo ma niente reintegro

«Abbandoniamo gli slogan e facciamo un piano del lavoro a 360 gradi, inserendolo nel patto di coalizione». Matteo Renzi lancia la sfida sulla riforma del mercato del lavoro e non coglie l’offerta che gli arriva dalla Cgil, sia pure indiretta (la fa su Twitter Massimo Gibelli, portavoce di Susanna Camusso): «Partiamo dal nostro piano del lavoro nazionale?». Il neosegretario pd risponde con un no secco: «La Cgil fa un altro mestiere. Ci confrontiamo con tutti ma noi siamo il Pd, non un sindacato. Partiamo dalle nostre idee».

E di idee ce ne sono molte, non tutte concordanti, su come riformare il mercato del lavoro. Renzi ha già annunciato che entro un mese sarà pronto il «job act», il testo che dovrebbe rivoluzionare le regole. A lavorarci sono in tanti: Yoram Gutgeld, deputato e spin doctor economico di Renzi; ma anche la responsabile Lavoro Marianna Madia; il responsabile Economia Filippo Taddei; il responsabile Welfare Davide Faraone; e, come supervisione politica, Maria Elena Boschi.

mercoledì 18 dicembre 2013

Festival di Sanremo 2014: Noemi


da: http://www.noemiofficial.it/home


Noemi sarà tra i Campioni di Saremo 2014 con i brani Bagnati dal sole e Un uomo è un albero. Oggi i nomi dei 14 artisti in gara sono stati annunciati da Fabio Fazio in diretta al Tg1. Oltre a Noemi saliranno sul palco anche Arisa, Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots, i Perturbazione, Cristiano De Andrè, Renzo Rubino, Frankie hi-nrg, Ron, Giuliano Palma, Riccardo Senigalia, Francesco Renga, Antonella Ruggero, Giusy Ferreri e Francesco Sarcina. Ecco il video dell'annuncio: http://bit.ly/JIlNbZ


Scaldate i motori...dal 18 al 22 febbraio si vola a Sanremo!

Lampedusa, centro accoglienza: “La nostra vergogna”

da: la Repubblica

La nostra vergogna
di Adriano Prosperi

Il telefono di Khalid ha catturato e messo in circolazione la scena di quello che accade da giorni abitualmente nel centro di accoglienza di Lampedusa. L’abbiamo visto tutti, non abbiamo scuse. Abbiamo visto come ogni giorno decine di uomini nudi vengano sottoposti al getto d’acqua di una pompa a motore, all’aperto, sotto il cielo dell’isola. Si tratta, dicono, di una pratica necessaria per disinfettare quei corpi. Per combattere in particolare il pericolo di un’epidemia di scabbia.

Giusto disinfettare, curare, garantire la salute — la nostra, perché è per questo che lo si fa. Del resto qualcuno ricorda ancora, in questo paese nostro che fu un tempo non lontano quello di un’emigrazione italiana di proporzioni bibliche, che cosa accadeva alla visita d’ingresso negli Stati Uniti, quando a Ellis Island i nostri antenati dovevano sottoporsi a rozzi, elementari esami fisici destinati a scoprire le eventuali malattie di cui erano portatori. Ma non venivano fatti oggetto di questa pratica brutale del denudarsi in pubblico per sottoporsi a un trattamento che disumanizza, degrada, porta automaticamente a una discesa dal livello della comune umanità a quello di cosa. Perché una cosa è chiara: non c’è nessuna ragione perché la disinfezione debba essere fatta così, collettivamente e all’aperto.

