giovedì 31 ottobre 2013

“Misteri” italiani: potenti e sani, malati appena entrano in carcere (da “intervento umanitario”)


Tra i tanti “misteri” della repubblica italiana, c’è uno al quale – da anni - non riesco a dare una spiegazione. 

Non riesco a capire i repentini cambi di stato fisico e mentale di certa gente: politici e/o imprenditori, cosiddetti colletti bianchi, finanzieri, banchieri, fancazzisti evasori, ecc..ecc…

Quando sono nell’esercizio delle loro “attività” sono in perfetta forma: tirati a lucido, accessoriati, pieni di salute. Arroganti e onnipotenti.
Appena capita che un magistrato gli manda un avviso di garanzia iniziano a perdere smalto. Quando l’inchiesta procede e i magistrati iniziano a muovere delle accuse, fanno dei check up completi che rilevano una serie di “anomalie” diffuse. 
Se poi vengono arrestati, al primo veder la luce a scacchi, ecco la depressione, l’anoressia, i problemi cardiovascolari, le zecche su tutto il corpo e le complicanze delle emorroidi pendenti da ogni orifizio. Tutta roba da scarcerazione immediata e da arresti domiciliari. Perché solo “casa dolce accessoriata casa” fa sparire le emorroidi, toglie le zecche, regola il battito cardiaco e fa ritornare l’appetito.

E, mistero tra i misteri, quando le “patologie” sopra elencate non provocano

Gli “interventi umanitari” del ministro della Giustiza Cancellieri: scarcerazione per Giulia Ligresti



da: Il Fatto Quotidiano

Ligresti, la Cancellieri al telefono: “Qualsiasi cosa possa fare conta su di me”
Telefonate del ministro con i fratelli della famiglia siciliana. Poi chiamate al dipartimento per l'amministrazione penitenziaria per "sensibilizzarli" sulla scarcerazione della figlia dell'ingegnere. Il Movimento 5 Stelle contro la Guardasigilli: "Smentisca o si dimetta". Torna a far discutere la buonuscita d'oro che il figlio incassò da Fondiaria Sai 


  
“Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta”. Così Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia, si è rivolta a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, in una telefonata il 17 luglio scorso, a poche ore dall’arresto nei confronti dell’ingegnere e dei suoi tre figli coinvolti nell’inchiesta della Procura di Torino. “Se tu vieni a Roma, proprio qualsiasi cosa adesso serva, non fate complimenti guarda non è giusto, non è giusto”, ha aggiunto la Cancellieri al telefono con Fragni. Il ministro, dopo le polemiche, dice: “Sono pronta a riferire in Parlamento. Intervenire era il mio compito, non farlo sarebbe stata omissione”. 

X Factor 7: per chi se la fosse persa…la scarpa di Mika

C’è chi sta cercando le scarpe – decisamente originali – che Mika indossava al suo sbarco dall’elicottero…



X Factor 7, seconda puntata 31 ottobre: assegnazione brani



Under donne:
Gaia: Bitch (Meredith Brooks)
Valentina: Raggamuffin (Selah Sue)
Viò: Le Tasche Piene Di Sassi (Jovanotti)

Under uomini
Andrea: The Wall (Pink Floys)
Michele: Silver Moon (David Sylvian)

Gruppi vocali
Ape Escape: Luce (Tramonti A Nord Est) (Elisa)
FreeBoys: Let Me Entertain You (Robbie Williams)
Street Clercks: Nice Che Dice (Zucchero)

Over
Aba: Lover To Lover (Florence And The Machine)
Alan: Don’t Let Me Be Misunderstood (Nina Simone)
Fabio: Basket Case (Green Day)

Milano: all’Humanitas la prima sala cinematografica in ospedale

da: La Stampa

Cinema in corsia, la prima sala cinematografica in ospedale
La cultura come terapia. Il progetto, promosso da MediCinema Italia, all’Humanitas di Milano: grandi
film per pazienti e familiari

