lunedì 14 ottobre 2013

Milano, mostre: Il mondo di Enzo Jannacci

da: Ansa

Il mondo di Jannacci in mostra a Milano
Disegni e fumetti degli 'ultimi', i protagonisti delle storie del cantautore


Enzo Jannacci cantava 'La mia gente': in occasione del 17 ottobre, giorno in cui si celebra in tutto il mondo la lotta alla povertà, Milano ricorda con un'originalissima mostra con questo titolo il grande cantautore scomparso nel marzo scorso. Ed è come ritrovarsi nella Milano di Jannacci, di quei personaggi  marginali, illusi, sconfitti, ma anche sorprendentemente vitali.
Ecco, quindi, il clochard de 'El portava i scarp de tennis', ''Quello che canta onliù''; ''Andava a Rogoredo''. O ancora: ''Comprava i calzett de seda''. Ma per ricordare Jannacci non ci saranno solo fumetti e illustrazioni, ma anche musica e teatro.  La mostra è ospitata al Museo del Fumetto, in collaborazione con la rivista Scarp de Tennis, e segue  la retrospettiva dedicata lo scorso anno a Giorgio Gaber. Esposte 50 tavole disegnate da altrettanti, importanti fumettisti italiani, ciascuna delle quali farà rivivere uno dei personaggi delle canzoni.

Tra gli artisti esposti: Bruno Bozzetto (autore della caricatura di Jannacci che è diventata il logo dell’iniziativa), Silver (Il primo furto non si scorda mai), Leo Ortolani (Sturmtruppen), Giorgio Cavazzano (Quello che canta Onliù), Silvia Ziche (T'ho cumprati i calzet de seda), Claudio Villa  (Il duomo di Milano), Giampiero Casertano (Sensa de ti), Paolo Bacilieri (Sfiorisci bel fiore), Bruno Cannucciari (Sono timido), Sergio Gerasi (autore della copertina del catalogo edito da ReNoir), Sandro Dossi (Son Scioppà), Adriano Carnevali (Andava a Rogoredo), Lola Airaghi (Io e te), Fabiano Ambu (Giovanni telegrafista), Luca Usai (Vicenzina), Alessandro Mazzetti (Per un basin), Donald Soffritti (La gallina), Giacomo Michelon (Ci vuole orecchio), Maurizio Rosenzweig (Prete Liprando e il Giudizio di Dio), Marcello Toninelli (Ho visto un re), Alessandro Poli (Ma mi), Giuseppe Palumbo (L’Armando), Roberto De Angelis (Il gruista), Eriadan (Come gli aeroplani), Federico Bertolucci (Faceva il palo) e tanti altri.
Dunque, un vivace pantheon di antieroi, cantati senza pietismi, con ironia e disincanto, eppure con simpatia e umanità e uno spirito di accoglienza. 
L'iniziativa “La mia gente” (titolo preso in prestito del sesto album di Jannacci, pubblicato nel 1970), dopo aver visto battere all’asta da Sotheby’s il 12 novembre presso la sede della casa d’aste a palazzo Broggi, le tavole originali della mostra, proporrà anche appuntamenti musicali, teatrali e di cabaret: omaggio a un artista poliedrico. I fondi raccolti nel corso di oltre un mese di iniziative saranno infatti destinati all'accompagnamento sociale dei venditori della rivista Scarp de’ tenis. Il giornale di strada promosso da Caritas Ambrosiana, e sostenuto da Caritas Italiana, nella testata – e non solo – conserva un radicato spirito “jannacciano”, offrendo opportunità di lavoro, guadagno e reinserimento sociale a 150 persone senza dimora e in situazione di povertà, a Milano e in un’altra decina di città italiane.
La mostra si terrà dal 17 ottobre al dieci novembre


immagine di Bruno Bozzetto

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