X Factor 8: Marco Mengoni al posto di Elio?

da: La Stampa

Tv, "X-Factor 8", Marco Mengoni al posto di Elio?
Archiviata settima edizione è già toto giudice per il 2014


Non è passata nemmeno una settimana dalla finale di "X-Factor 7" e si inizia già a parlare con crescente curiosità della nuova edizione. In particolare, l'argomento sulla bocca di tutti, riguarda la composizione del prossimo quartetto di giurati. Dando per quasi certa la conferma di Simona Ventura, le altre sedie dietro il bancone sembrano lontane dall'avere un padrone. Mika appare infatti intenzionato a lasciare la trasmissione per rituffarsi nei suoi impegni discografici e di tour. Morgan ha provato a fare il bizzoso dichiarandosi in forse per l'ottava stagione del talent, ma la sensazione è che alla fine (anche per mancanza di alternative) resterà al suo posto.

Chi ha invece tutte le intenzioni di abbandonare la nave è Elio. Lo storico

Enrico Letta e il panettone

Enrico Letta ai dipendenti di palazzo Chigi: «Nonostante molti fuori da qui non ci credessero, abbiamo mangiato il panettone e se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiarlo anche il prossimo anno».


Notizia che allieta sicuramente gli italiani che, né tra qualche giorno né il prossimo anno, mangeranno beni di prima necessità a causa del governo dei rimandi. Il governo Napolitano, pardon: Letta. 

Decreto svuota carceri: Letta, nessun pericolo per i cittadini

da: La Stampa

Via libera al decreto “svuotacarceri”
Letta: nessun pericolo per i cittadini
Nei prossimi mesi prevista l’uscita di 3 mila detenuti. Il premier: «Prima risposta a una terribile emergenza». Introdotta la pena di “piccolo spaccio”

Braccialetto elettronico per chi è ai domiciliari, introduzione della fattispecie di «piccolo spaccio di stupefacenti», ampliamento a 75 giorni, dagli attuali 45, di liberazione anticipata ogni 6 mesi. Queste alcune delle misure contenute nel decreto sulle carceri approvato in Cdm, che tiene conto delle sollecitazioni provenienti dal presidente della Repubblica, dalla Corte costituzionale e dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo.
“E’ una prima risposta a una terribile emergenza senza che ci sia nessun modo elementi di pericolosità per i cittadini”, ha detto Enrico Letta. 

La misura (già preannunciata ed approvata dal Comitato dei Ministri di Strasburgo nell’incontro del 5 novembre) è indispensabile per adeguarsi alla sentenza Torreggiani della Corte Europea dei diritti dell’uomo che impone l’adozione di misure compensative interne per il sovraffollamento. Per tale

Governo, legge Stabilità: gli emendamenti approvati

da: TMnews

Legge stabilità verso il traguardo. Ecco gli emendamenti approvati
Mercoledì approda in aula, il governo potrebbe ricorrere al voto di fiducia

Legge di stabilità in dirittura d'arrivo a Montecitorio. Mercoledì mattina il testo approderà in aula insieme al ddl bilancio, dopo l'approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera di una serie di emendamenti. Intanto si fa strada la possibilità che il governo faccia ricorso al voto di fiducia come avvenuto già al Senato. Ecco gli emendamenti finora approvati: IMU AGRICOLA. Emendamento che modifica l'Imu per gli agricoltori. In particolare, vengono esentati i fabbricati rurali e viene ridotto da 100 a 75 il moltiplicatore per i terreni di coltivatori agricoli.

SANATORIA CONTENZIOSI SPIAGGE. Emendamento riformulato che prevede una sanatoria dei contenziosi sui canoni e gli indennizzi per l'utilizzo beni demaniali marittimi e che prevede un riordino della normativa sulle concessioni demaniali da effettuare entro maggio 2014. La proposta prevede che si possa procedere al pagamento in un'unica soluzione del 30% delle somme dovute

martedì 17 dicembre 2013

Marco Travaglio: “Renzi-Grillo, la sfida e la sfiga”