La magia del cinema entra in ospedale. Una vera sala cinema, appositamente attrezzata, accoglierà i pazienti di Humanitas che mercoledì 30 ottobre inaugureranno la programmazione di film in prima visione promossa da MediCinema Italia, in collaborazione con Fondazione Humanitas.Per la prima volta in Italia, i pazienti di un ospedale avranno la possibilità di assistere con i loro familiari a un calendario di proiezioni, accomodandosi in uno spazio allestito dal punto di vista tecnologico - e arredato in ogni dettaglio- come una vera e propria sala cinematografica: il primo nel nostro paese. 
Il programma di proiezioni comincia il 30 ottobre con una grande anteprima: Questione di Tempo, la nuova commedia di Richard Curtis distribuita da Universal Pictures che sarà nelle sale dal 7 novembre, e ha già definiti gli appuntamenti settimanali fino a gennaio, grazie al supporto delle case di distribuzione cinematografica: oltre Universal, anche Fox, Warner, Medusa e Nexo hanno garantito prime visioni per i pazienti di Humanitas.

Stefano Feltri: “Renzi, il programma con il buco intorno”


da: Il Fatto Quotidiano

Renzi, il programma con il buco intorno: molte promesse, ma coperture vaghe
Molte misure economiche illustrate dal sindaco restano da definire: il "piano per il lavoro" è atteso entro maggio, mentre non è chiaro quali parti della spesa pubblica intende rivedere per ridurre l'Irpef. Il prelievo sulle "pensioni d'oro" rischia una bocciatura dalla Consulta. Invece la deroga al tetto del 3 per cento al rapporto tra deficit e Pil non è possibile senza concessione da parte dell'Europa
di Stefano Feltri 



Dopo gli slogan, le battute e le ospitate, cosa resta della Leopolda, la convention di tre giorni di Matteo Renzi? Visto che il sindaco di Firenze è proiettato verso la segreteria del Partito democratico e, un domani non lontano, verso Palazzo Chigi, vale la pena raccontare quale sia il suo programma economico. Non è facile, perché a parole Renzi è più generoso con le immagini evocative che con i numeri. Ma ci sono ormai diverse fonti per capire in che

Fotovoltaico a rischio: stop agli incentivi, aziende in crisi

da: Lettera 43

Energia, fotovoltaico a rischio
Aziende in crisi. Fatturato in calo. Addio boom a causa dello stop agli incentivi. Per il settore non è un buon momento.
di Francesco Pacifico

Quinti al mondo per potenza installata con quasi 19 mila Ghw. Decimi per livelli d’investimenti (oltre 10 miliardi di euro). Un giro d’affari da 7 miliardi di euro, 600 aziende, oltre un migliaio di piccoli installatori e circa 100 mila addetti tra lavoratori diretti e indiretti.
UN BOOM DOPATO. Il fotovoltaico ha registrato nell’ultimo decennio una crescita a dir poco repentina. Si tratta però di un boom dopato dalle iniezioni di incentivi (circa 70 miliardi soltanto negli ultimi sei anni) che ora accusa una  mancanza di programmazione.
Ma come è stato fragoroso lo sviluppo, così il settore potrebbe registrare in Italia un crac dalle proporzioni drammatiche.

Incentivi: ultimo bando da 6,7 miliardi
La svolta (negativa) si è avuta lo scorso 30 giugno, quando sono terminati gli

I timori di fuffi Alfano: metodo Boffo in arrivo?...

da: Il Fatto Quotidiano

Angelino ha paura: i primi segnali del metodo Boffo
La professione della moglie e il rapporto con i Ligresti al centro delle attenzioni di Ghedini e soci (falchi) per eventuali dossieraggi contro il ministro dissidente
di Fabrizio d’Esposito
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Dal lodo che porta il suo nome, Alfano, al metodo Boffo, di cui ieri Vittorio Feltri ha riparlato: “Fu una polpetta avvelenata di Sallusti”. Dal servilismo al terrore. Il berlusconismo non lascia scampo ai suoi complici pentiti. Tutto torna. A cominciare da Niccolò Ghedini, senatore e avvocato di B., che i ministeriali descrivono come l’anima nera dei falchi di Palazzo Grazioli. La resa di Angelino Alfano al Condannato, che dovrebbe reggere anche dopo l’ennesimo ultimatum berlusconiano, è soprattutto merito di Ghedini.
Già Guardasigilli ombra che dettava lodi e leggi ad personam ad Alfano ministro della Giustizia, il legale dei guai del Cavaliere sarebbe stato il sicario incaricato di recapitare un pò di messaggi al capo delle colombe fedifraghe. E la frase finale, un’allusione evidente al metodo Boffo, che si basa sull’uso politico della notizia, più spesso del fango, avrebbe spaventato il quarantenne Angelino senza quid. Il quale da giorni compulsa i quotidiani di destra con il cuore che schizza. Ieri, i sussulti sono stati più d’uno.

