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giovedì 18 ottobre 2018

Robb de matt, mi tocca dare ragione a Renzi: Di Maio e la “manina” del condono fiscale


Ieri Di Maio, che come tutti i ministri che lo hanno preceduto va di talk in talk, era a Porta a Porta. Nel salotto di Vespa ha dichiarato che il testo della manovra finanziaria inviato al presidente della Repubblica era stato manipolato nella parte relativa a quella che lui e Salvini chiamano pace fiscale: “Nel testo che è arrivato al Quirinale c’è lo scudo per i capitali all’estero. Io non lo firmo e denuncio”.

Oggi qualche leghista gli ha risposto che era a conoscenza del testo che esprime quanto concordato in consiglio dei ministri.  
Su questa vicenda, tra i commenti della giornata c’è quello di Matteo Renzi. Rob de matt, come si dice dalle mie parti a Milano, ma mi tocca convenire con le seguenti affermazioni del fanfarone ex presidente del consiglio: «Di Maio è un uomo disperato. Si è accorto in ritardo di aver dato il via libera a un condono. Prima ha votato il testo del decreto legge, poi ha detto che glielo hanno cambiato e si è rimangiato tutto».

martedì 1 maggio 2018

Ma c’è ancora qualche pirla che non ha capito chi sia Matteo Renzi (e qualcosa su Matteo Richetti)



Ma c’è ancora qualche idiota che non ha capito che a Renzi non gliene frega niente del paese, che non gliene frega niente di ciò che può essere utile alla collettività, che non gli frega niente di nulla e di nessuno se non di se stesso.

Ciò che conta per lui è solo essere il vincitore. L’unico vincitore. Le parole – scarse – con le quali “ammette” la sconfitta derivano dal credere che, comunque, lui è superiore e ce la farà ancora. L’assenza totale di autocritica è la dimostrazione del suo egocentrismo che lo porta a credere  - in maniera totale e assoluta  - di non avere la benché minima responsabilità in ciò che succede per effetto delle sue azioni, delle sue scelte, delle sue imposizioni.

E vorrei anche capire se c’è in giro qualche pirla che pensava che Renzi si fosse realmente dimesso.

Il PD è suo e lui decide che farne. I suoi “compagni” di partito che si stanno “opponendo” alle direttive che domenica ha espresso a Che tempo che fa, sono ancora più penosi del degno figlio di Berlusconi quale è Matteo Renzi. Dovrebbero essergli grati perché la sua funzione, da quando ha preso il potere nel PD, è stata ……l’accanimento terapeutico. Di questo si è trattato.

giovedì 8 marzo 2018

Il dopo elezioni 2018: “La situazione è liquida”


da: http://unoenessuno.blogspot.it/

Se la società è liquida, anche la politica che dovrebbe rappresentare questa società (o una sua parte), lo è.
Così, in queste ore frenetiche stiamo assistendo ad un riposizionamento delle correnti e dei capi e capetti nei partiti e anche nel poco di poteri forti rimasti.

Berlusconi vuole le mani libere, nel senso il liberale in senso lato non ama altri competitor nel campo del centro destra (leggi Salvini).
Confindustria scarica PD e Berlusconi, togliendo di mezzo eventuali tabù ad un governo a 5 stelle: che ingrati, dopo tutti i miliardi che vi abbiamo dato.
Non solo la società è liquida, ma i partiti tolte di mezzo ideologie, apparati locali, riferimenti politici, diventano spa scalabili come tutte le aziende private.

Non bisogna fare un altro partito ma lavorare per risollevare quello che c'è. Domani mi vado ad iscrivere
al @pdnetwork. https://t.co/5Jem2aDZfO
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 6, 2018

Renzi e il senso dello Stato: altro che rituale degli incontri con Mattarella (altro ingrato), io me ne vado a sciare.

martedì 6 marzo 2018

Elezioni politiche 4 marzo 2018: tabella voti, percentuali, seggi


I dati sotto riportati sono presi dal sito del Ministero dell’Interno e riguardano tutto il territorio italiano ad esclusione della Valle d’Aosta. Dei partitini che hanno preso meno dell’1% ho riportato solo quelli che si erano presentati in coalizione.

Alla Camera dei deputati ha votato il 72,93%, al Senato 72,99%. Alle Regionali 70,57%
Gli elettori per la Camera erano 46.505.499, per il Senato 42.778.821

CAMERA
Gruppi uninominali e liste
Voti
%
Seggi
Candidati uninominali
12.147.611
37,00
109
Lega
 5.691.921
17,37
73
Forza Italia
 4.590.774
14,01
59
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni
 1.426.564
 4,35
19
Noi con l’Italia - Udc
   428.298
 1,30
-
Totale seggi


260




Candidati uninominali
10.727.567
32,68
88
Movimento 5 Stelle
10.697.994
32,66
133
Totale seggi


221




Candidati uninominali
7.502.056
22,85
24
Partito Democratico
6.134.727
18,72
86
+Europa
  836.837
 2,55
-
Italia Europa Insieme
  196.766
 0,60
-
Civica Popolare Lorenzin
  177.825
 0,54
-
Svp - Patt
  134.651
 0,41
 2
Totale seggi


112




Candidati uninominali
1.113.969
 3,39
-
Liberi e Uguali
1.109.198
 3,38
14
      
SENATO
Gruppi uninominali e liste
Voti
%
Seggi
Candidati uninominali
11.323.360
37,49
58
Lega
 5.317.019
17,63
37
Forza Italia
 4.352.380
14,43
33
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni
 1.286.122
 4,26
 7
Noi con l’Italia - Udc
    361.737
 1,19

Totale seggi


135




Candidati uninominali
9.729.621
32,22
44
Movimento 5 Stelle
9.713.763
32,21
68
Totale seggi


112




Candidati uninominali
6.943.450
22,99
13
Partito Democratico
5.768.101
19,12
43
+Europa
   712.844
 2,36
-
Italia Europa Insieme
   163.028
 0,54
-
Civica Popolare Lorenzin
   157.205
 0,52
-
Svp - Patt
   128.282
 0,42
1
Totale seggi


57




Candidati uninominali
 990.500
 3,28
-
Liberi e Uguali
 987.706
 3,27
4
Totale seggi


 4