Travaglio parte da un presupposto: che Grillo voglia alcune riforme da qui alle prossime elezioni.
Ma Grillo non ha nessuna intenzione di firmare alcunchè insieme al Pd, fossero anche provvedimenti che rientrano nel cosiddetto programma elettorale del M5S. Quindi, inutile prospettargli i pro e contro rispetto alla “sfida” di Renzi. Perché Giuseppe Piero Grillo non vuole che il M5S sia accomunato neanche per un attimo, per un nessun tipo di provvedimento, con il Pd. Perché non si fida di questo partito? Comprensibile. Ma fosse così, non gli resterebbe che smascherare il bluff di Renzi e Letta.  
Oppure Grillo non si accomuna a nulla e per nulla perché è sfascista?. Non credo che questo sia il suo dna. E’ che tutto ciò che fa e dice segue la logica, la tattica, tipica dei navigati della politica. E così ha deciso, insieme a Otelma Casaleggio, guru del marketing (specie non meno pericolosa dei politici) che per non perdere voti deve continuare a urlare e a mostrarsi ante-sistema. In questa logica, che il Pd o altri facciano anche solo una cosuccia decente (saremmo in prossimità del miracolo), non fa differenza. Perché se firma con loro, anche qualora ripetesse in ogni piazza e in ogni post sul blog: se non ci fossimo noi non sarebbe cambiato niente, non è detto che il merito vada al M5S. Grillo pensa che andrebbe beneficio del Pd. Ergo: by by. Io vado per la mia strada, voi per la vostra.
E il ritornello di alcuni parlamentari del M5S, che si dicono disposti ad esaminare e approvare provvedimenti se coerenti con i loro venti punti programmatici, fa ridere. Il ritornello cesserà non appena Grillo e Casaleggio diranno loro che fare e che dire.

da: Il Fatto Quotidiano

Dire no a Renzi è un errore. Domenica Napolitano, Letta, Berlusconi, Alfano e le altre frattaglie erano terrorizzati da un Sì o anche da un Ni di Grillo. E quando è arrivato il No hanno stappato lo champagne.

Tutto si può dire di Beppe Grillo, ma non che sia un fesso. Anzi, sempre più spesso la sua naïveté di neofita della politica sembra aver assorbito le furbizie dei politici politicanti. Dunque è impossibile che l’altroieri non abbia colto il senso e le possibili conseguenze dell’apertura di Renzi. Il neosegretario del Pd,

Berlusconi, decaduto da senatore ma…..con tutto il suo tesoretto

da: Cadoinpiedi

Berlusconi, la fine non è nota
Decaduto e fuori dal Parlamento, ma con tutti i suoi poteri. A quasi un mese dall''uscita ufficiale dai Palazzi della politica del Cav, Cadoinpiedi.it traccia un bilancio con Carlo Porcedda, autore con Paolo Biondani di Il Cavaliere Nero (Chiarelettere, 2013) che dice: “La caccia al tesoro l’ha vinta lui, perché non gli è stato sequestrato nemmeno un centesimo: il suo tesoro rimane lì dove l’ha nascosto”.
di Antonella Scutiero

Candidato con la destra in Bulgaria. O leader di quella italiana, ma fuori dal Parlamento, come Grillo, come Renzi. In ogni caso tutt'altro che finito. Silvio Berlusconi continua a difendersi: "Cosa sia successo in Senato, cioè il voto sulla mia decadenza, all'estero nessuno riesce a spiegarselo. La magistratura che calpesta lo Stato di diritto e diventa partito politico", va ripetendo. E ancora. "Se mi arrestano, in Italia scoppia la rivoluzione".
E accantona volutamente il fatto che la Corte di Cassazione in terzo grado non ha giudicato l'uomo politico, ma l'imprenditore, e precisamente l'imprenditore colpevole di frode fiscale. "Ma alla fine, la caccia al tesoro l'ha vinta lui",