mercoledì 30 ottobre 2013

Decadenza Berlusconi: la Giunta per il Regolamento del Senato ha deciso per il voto palese

tratto da: Corriere della Sera

La decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, per effetto della legge Severino e a seguito della condanna definitiva per frode fiscale, sarà votata dall’aula di Palazzo Madama con il voto palese. 
I senatori dovranno esprimersi pubblicamente sul destino del leader di Forza Italia e, di conseguenza, assumersi la responsabilità di un eventuale voto in dissenso dalla linea del proprio gruppo parlamentare. Lo ha deciso la Giunta per il regolamento, che dopo lo stop di martedì sera si era riunita di nuovo questa mattina per decidere sulla richiesta del Movimento 5 Stelle di una votazione pubblica. La svolta - sancita da sette voti a favore contro sei contrari - è arrivata con la decisione della senatrice Linda Lanzillotta, ex Pd e ora Scelta Civica, di sostenere le ragioni del voto palese dopo che negli ultimi giorni aveva preso tempo riservandosi di ponderare al meglio la questione. Lo scorso 4 ottobre la Giunta per le autorizzazioni del Senato aveva dato parere favorevole alla decadenza.

Bonsai di Sebastiano Messina

da: la Repubblica  

È un capolavoro, il bronzeo commento del senatore pdl Francesco Nitto Palma, secondo il quale la Corte d’appello di Milano «sostanzialmente si allinea alle nostre doglianze». Parlava di quella sentenza che definisce Berlusconi «ideatore, organizzatore del sistema e fruitore» della maxi-frode fiscale, e ricordando che «il ruolo di uomo politico dell’imputato aggrava la valutazione della sua condotta» lo condanna «all’interdizione per due anni dai pubblici uffici». Ma quelle parole dure come le pietre hanno il peso della piuma di un’oca, per l’ex magistrato Nitto Palma. L’unico suono che lui ha sentito, in quella sentenza, è “sanzione”. E dunque sventola trionfante una sentenza che dipinge il suo leader come un criminale indegno di fare politica. Un difensore così, per Berlusconi, è impagabile (e infatti Nitto Palma lo fa gratis).

L'Amaca di Michele Serra

da: la Repubblica

Tutto questo gran parlare della decadenza di B., queste manfrine procedurali, queste schermaglie politiche, questo rimandare alle calende greche, possono anche durare anni; ma non mutano di una virgola la sostanza della questione, così facile che la può capire anche un bambino: può un condannato per reati gravissimi sedere in Parlamento? O è meglio che se ne vada a casa sua?
Ha stra-ragione (non semplicemente ragione: stra-ragione) il segretario dell’associazione magistrati Carbone quando dice che l’incandidabilità dei condannati è «un principio di etica, e il fatto che ci sia voluta una legge per ribadirlo indica la debolezza della politica». La legge Severino, in un paese sano di mente, neanche dovrebbe esistere: normatizza un principio elementare, che dovrebbe essere scontato prima di tutto per i politici. Girala o rigirala come ti pare, la Severino dice che in Parlamento non devono sedere dei criminali. Punto. E chi la tira tanto in lungo cerca di aggirare non tanto la Severino, quando l’ovvio principio etico che quella legge interpreta, nella penosa necessità di sancire ciò che ogni politico, per sua dignità, avrebbe dovuto sapere già da sé solo, senza alcun bisogno che un pezzo di carta glielo rammenti.

Dario Bressanini: Le bugie nel carrello / 7

Ci sono differenze apprezzabili tra uova di tipo 0 e quelle di tipo 3? Vediamo alcuni articoli scientifici che affrontano la questione.

All’aperto è meglio?

