lunedì 21 ottobre 2013

Frode fiscale Mediaset, interdizione dai pubblici uffici: due anni di condanna per Berlusconi

da: TMNews

Berlusconi interdetto 2 anni, Ghedini: ricorso. Alfano: con lui
Frode fiscale Mediaset, la corte d'Appello di Milano ha deciso

Per Berlusconi 2 anni di interdizione dai pubblici uffici. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Milano per la sentenza Mediaset.

La difesa di Silvio Berlusconi, a stretto giro di posta, ha fatto sapere che ricorrerà in Cassazione impugnando la sentenza per l'ex premier. L'avvocato Ghedini ha anche spiegato che Mediaset nel settembre scorso aveva chiuso il contenzioso con il fisco sulle annualità 2002 e 2003, al centro del processo, versando circa 11 milioni di euro.
Poco prima del pronunciamento dei giudici Laura Bertolè Viale per la procura generale di Milano aveva chiesto alla corte d'appello di decidere proprio 2 anni di interdizione dai pubblici uffici a carico di Berlusconi come pena accessoria della condanna a 4 anni per frode fiscale nel processo Mediaset. La sentenza è arrivata puntuale alle 11.
Niccolò Ghedini, legale del Cavaliere, aveva detto che ci sarebbero problemi di sovrapposizione con la legge Severino e a questo proposito ha depositato i ricorsi già presentati anche in sede europea. Per Ghedini il rischio è quello di due pene accessorie per lo stesso fatto.

Il legale inoltre aveva ricordato che Mediaset sia pure in ritardo aveva chiuso il contenzioso tributario e lo stato di incensuratezza di Berlusconi fino al verdetto della Cassazione.
La difesa insomma ha spiegato che al limite la pena accessoria avrebbe dovuto essere contenuta al minimo in un anno.

Dal canto suo, il segretario politico del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, ha dichiarato a proposito della sentenza Mediaset: "Ho sentito al telefono il presidente Silvio Berlusconi. Il nostro leader è forte e determinato come sempre. Noi siamo tutti con lui, impegnati, oggi più che mai, nella ricostruzione di un centrodestra, moderno, competitivo, alternativo alla sinistra. Il nostro progetto va avanti e non sarà toccato da una sentenza che non priverà un leader del suo popolo, così come non priverà quel popolo del proprio leader".

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