Emiliano Liuzzi: “Stato biscazziere, così Letta fa cassa”

da: Il Fatto Quotidiano

Fare cassa. Non importa come. Succede che, come sempre, a rimetterci siano i disgraziati. Così lo Stato biscazziere – non cambia se al governo c’è D’Alema o Berlusconi o Letta – si rivolge a persone affette da una patologia che si chiama gioco d’azzardo. Come? Con l’aumento delle Sale Bingo e, più pericoloso ancora, delle Videolottery (o Vlt), macchinette mangiasoldi come le Slot Machine che sono collegate in rete e hanno la possibilità di incassare, uniche nel loro genere, banconote da 500 euro.
É tutto scritto, letto e controfirmato, nella legge di Stabilità, quella che dovrebbe far tornare i conti dello Stato e rilanciare l’economia dell’Italia. Quel Paese che, a detta di coloro che governano, vede la luce in fondo al tunnel, ma non risulta abbia agganciato nessuna ripresa concreta. Così, Letta 145 milioni di euro conta di metterli in tasca grazie al gioco d’azzardo. Ripartiti in 40 milioni che dovrebbero rientrare tra il rinnovo delle concessioni ai soliti noti per nove anni, e 105, invece, dalle 7000 nuove videolottery che andranno ad aggiungersi alle 50.500 già esistenti. Letto, scritto e controfirmato, nonostante nessuno se ne sia accorto. La notizia è passata inosservata, sommersa da un grande calderone di norme che abbracciano di tutto e di più.

Le nuove slot online
Il mercato delle slot online. I colossi del settore non si sono fatti sfuggire

lunedì 16 dicembre 2013

Pd, Renzi: “sfida” dialettica a Grillo, che convince (?) e un po’ “preoccupa” Andrea Scanzi

E’ un meccanismo mentale che scatta inevitabilmente per chiunque. E’ la dose, l’effetto del meccanismo, che varia in relazione alla consistenza mentale e/o a situazioni in cui versa il singolo soggetto.

Che Matteo Renzi sia galvanizzato per aver conquistato un partito quando fino a poco tempo fa manco gli faceva il filo ci sta. Tanto più perché quella conquista era per lui obbligata. Se non fosse riuscito a raggiungere la poltrona di segretario lo avrebbero cotto a fuoco lento. Manco tanto lento. Per quanto non avvezzo al ruolo di segretario, non si poteva permettere di lasciare quel posto a qualcuno che sarebbe stato “pungolato” dalla vecchia dirigenza. La sua “forza propulsiva” si sarebbe esaurita a breve. La cosa che meglio riesce al Pd è l’auto distruzione. Alcuni preferirebbero mantenere la “tradizione storica” dei perdenti piuttosto che vincere con Renzi.

Il discorso che il novello segretario del Pd ha fatto dopo la vittoria l’ho trovato efficace. Strutturalmente efficace. Se poi abbia “preso spunto” da alcuni, come sostiene Andrea Scanzi nel Fatto Quotidiano, poco male. Ci sono giornalisti o presunti tali che leggono certo web e “prendono spunto” senza mai citare, neppure per sbaglio o una sola volta, il sito o blog nel quale hanno trovato qualcosa che ha attirato la loro attenzione.

Non ho letto o visto il video del discorso fatto ieri da Renzi. Ho solo sentito alcuni passaggi dai servizi in tv.

Andrea Scanzi: “Pd, pregi e difetti del discorso ‘sopresina’ di Renzi’

da: Il Fatto Quotidiano

Pd, pregi e difetti del discorso ‘sorpresina’ di Renzi
di Andrea Scanzi

Ho ascoltato il discorso di Matteo Renzi. Tre considerazioni: una faceta, una formale, una sostanziale.

1) Considerazione faceta (cioè scherzosa. I bimbominkia di Renzi moderino i loro ormoni e non si cruccino per così poco). Più ascolto Renzi, più ho la sensazione che abbia un’idea di partito contra personam più che ad personam. E quella “personam” sia io. A ogni discorso mi saccheggia il libro “Non è tempo per noi” senza citarlo. Alla Comunicazione ha messo un dileggiatore seriale che mi insulta ogni tre per due. Adesso, come inno ribelle del partito, ha scelto i Negrita (i Negrita come emblema di ribellione: attendo un endorsement renziano alla Binetti come simbolo di erotismo), il cui cantante è stato condannato anni fa per avermi democraticamente aggredito. Ci manca solo che, a breve, scelga per vicepremier il compagno di banco delle medie che mi ciulò la fidanzata.