Per studiare l’influenza dell’alimentazione e del tipo di allevamento sulla qualità delle uova, alcuni ricercatori dell’Università di Bologna hanno diviso 108 galline ovaiole in quattro gruppi. Quelle dei primi due sono state sistemate a tre per tre in gabbie da 50x50x50 cm, le altre in due zone all’aperto di 40 metri quadrati dotate di pollai e nidi. Due gruppi di galline (uno in gabbia, l’altro all’aperto) sono stati nutriti con mangime biologico, e i due restanti con mangime convenzionale. L’esperimento è durato quattro mesi, nel corso dei quali le uova sono state periodicamente misurate e analizzate.
I ricercatori hanno trovato piccole differenze nelle caratteristiche fisiche delle uova confrontando quelle prodotte dalle galline allevate all’aperto (indipendentemente dalla loro dieta) con quelle delle loro «colleghe» in gabbia. Queste ultime avevano un po’ più di albume (64-66 per cento del peso dell’uovo

Raphael Gualazzi: Svalutation

Da ascoltare: Raphael Gualazzi, cover di Svalutation (Celentano anni ’70)

Il brano di Celentano è ormai un classico intramontabile, ma Gualazzi lo rende un’autentica bomba musicale. Imperdibile. Da ascoltare e riascoltare…


da: La Stampa

Il brano-simbolo degli anni '70 ripreso in un singolo del nuovo ep "Rainbows"

Con un arrangiamento dal ritmo travolgente, Raphael Gualazzi rilegge la celebre "Svalutation" di Adriano Celentano. Il brano-simbolo degli anni '70, viene ripreso dall'artista in una cover incalzante contenuta nel suo nuovo ep "Rainbows", in uscita in digitale oggi.

La panoramica in musica su inflazione, crisi politica e malcostume urbano, portata al successo da Celentano nel 1976, rivive, ancora attuale nel suo testo, con la voce graffiante e le note di Gualazzi che resta fedele alla ritmica accattivante del brano, aggiungendo un vorticoso finale strumentale in synth che cresce fino alla chiusura. 

Tv: meno male che c’è…Gazebo


Visto per caso, mentre mi concedevo qualche minuto di zapping. Sta diventando un appuntamento ricorrente. E’ uno dei pochissimi programmi che vale la pena seguire e trovo la classifica dei “cinguettii” una delle cose più azzeccate e spassose. 


da: Sorrisi e Canzoni Tv

Gazebo dietro le quinte: intervista a Zoro


Dietro gli spalti che ospitano il pubblico di «Affari tuoi» si nasconde uno dei programmi più divertenti e innovativi della tv. Nato a marzo come esperimento notturno della domenica, «Gazebo» è stato promosso a striscia quotidiana dal martedì al giovedì, in seconda serata su Raitre, con durate variabili.
A guidare la compagnia di «Gazebo» c’è Diego Bianchi in arte «Zoro», talento geniale nato sul web e lanciato da «Parla con me». Accanto a lui, i disegni poetici e spietati di Marco «Makkox» Dambrosio, gli stralunati sondaggi del

(In)Giustizia: carceri sovraffollate, non in Italia

da: Cadoinpiedi

Carceri sovraffollate, non solo in Italia
Un terzo dei 47 Paesi membri aderenti al Consiglio d'Europa ha questo problema. Quello che cambia è il modo di affrontarlo.

Le prigioni sovraffollate non sono un problema tutto italiano: anzi, riguarda un terzo dei 47 Paesi membri aderenti al Consiglio d'Europa, l'istituzione con sede a Bruxelles che promuove i diritti umani nel mondo. Quello che cambia è il modo di affrontarlo. Con 147 carcerati ammassati nello spazio che potrebbe contenerne 100, l'Italia si colloca al terzo posto tra gli Stati con condizioni di detenzione più disumane, dopo Serbia e Grecia. Un terzo dei 47 Paesi membri aderenti al Consiglio d'Europa ha prigioni sovraffollate.

