Adriano
Olivetti-La forza di un sogno, lunedì su Rai1 prima puntata: dalla Lettera 22 a
due donne
La prima parte di Adriano
Olivetti-La forza di un sogno andrà in onda lunedì 28 ottobre in prima
serata su Rai1.
Prodotta da Luca
Barbareschi, la fiction in due puntate
ha come protagonista Luca
Zingaretti (voto: 8). Stefania
Rocca è Karen Bates, l'aviatrice americana
che il giovane industriale aveva salvato dai nazisti e che poi rincontrerà,
ignorandone il ruolo di agente inviata in Italia dalla Cia per spiarlo, figura
che nel film è vagamente romanzata. Massimo
Poggio è il compagno d'infanzia Mauro Barale, che poi lo tradirà,
passando alla concorrenza. Francesca
Cavallin è la bellissima prima moglie Paola Levi, mentre Elena Radonicich è Grazia, la
seconda importante donna della sua vita. Roberto Accornero veste
i panni di Enrico Fermi e Francesco
Pannofino quelli di Dalmasso, industriale del novarese acerrimo
oppositore di
Olivetti e delle sue idee progressiste.
Nel cast anche Domenico Diele, Antonella
Bavaro,Bruno Armando, Vincenzo Alfieri, Yoon C. Joyce, Giulio
Cristini, Serena Rossi.
NELLA
PRIMA PARTE Adriano entra come apprendista alla
Olivetti a dodici anni, costretto dal padre Camillo a conoscere la
realtà della fabbrica che un giorno dovrà dirigere. L'esperienza è traumatica.
E' lì che nasce il suo desiderio di cambiare profondamente le condizioni di
vita e di lavoro dei suoi operai ed è lì che stringe amicizia con Mauro, un
coetaneo di famiglia operaia che gli resterà a fianco a lungo.
Trent'anni dopo Adriano è già molto
attivo nella direzione della fabbrica ed è spesso in conflitto con il padre
Camillo, genitore ingombrante ma pieno di umanità. Siamo nel '43 e tutti gli
Olivetti, ebrei e antifascisti, sono in pericolo. Adriano si sta separando da
Paola Levi, donna molto bella, intelligentissima e brillante, da cui ha avuto
due figli,Roberto e Lidia, che ama profondamente.
Paola, Roberto e Lidia si
trasferiscono a Fiesole per mettersi al sicuro. Anche Adriano, dopo aver
salvato la vita a Karen Bates, un capitano italo-americano del comando militare
alleato, è costretto ad allontanarsi da Ivrea. Si rifugia in Svizzera. E lì
mette a punto le sue idee su come riformare l'Italia, una costruzione teorica
complessa e affascinante che sarà alla base della sua azione negli anni
successivi.
Camillo, prima della fine della
guerra, muore. Nel '45 Adriano torna a Ivrea e prende, dopo qualche resistenza,
le redini della fabbrica. Fa un discorso appassionato ed esaltante, gli operai
lo acclamano, Paola e i figli gli fanno sentire tutto il loro affetto.
Cominciano i grandi cambiamenti:
Adriano amplia gli edifici della fabbrica e ridisegna gli spazi secondo criteri
estetici di semplicità e di rigore, badando alla luce e alla bellezza degli
ambienti. E poi dà aiuti concreti alle famiglie operaie, stremate dalla guerra
e dalla mancanza di cibo, avvia la costruzione di un nuovo edificio dei servizi
sociali, decide di assumere molti nuovi operai. Adriano mostra una gran
sicurezza nelle scelte e sempre di più si delineano i suoi obiettivi garantire
condizioni di lavoro ottimali, ridurre l'orario di lavoro, dotare la fabbrica
di tutto quello che può arricchire la cultura e la vita degli operai, dalla
biblioteca al cinema, dall'asilo per i figli a un'infermeria molto efficiente.
Ma ci sono dei malumori in famiglia:
alcuni sono molto critici sulle scelte di Adriano che favorirebbe gli interessi
degli operai rispetto a quelli della famiglia. Anche Mauro ritiene che Adriano
stia commettendo degli errori: accentra le decisioni, non ascolta i consigli di
nessuno e fa troppe cose insieme, difetto che il padre Camillo gli rimproverava
spesso. Chi gli sta sempre accanto è Paola, che, nonostante la separazione, lo
incontra appena può e gli fa sentire tutto il suo affetto. Paola ha un altro
uomo, Adriano lo sa e ne soffre. Ma non ha molto tempo per pensarci, la
fabbrica e i suoi progetti gli assorbono tutte le energie. Assume Teresa,
una ragazza madre, nonostante abbia rubato il portafogli a un operaio. La
ragazza ha commesso il furto per la disperazione di non poter dare da mangiare
a sua figlia, ma Adriano ne intuisce le capacità umane e professionali. Teresa
diventa presto una bravissima grafica e si innamora di Libero, un giovane e
geniale tecnico che Adriano strappa a Dalmasso, industriale antagonista nel
Novarese, che farà una feroce battaglia contro Adriano e le sue idee. Con
Libero Adriano progetta la nuova portatile della Olivetti, la Lettera 22,
destinata a un successo clamoroso.
Nella vita di Adriano ricompare
all'improvviso Karen Bates: la donna gli racconta di aver abbandonato
l'esercito e di essere tornata in Italia per fare un libro fotografico. Lui le
commissiona prima un reportage sui nuovi servizi sociali della Olivetti, poi un
documentario sulle condizioni del Sud. In realtà Karen è stata incaricata
dall'Intelligence statunitense di sorvegliare Adriano: le idee e i progetti
dell'ingegnere preoccupano gli americani, che non capiscono fino in fondo i
suoi reali obiettivi comunitari. Adriano non si accontenta, infatti, di fare
della Olivetti la fabbrica più avanzata e più attenta alle esigenze dei
lavoratori, né di produrre le macchine da scrivere più belle e più funzionanti,
né di avere altissimi livelli di produttività. L'obiettivo di Adriano è
intervenire nella società. Collegare la fabbrica al territorio. Costruire un
modello produttivo, sociale e politico ed esportarlo anche nelle campagne. Per
farlo sceglie il Canavese, territorio che conosce bene e che potrebbe essere la
culla ideale dei suoi esperimenti.
Quando i malumori in famiglia si fanno
troppo evidenti, Adriano decide di lasciare la direzione della fabbrica al
fratello Marcello e di trasferirsi nel Canavese: proverà a costruire
la sua prima Comunità. Ed è sempre lì che incontrerà finalmente la donna che lo
farà innamorare una seconda volta: è Grazia, una ragazza molto più giovane di
lui, semplice e luminosa, che ricambia con passione il suo amore. Dopo la morte
improvvisa di Marcello per un infarto, ai funerali del fratello la famiglia
chiede ad Adriano di tornare a Ivrea, al comando della fabbrica. Adriano è
diviso e dovrà decidere se riprendere in mano l'azienda o continuare a
occuparsi del Movimento Comunità.
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