2) Considerazione formale. I discorsi di Renzi sono sempre uguali e dunque già

Mandela Day 2009: Gloria Gaynor ‘I Will Survive’

Gloria Gaynor performs "I Will Survive" at Mandela Day 2009 from Radio City Music Hall

Tito Boeri: “Le risposte che mancano”

da: la Repubblica

Per una volta, il governo Letta ha deciso. Quel trucco che faceva apparire un finanziamento molto generoso e incondizionato ai partiti come un rimborso per le spese elettorali è stato abolito. È una decisione sacrosanta.

Considerando l’ostruzionismo del Parlamento nel cancellare quella ignominia, incurante del crescente distacco, per usare un eufemismo, fra politici e cittadini. Ma i tweet trionfali di Letta e Alfano hanno omesso due particolari importanti. Primo, si tratta di una decisione presa solo a metà, perché postdatata: il nuovo regime di finanziamento dei partiti entrerà compiutamente in vigore solo nel 2017. Nel frattempo tutto può succedere, compreso un clamoroso dietrofront alla scadenza di questo governo, nel 2015. Secondo, non è chiaro come il finanziamento privato dei partiti verrà regolato. Non si tratta di un aspetto secondario dato che il finanziamento privato dei partiti non è meno privo di insidie di quello pubblico.
Vediamo prima di chiarire come funzionava l’inganno di cui ieri è stata annunciata la futura cancellazione. Poi i rischi insiti nella privatizzazione dei contributi ai partiti.

Marco Palombi: “Aboliscono i fondi ai partiti per farli ricchi come prima’


da: Il Fatto Quotidiano

Per evitare la beffa di dover versare la prima rata del 2014, il governo fa un decreto. Ma a regime, nel 2017, il risparmio sarà di soli 19 milioni

Avevamo detto che avremmo abolito il finanziamento pubblico entro l’anno e l’abbiamo fatto”. Enrico Letta ha spiegato così il decreto approvato in Consiglio dei ministri. Il nuovo testo del governo ricalca quello approvato il 16 ottobre scorso dalla Camera e debutterà nella commissione Affari costituzionali del Senato già mercoledì: praticamente si sostituirà al disegno di legge che giaceva abbandonato a Palazzo Madama da due mesi, ma con la differenza che le norme entreranno in vigore da subito. Il sistema che si va delineando, comunque, non costerà alle casse dello Stato molto meno di quello attuale: sostanzialmente si passa a regime, dal 2017, dagli attuali 91 milioni di euro a 72 milioni, mentre durante la transizione l’esborso è più o meno simile.  

IL TESTO. Come detto, i contenuti sono quelli stabiliti dalla vecchia maggioranza a Montecitorio, dove il ddl del governo era stato approvato con qualche modifica a metà ottobre: si passa in tre anni dai rimborsi elettorali sui voti ricevuti a un sistema basato sui contributi dei privati (largamente incentivati).

Crisi economica, sempre più poveri: bruciati oltre 800 miliardi, cede anche il valore delle case

da: la Repubblica

Giù la ricchezza degli italiani la crisi brucia oltre 800 miliardi cede anche il valore delle case
Superiamo americani e tedeschi, sorpasso dei francesi.
di Elena Polidori