Regione Lombardia, cambio di “colori” ma non di spesa: dal celeste Formigoni al grigio(verde) Maroni

da: Il Fatto Quotidiano

Dal Celeste Formigoni al grigio Maroni: stesso spreco
L’ex governatore si è riciclato e nessuno ricorda più i suoi guai. Il successore leghista concede stipendi d’oro a 54 dirigenti e blinda i vecchi direttori tra la noia generale
di Gianni Barbacetto

Non è più la Regione di una volta. Non c’è più Roberto Formigoni con le sue giacche colorate. Non c’è più Nicole Minetti con le sue cene eleganti. Non c’è più il Trota con il Gatorade a spese nostre. Spariti anche Filippo Penati e gran parte degli indagati (non tutti) dell’era formigoniana. Resta Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia nell’era della politica che torna noiosa. Lui, Formigoni, il grande sconfitto, dopo le dimissioni date a Milano si è riciclato a Roma. Niente più “vacanze di gruppo”, niente cravatte fucsia. Abiti sobri e aria da statista, in attesa dei processi per i milioni in benefit ottenuti dai faccendieri della sanità lombarda. Si atteggia a protagonista della politica, ala colombe, pronto a rifondare una specie di Dc o almeno la corrente ciellina del centrodestra.

Legge Stabilità, nuove tasse: chi ci rimetterà con la Tasi

da: la Repubblica

Ecco chi ci rimetterà con la nuova Tasi: nelle città medio-piccole anche il doppio dell'Imu
La nuova imposta penalizza chi possiede case con rendite catastali basse. E senza modifiche pagheranno anche i proprietari che riuscivano ad azzerare la vecchia tassa con le detrazioni.
di Valentina Conte

Chi ci perde con la Tasi? Di sicuro, tutti gli italiani che non pagavano l'Imu sulla prima casa per via delle detrazioni. Se dunque tutto rimane com'è, anche i due milioni di proprietari, abituati ad azzerare l'Imu con la franchigia, dal 16 gennaio prossimo verseranno la Trise, la nuova tassa che fonde Tasi (servizi) e Tari (rifiuti). E non saranno i soli a lamentarsi. La schiera di penalizzati ricomprende anche chi possiede abitazioni con rendite catastali basse, per lo più diffuse nei Comuni medio-piccoli. Sempre che i sindaci non portino al massimo l'aliquota. Perché in quel caso, i conti sono destinati a non tornare in molte altre famiglie.

La Tasi non prevede (per ora) detrazioni. Perché non è una imposta sugli immobili, come l'Imu, ma una tassa sui servizi offerti dai Comuni. Così dice la legge di Stabilità. Nella percezione popolare, nei conti dei sindaci e in quelli

Maurizio Molinari: “La guerra senza regole degli 007”

da: La Stampa

Se il sistema americano «Prism» ha monitorato negli ultimi anni le comunicazioni elettroniche nel Pianeta e le antenne della «National Security Agency» hanno intercettato i leader alleati di Washington, in occasione dell’ultimo summit del G20 gli organizzatori russi avrebbero consegnato ad alcuni dei Capi di Stato e di governo ospiti una chiavetta Usb capace di spiarli. 

Le rivelazioni sullo spionaggio elettronico che finora hanno bersagliato gli Stati Uniti sembrano così estendersi alla Russia, lasciando intendere l’intensificazione di una guerra di spie innescata dalla fuga ad Hong Kong di Edward Snowden, l’ex analista della «Nsa» scappato dalle Hawaii con i segreti più preziosi dell’arsenale digitale del Pentagono ed ora esiliato in Russia, dove a proteggerlo sono i discendenti dell’ex Kgb. Durante la visita svolta in giugno a Berlino, era stato il presidente americano Barack Obama a dire a chiare lettere che «non siamo i soli a usare lo spionaggio elettronico sebbene siamo gli unici a doverne rispondere pubblicamente» e nelle settimane seguenti è tornato sull’argomento, lasciando trapelare l’irritazione di Washington per il perdurante silenzio sulle analoghe attività dei più agguerriti concorrenti strategici: Pechino e Mosca anzitutto. 

