da: L’Huffington Post
M5S
pubblica l'indirizzo di casa Faraone su Facebook. La moglie del deputato:
"Ora ho paura per mia figlia"
Adesso ho paura per me e la mia bambina di
undici anni... Riccardo Nuti chieda scusa". Rosi Pennino, moglie del deputato Pd Davide
Faraone, dopo la pubblicazione dell'indirizzo di casa del responsabile Scuola
del Pd sul profilo Facebook di Riccardo Nuti
(M5S) ha deciso di reagire chiedendo al deputato girllino scuse pubbliche. Un
nuovo capitolo nella polemica innescata l'altro giorno tra i grillini e il
deputato Pd accusato da M5s di aver avuto rapporti con esponenti mafiosi
palermitani. Accuse respinte con forza da Faraone. Pennino in attesa delle
scuse ha annunciato ad Huffpost di voler denunciare Nuti. Scelta che Faraone
aveva già fatto: "Continuo a sfidarlo - ha detto - ma Nuti è un codardo,
ieri in aula è scappato e non mi ha detto che rinuncerà all'immunità in modo
che possa portarlo in tribunale. Continuo a invitarlo a ripetere le stesse
parole di ieri ma fuori da Montecitorio così lo querelo".
"Gentile signor Nuti - scrive - è tra
le righe che trovo il coraggio di rompere il rumore del silenzio, che circonda
frastornante queste ultime ore, catapultata, mio malgrado in una violenza
pubblica che fa rimbombare il mio nome, la mia data di nascita, la mia targa ed
il mio indirizzo della casa in cui vivo con la mia bambina".
La lettera della moglie di Faraone a Nuti
pubblicata su livesicilia
Gentile
signor Nuti, è tra le righe che trovo il coraggio di rompere il rumore del
silenzio, che circonda frastornante queste ultime ore, catapultata, mio
malgrado in una violenza pubblica che fa rimbombare il mio nome, la mia data di
nascita, la mia targa ed il mio indirizzo della casa in cui vivo con la mia
bambina; ho cercato comunque di lavorare oggi, di andare avanti, di immaginare
che le questioni di fango e opportunismo mediatico, su vicende che nulla hanno
a che fare con la realtà dei fatti riferiti al padre di mia figlia, passassero
per le vie della politica, delle sedi opportune, delle giuste querele....ma poi
, tornata a casa, avevo paura di far stare la mia piccola in giardino,
controllavo continuamente porte e finestre e guardavo le auto che rallentavano
con il cuore in gola...non si può avere paura di stare a casa propria, di non
si può avere paura per l'incolumità dei propri cari, perché, qualcuno che siede
nei banchi del parlamento, pubblica a tua insaputa i tuoi dati personali dentro
una vicenda, inverosimile, solo per farsi quella pubblicità che diversamente
non sarebbe in grado di farsi, mentre si occupa dei bisogni del paese e degli
italiani.
Non
voglio dilungarmi, anticipo che, nelle sedi opportune sporgerò denuncia,
sentire violentata la propria intimità, per una persona che, come me, ha chiuso
sempre nel silenzio, dolori, vicende e vita personale è davvero devastante.
Sono
cresciuta all'interno di un percorso politico che mi ha vista condurre
battaglie importanti al fianco dei bisogni e delle lotte per la legalità
portate avanti nel quartiere in cui sono nata, che amo e che ho dovuto
abbandonare, insieme al mio impegno, per via di dolorose vicende intime e
personali.
Sono
figlia dello Zen di palermo, e non intendo neppure discutere su quanto, lei
signor Nuti asserisce in merito a sedicenti rapporti con la malavita, ma sono
cresciuta anche studiando per coltivare la mia passione politica, studiando
attraverso i sacrifici di mio padre, operaio, un solo stipendio, quattro figli,
con il sogno di vederci dottori, e studiando ho maturato la convinzione che la
politica è una cosa seria, che le istituzioni, la prassi, le modalità, le
regole e il rispetto delle persone in quanto tali, contribuiscono a rendere più
grande questo nostro paese, io purtroppo, non appartengo come lei, al popolo
che crede che la democrazia vada delegata ad un tweet oppure ad internet, io,
signor Nuti, mi scusi, vengo dalle Frattocchie, ho studiato politica lì.
Non
voglio stare a casa mia ed avere paura, non voglio vivere nella paura per la
mia bambina, ne negarle di stare sola in giardino, esigo intanto, le sue scuse
pubbliche ed immediate, per aver violentato la nostra privacy senza nessun
titolo e nessuna giustificazione, esponendo me e la mia famiglia alla mercé di
chi può farci del male, intanto da uomo delle istituzioni, nel pieno titolo dei
miei diritti di cittadina libera e onesta le chiedo questo, per il resto,
convinta come sono, che esistano luoghi opportuni per denunciare e fare
giustizia andrò avanti, per le vie in cui credo, per dimostrare che , un
cittadino può e deve avvalersi dei propri diritti credendo nelle istituzioni,
non delegandole a facebook , ne trasformando il Parlamento Italiano in un
circo.
Le
sue scuse, signor Nuti, sono un gesto morale che lei ha come obbligo nei
riguardi del pericolo a cui ci ha esposti e nel rispetto della nostra privacy
violentata, le sue scuse alla mia famiglia, sarebbero , forse, il primo atto
istituzionale che lei compierebbe da uomo delle istituzioni...non basta aver
oscurato un link, lei ci deve le sue scuse per la paura che avrò negli occhi
nei giorni a venire da mamma angosciata e per quella che trasmetterò alla mia
bambina..le sue scuse, signor Nuti alla nostra famiglia per aver oltrepassato
il limite della superficialità, credendo di aver il diritto di violentare la
nostra intimità.
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