da: Lettera 43
Compravendita
senatori, Berlusconi rinviato a giudizio
Decisiva
la testimonianza di De Gregorio sulla fine del governo Prodi. I media stranieri: «Stavolta
rischia grosso».
Nuovo processo per il Cavaliere. Il 23
ottobre il gup Amelia Primavera ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi e
Valter Lavitola per la vicenda della compravendita di senatori.
L'accusa è di corruzione per i 3 milioni di
euro versati all'ex senatore Sergio De Gregorio tra il 2006 e il 2008 per
passare dal centrosinistra al centrodestra e sabotare il governo Prodi.
UDIENZA L'11 FEBBRAIO. La prima udienza è
stata fissata per l'11 febbraio 2014 davanti alla IV sezione del tribunale di
Napoli.
Secondo l’accusa, il Cavaliere e l’ex
direttore dell’Avanti sono stati responsabili di corruzione per aver convito il
senatore De Gregorio a lasciare l’Italia dei Valori mettendo in minoranza il
governo Prodi dopo aver ricevuto soldi in cambio.
DE GREGORIO PATTEGGIA 20 MESI. Il giudice
ha detto sì al patteggiamento di De Gregorio a 20 mesi. L’avvocato Carlo
Fabbozzo, che assiste l’ex senatore,
si è detto soddisfatto. Accolte le
richieste dei pm Alessandro Milita, Vincenzo Piscitelli, Fabrizio Vanorio e
Henry John Woodcock.
Alla lettura della sentenza non era
presente l'avvocato Michele Cerabona, che assiste l'ex premier e aveva lasciato
l'aula poco dopo aver terminato la sua discussione.
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