martedì 29 ottobre 2013

Crisi economica: la menzogna sistematica dei governi



Operazione verità: a che punto è la notte italiana
di Paolo Cardenà

Premessa:
In questi anni di crisi, oltre alle tasse e al disagio economico e sociale, c'è stata un'altra grande costante che ha tenuto compagnia alle nostre giornate, ai nostri momenti: la menzogna proferita in modo sistematico dai vari governi e dai politici di turno che, in maniera spudorata e vergognosa, hanno reiteratamente mentito e mistificato (e continuano a farlo) circa l'esatta situazione dell'economia e dei conti pubblici, in costante ed inesorabile deterioramento.
È' chiaro che tutto ciò incorpora evidenti elementi di criminalità, proprio perché tende ad alimentare false aspettative nei confronti degli agenti economici più deboli: i disoccupati con le loro famiglie e le imprese, prime vittime sacrificali di questa crisi.
Proprio per questo, insieme ad altri siti amici, tra i più seguiti in Italia di economia, tutti liberi e senza padroni, abbiamo pensato di lanciare, coralmente, tutti insieme, questo post divulgativo al fine di far ben comprendere l'esatto stato dei conti pubblici e dell'economia.


LA MENZOGNA

'Cara Alda', la Merini negli scatti del suo fotografo


Un racconto intorno ad Alda Merini, attraverso le immagini e le fotografie di Giuliano Grittini. E' un modo per ripercorrere la figura della poetessa e la sua Milano, qualche volta in bianco e nero, altre volte a colori e anche con le rielaborazioni cromatiche che il fotografo e maestro incisore, grande amico e fotografo ufficiale di Alda Merini, ha saputo creare con la sua arte. Le fotografie di Grittini diventano quadri d'autore e sono arricchite dai testi di Maurizio Bonassina. Le immagini fanno parte della mostra 'Cara Alda - Un ricordo di Alda Merini tra immagini e carta stampata' da martedì 29 ottobre al foyer dello Spazio Oberdan, in viale Vittorio Veneto 2, a Milano. Fino al 3 novembre


lunedì 28 ottobre 2013

Rai1, fiction: Adriano Olivetti, la forza di un sogno


Adriano Olivetti-La forza di un sogno, lunedì su Rai1 prima puntata: dalla Lettera 22 a due donne


La prima parte di Adriano Olivetti-La forza di un sogno andrà in onda lunedì 28 ottobre in prima serata su Rai1. 
Prodotta da Luca Barbareschi, la fiction in due puntate ha come protagonista Luca Zingaretti (voto: 8). Stefania Rocca è Karen Bates, l'aviatrice americana che il giovane industriale aveva salvato dai nazisti e che poi rincontrerà, ignorandone il ruolo di agente inviata in Italia dalla Cia per spiarlo, figura che nel film è vagamente romanzata. Massimo Poggio è il compagno d'infanzia Mauro Barale, che poi lo tradirà, passando alla concorrenza. Francesca Cavallin è la bellissima prima moglie Paola Levi, mentre Elena Radonicich è Grazia, la seconda importante donna della sua vita. Roberto Accornero veste i panni di Enrico Fermi e Francesco Pannofino quelli di Dalmasso, industriale del novarese acerrimo oppositore di

Lou Reed: ‘Walk on the wild side’, 'Perfect Day'





Addio a Lou Reed


Addio Lou Reed
di Ernesto  Assante


L’avevo incontrato molte volte nel corso degli anni. L’ultima a Cannes, pochi mesi fa, all’inizio dell’estate. Questo il pezzo che era uscito su Repubblica.

Sale sul palco tra gli applausi, si muove lentamente, ha l’aria stanca e la voce leggermente tremante. “Ma sono qui”, dice Lou Reed, 71 anni, “sono caduto, mi sono rialzato, sono caduto ancora…”, parlando del trapianto di fegato che lo ha “salvato dalla morte”, come ha detto la moglie Laurie Anderson. A vederlo poi da vicino, quando viene a incontrare i giornalisti, alla fine della sua prima apparizione pubblica, sul palco del Palais Des Festival a Cannes, per il Festival della Creatività, l’uomo che ha camminato a lungo sul “wild side” del mondo non sembra stia poi così male. E’ ancora ironico, feroce, difficile come sempre, chiede che non si facciano domande sulla sua salute. Si limita a dire, “faccio una vita diversa, prendo molte medicine, molte vitamine, faccio continuamente