La recessione colpisce duro, gli italiani sono sempre più poveri. Dalla fine del 2007 e dunque dall’inizio della crisi, fino a tutto il 2012, la ricchezza delle famiglie s’è erosa a prezzi costanti del 9%. E la tendenza è continuata anche quest’anno: nei primi sei mesi il calo in termini reali è dell’1,1%.
Tradotto in quattrini, significa che nel periodo sono stati «bruciati» oltre 800 miliardi di euro. Nel 2007, infatti, secondo i calcoli della Banca d’Italia, ammontava a 9.385 miliardi la ricchezza netta delle famiglie, ovvero la somma di attività reali (case, terreni) e di attività finanziarie (depositi, titoli, azioni) al netto delle passività finanziarie (mutui, prestiti personali). Nel 2012, questa somma, è scesa a 8.542.
Aumentano i poveri, dunque. Ma è il quadro complessivo che resta incerto, quando non addirittura buio. Sempre dallo stesso documento – un supplemento

domenica 15 dicembre 2013

Guido Scorza: “Bye bye Internet, la settimana nera delle nuove tecnologie"

da: Il Fatto Quotidiano

Nessuno avrebbe mai potuto pensare che in un Paese già fanalino di coda europeo in termini di diffusione di Internet ed appena uscito da quasi un ventennio di governo del Signore del telecomando, Silvio Berlusconi, sarebbe stato possibile allontanare ancora di più i cittadini e le imprese dalle nuove tecnologie e dal futuro. Eppure ci siamo riusciti.

Sono bastati una manciata di giorni a Parlamento, ministri, Governo ed Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per riuscire in un’impresa inedita e, probabilmente, unica al mondo: mettere Internet in un sacco tricolore e gettarla lontana dai cittadini e dalle imprese del Bel Paese.

Un’asciutta rassegna di quanto accaduto nell’ultima settimana è, purtroppo, sufficiente a supportare una tanto amara conclusione.

La Camera dei Deputati, ha detto si alla c.d. webtaxcreatura dell’On. Francesco Boccia (Pd) – che impone alle imprese italiane di acquistare servizi online solo ed esclusivamente da soggetti dotati di una partita Iva italiana.

venerdì 13 dicembre 2013

X Factor 7, vince Michele Bravi: nell’edizione di Mika, la spunta ancora….Morgan



Se c’era una volta in cui dovevano vincere i Gruppi, era questa...
Michele ha un timbro e un modo di interpretare che divide. O non lo si "sente" o, al contrario, conquista. Ha sicuramente margini di crescita. Ma l'"appello" di Marco Castoldi in arte Morgan alla Sony rimarrà inascoltato. Non lo volevano "vicino" a Noemi, non lo vorranno vicino a Michele. 


da: Il Sole 24 Ore

Pronostico confermato a X Factor: vince Michele. Ape Escape secondi a sorpresa. Delirio One Direction
di Francesco Prisco



L'edizione italiana di X Factor sembra osservare con scrupolo assoluto una legge non scritta: alla fine deve vincere un concorrente di Morgan. È stato così anche quest'anno con il trionfo di Michele Bravi, ragazzo umbro dalla faccia pulita e la voce sottile partito da outsider e cresciuto puntata dopo puntata, fino a raggiungere la vetta. Alla faccia della categoria Under Donna che a inizio competizione sembrava la meglio assortita.
Il primato rispetta il pronostico della vigilia, anche in virtù dell'inedito «La vita e la felicità», donato a Michele da Tiziano Ferro. Non si può dire lo stesso per la seconda piazza, occupata a sorpresa dagli Ape Escape, trio tamarrock di Nocera Inferiore e Superiore protagonista di una rimonta prodigiosa, complice la loro grande tifoseria che dall'Agro nocerino sarnese vanta ormai ramificazioni in tutto lo Stivale. Soltanto terza Violetta, «casta diva» partita

Cinguettii: Twitter e la chat (una qualsiasi) di Uomini e Donne

Tre giorni fa, ho riportato un articolo di Andrea Scanzi che ha scovato i “cinguettii” di tale Nicodemo, uno dei 12 della segreteria di Matteo Renzi, novello segretario del Pd.
Ruolo del Nicodemo: responsabile della comunicazione (ma perché non cercare di sottrarre Claudio Messora al M5S, giusto per scegliere nel “top” della specie).