Politica e Media: Ylenia Citino, a ‘Uomini e donne’ perché del Pdl

E c’è ancora gente che non ha capito cosa sia il modello culturale del berlusconismo: le sue televisoni. 
Ciò premesso, leggete le risposte e capirete che a ‘Uomini e donne’ c’è arrivata non perché iscritta al (ex) partito di Silvio. Una simile mente rientra nel target medio – concorrenti tronisti e concorrenti corteggiatori - del programma…


da: Il Fatto Quotidiano

Ylenia Citino: ‘A Uomini e donne perché del Pdl. Ora il mio libro ha la prefazione di B.’
Il Cavaliere ha firmato l'introduzione della prima pubblicazione di Ylenia Cinito, 27 anni e militante del partito di centrodestra. "Mi ha notata quando ero a un talk su una tv romana". Eppure ha partecipato alla trasmissione di Maria De Filippi. "Quelli di Canale 5 hanno le liste degli iscritti al Pdl e le tampinano"
di Beatrice Borromeo


Laurea con lode in giurisprudenza, un passaggio nelle tv Mediaset e la passione politica che nasce già negli anni del liceo, a Catania. Che la 27enne Ylenia Citino abbia attratto le attenzioni di Silvio Berlusconi non è strano. Tanto che, quando la bionda militante del Pdl ha pubblicato il suo primo libro (Partiti a tutti i costi, edito da Sperling & Kupfer), il Cavaliere le ha fatto “una meravigliosa sorpresa, scrivendone la prefazione”.

Come ha conosciuto Berlusconi?
Attraverso i circoli giovanili del Pdl. È stato un momento ad alta intensità di emozione: avere davanti un personaggio così, che avevo visto solo in tv, è stata una sensazione che non scorderò mai.

Neanche lui: nella prefazione la riempie di complimenti.
Io ho disturbato varie volte la segreteria del Cavaliere. Dopo un sacco di mesi, quando ormai non ci speravo più, mi è arrivata una risposta positiva. Non mi sembrava vero.

Deve essergli rimasta impressa.
Non ci eravamo mai parlati a quattr’occhi. Mi ha davvero notata quando ho partecipato a un talk show in una tv locale romana.

Berlusconi che fa zapping su Telelazio?
No, non lo fa. Ma gli hanno segnalato che io ero in onda. Oppure sono stata solo fortunata.

Non è che si è accorto di lei per via delle ospitate a Uomini e Donne di Maria De Filippi?
Ho partecipato solo a sei puntate. Anche se sono bastate a farmi etichettare come “tronista”. Che poi non era nemmeno il mio ruolo.

E quale era?
Ci sono venti ragazze e ragazzi che parlano di sentimenti e relazioni umane. Poi, se ti piace qualcuno, ti scambi il numero. E ci scappa pure qualche litigata, che non mi è piaciuta.

Gira un video in cui lei dà della shampista a un’ospite e viene subissata dai fischi del pubblico.
Appunto.

Ma cosa si aspettava?
Mi sono trovata in un’arena, come un gladiatore al centro del Colosseo. Non così diverso dalla politica, in fondo. Ma io avevo partecipato per gioco. Era già la quarta volta che mi chiamavano: avevo sempre detto di no.

E come facevano ad avere il suo numero?
Quelli di Canale 5 hanno le liste di persone che sono iscritte, e le tampinano.

Iscritte al Pdl?
Hanno un database, io c’ero dentro e infatti mi sono sempre chiesta il motivo.

Nel suo libro si fa continuo riferimento a etica e trasparenza. Quali sono i valori che l’hanno avvicinata al Pdl?
Ne potrei parlare per ore e ore.

Ne citi uno.
Quello della famiglia.

Berlusconi è condannato per prostituzione minorile.
Vogliamo l’elezione diretta del presidente della Repubblica.

Nella prefazione, il Cavaliere scrive: “La politica in Italia rischia di morire nel discredito in conseguenza di comportamenti collettivi e individuali intollerabili al senso comune”.
Perfettamente in linea con il mio libro, dove racconto gli scandali di Lusi e Belsito.

Berlusconi è appena stato rinviato a giudizio per la compravendita di senatori che fece cadere il governo Prodi.
Questo non intacca la sua popolarità. Rimane una persona votata da milioni di italiani.

La popolarità legittima i reati?
La mia cultura giuridica mi spinge a parlare solo dopo aver letto le carte del processo. Tra la verità e l’invenzione giudiziaria c’è una linea molto fine.