"Cinguettii” di questo tipo non sono nè i primi nè gli unici in Twitter. Di là dello specifico contenuto e dell’”oggetto” di attenzione (Travaglio e Scanzi), non fa che confermare che Twitter è, né più né meno, una chat. Più evoluta nella struttura,  ma non  diversa da quelle dove si “discute” ci si “scontra” si “esulta” ci si “eccita” per tronisti e corteggiatori di Uomini e Donne.

L’unica differenza tra Twitter e le chat di Uomini e donne è che il social network più letto e utilizzato da vips e svips è multi argomento. Questo è il suo punto di forza. Questo è il motivo che lo rende funzionale agli “internauti”. Funzionalità indiscussa soprattutto quando si fa strumento di veloce informazione e coinvolgimento. Ma, gratta gratta, non è nient’altro che una chat. I meccanismi mentali dei partecipanti sono pressochè identici, comuni, tra le più diverse chat del web. I bimbominkia non sono certo un’esclusiva delle chat sui programmi della De Filippi. Vedi tweet del Nicodemo, ma non solo.

London Grammar: ‘Nightcall’

Diritto d’autore nel web: Guido Scorza, il regolamento Agcom è legittimo?

da: Il Fatto Quotidiano

Diritto d’autore, il regolamento Agcom è (quasi) legge. Ripristiniamo la legalità
di Guido Scorza

Dopo anni di discussioni, tentennamenti e ripensamenti, oggi, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha varato la nuova disciplina sul diritto d’autore online.

L’Italia è diventato così il primo Paese in Europa nel quale un’Autorità amministrativa potrà ordinare la rimozione di qualsiasi contenuto presente nello spazio pubblico telematico, all’esito di un procedimento sommario nel quale tempi e spazi di difesa sono ridotti al di sotto del minimo consentito e, soprattutto, l’intervento dell’Autorità Giudiziaria ordinaria è solo successivo ed eventuale.

Nelle prossime ore plausi e critiche al coraggio ed alla determinazione – forse persino ostinazione – con la quale l’Autorità ha deciso di varare le nuove norme si confonderanno in un rumoroso brusio telematico.

Nuti (M5S), su Facebook l’indirizzo di casa di Faraone (Pd): la moglie del deputato, “ho paura per mia figlia”

da: L’Huffington Post

M5S pubblica l'indirizzo di casa Faraone su Facebook. La moglie del deputato: "Ora ho paura per mia figlia"

Adesso ho paura per me e la mia bambina di undici anni... Riccardo Nuti chieda scusa". Rosi Pennino, moglie del deputato Pd Davide Faraone, dopo la pubblicazione dell'indirizzo di casa del responsabile Scuola del Pd sul profilo Facebook di Riccardo Nuti (M5S) ha deciso di reagire chiedendo al deputato girllino scuse pubbliche. Un nuovo capitolo nella polemica innescata l'altro giorno tra i grillini e il deputato Pd accusato da M5s di aver avuto rapporti con esponenti mafiosi palermitani. Accuse respinte con forza da Faraone. Pennino in attesa delle scuse ha annunciato ad Huffpost di voler denunciare Nuti. Scelta che Faraone aveva già fatto: "Continuo a sfidarlo - ha detto - ma Nuti è un codardo, ieri in aula è scappato e non mi ha detto che rinuncerà all'immunità in modo che possa portarlo in tribunale. Continuo a invitarlo a ripetere le stesse parole di ieri ma fuori da Montecitorio così lo querelo".
"Gentile signor Nuti - scrive - è tra le righe che trovo il coraggio di rompere il rumore del silenzio, che circonda frastornante queste ultime ore, catapultata, mio malgrado in una violenza pubblica che fa rimbombare il mio nome, la mia data di nascita, la mia targa ed il mio indirizzo della casa in cui vivo con la mia bambina".