lunedì 29 febbraio 2016

Oscar 2016 a Ennio Morricone, miglior film Spotlight, una statuetta per DiCaprio



da: http://www.ilsole24ore.com/cultura.shtml – di Mario Platero 



Diciamolo, per noi il momento più commovente nella notte delle stelle a Hollywood è stato quando il nostro Ennio Morricone, fragile, anziano, ha parlato in italiano esordendo con un “buonasera, signori, buonasera”, ringraziando per il suo primo Oscar che ha ricevuto ieri notte per la colonna sonora di “Hateful Eight”, il film di Quentin Tarantino.

Morricone, autore per gli “Spaghetti Westerns” di Sergio Leone di alcune delle più celebri - e più riprodotte - colonne sonore nella storia della musica, e di mille altri testi musicali, ha avuto nella sua carriera ben sei nomination agli Oscar, senza vincere mai, con l'eccezione di un premio alla carriera: «Penso a John Williams, che ha fatto musiche bellissime - ha detto ancora Morricone - e ringrazio Quentin Tarantino per avermi incluso in questo film e Harvey Weinstein per averlo prodotto». Poi, un saluto affettuoso alla moglie Maria, in sala. Miglior attore Leo DiCaprio, miglior film “Spotlight”, film denuncia su abusi sessuali dei prelati a Boston.

Unioni Civili: Alessandro Gilioli, “Come sono finiti”



da: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/

Ci sono due o tre conseguenze interessanti, nel modo in cui sta finendo la questione delle unioni civili. Tristi, ma interessanti.

La prima l'ha sintetizzata benissimo Piergiorgio Paterlini su Facebook: «Da questa sera avremo più diritti ma saremo meno uguali. E va detto, bisogna essere consapevoli che è la prima volta che lo stato italiano sancisce nero su bianco la diversità (di diritti) degli omosessuali. Prima era solo nei fatti. Ora è legge».

Ecco, non è una questione da poco. Perché la legge sulle unioni civili aveva anche (se non fondamentalmente) lo scopo di stabilire che chiunque, in questo Paese, ha pari diritti indipendentemente dall'orientamento e dal genere. Almeno, questa era la battaglia complessiva, cioè quella che riguardava tutta la società nel suo complesso. Una battaglia di civiltà per tutte e tutti. Sarebbe molto ipocrita negare ora che questa battaglia è stata totalmente persa. Dal punto di vista di ciò che la legge sdogana in termini di principi, stiamo perfino peggio di prima: prima una minoranza veniva ignorata, nei suoi diritti; ora si è deciso ufficialmente che ha meno diritti degli altri.

Renzi-Juncker: l'incontro di due debolezze


da: http://www.dazebaonews.it/ - di Roberto Bertoni 


Non è nostra intenzione dare addosso a Renzi sempre e comunque, qualunque cosa dica o faccia, anche perché sulla questione dei migranti, tanto per citarne una, ha ragione lui e lo stesso Juncker, ospite venerdì scorso a Roma, è stato costretto ad ammettere che l'atteggiamento di quei paesi europei che stanno sospendendo in maniera unilaterale Schengen è inqualificabile.

E ha dovuto ammettere anche che bisognerà rivedere l'accordo di Dublino perché proprio non funziona, probabilmente non ha mai funzionato, e oltretutto scarica sulle nazioni più fragili e in difficoltà tutto il peso di un'emergenza che l'Europa può fronteggiare solo rimanendo unita e recuperando i valori della solidarietà e della coesione sociale.

E qui si chiude la parte positiva e inizia l'ampia parentesi negativa, almeno per Renzi, del viaggio a Roma del presidente della Commissione europea. Checché ne dicano i trombettieri, i turiferari e i giannizzeri al seguito, nel PD e in una parte della stampa, il colloquio fra i due è stato infatti tutt'altro che chiarificatore. Diciamo che si sono confrontate due debolezze e, visti i tempi, al pari dei pugili quando sono a corto di fiato e di energie, hanno preferito

venerdì 26 febbraio 2016

Ritorna il Commissario Montalbano: ‘Vi presento la nuova Livia’



da: http://tvzap.kataweb.it/categoria/fiction-italiana/

Lunedì 29 febbraio e lunedì 7 marzo su Rai1 due nuovi episodi della fiction più amata della tv italiana: “Una faccenda delicata” e “La piramide di fango”


  
“Hanno stranguliato una bottana settantina”. Agatino Catarella (interpretato da Angelo Russo) rompe l’idillio di Salvo (Luca Zingaretti) e Livia ( Sonia Bergamasco), finalmente insieme a Boccadasse. E una nuova storia comincia, per regalare ai fan un Montalbano tutto nuovo, “più maturo, più incline a comprendere l’umana miseria”, spiega Alberto Sironi, il regista che da diciotto anni filma le avventure partorite dalla penna di Andrea Camilleri. Dopo trentasei mesi di assenza dal piccolo schermo, il commissario più amato della tv italiana, torna ad occupare la prima serata di Rai1 con due episodi che andranno in onda lunedì 29 febbraio (Una faccenda delicata) e lunedì 7 marzo (La piramide di fango).

Montalbano spegne diciotto candeline e per celebrare degnamente il suo ingresso nell’eta adulta, arriva in scena un’altra Livia, Sonia Bergamasco, reduce dallo straordinario successo del film di Checco Zalone “Quo vado”: “quando mi hanno proposto questo ruolo ho accettato subito – racconta – non è

giovedì 25 febbraio 2016

Ayrton Senna: in mostra a Monza



da: http://ruoteclassiche.quattroruote.it/

Ayrton Senna in mostra a Monza


Ayrton Senna torna a Monza in una mostra imperdibile. A realizzarla due autorevoli testimoni e amici del compianto campione brasiliano: Giorgio Terruzzi ed Ercole Colombo.

Dalle pagine di un libro di successo alle pareti del Museo della Velocità all’interno dell’autodromo di Monza: il racconto “Suite 200. L’Ultima Notte di Ayrton Senna” di Giorgio Terruzzi è diventato una mostra fotografica grazie alle immagini di Ercole Colombo, uno dei più grandi fotografi della Formula 1.

La mostra è stata appena aperta al pubblico e lo resterà fino al 24 luglio. Per gli appassionati di Ayrton Senna e in generale della Formula 1, o per chi il primo maggio del 1994 (quando Senna perse la vita a seguito di un incidente sulla pista dell’Autodromo di Imola) era ancora troppo giovane per capire il vuoto che quella scomparsa avrebbe lasciato nel cuore di tutti, si tratta di un’occasione più unica che rara.

mercoledì 24 febbraio 2016

“Cuore d’artista”, la rinascita di NOEMI nel segno di IVANO FOSSATI



da: http://www.allmusicitalia.it/ - di Cristian Scarpone (officina del talento) 


Dal palco del Festival di Sanremo 2016, Noemi potrà lanciare il suo nuovo lavoro discografico.

A due anni da Made in London, la cantante romana presenterà all’Ariston La borsa di una donna, primo estratto da Cuore d’artista, prodotto da Celso Valli.

Nove inediti, tra i quali Idealista!, brano scritto per Noemi da Ivano Fossati, da sempre punto di riferimento per l’artista che ad X Factor interpretò La costruzione di un amore.

Ecco come Noemi descrive l’album: “Un’insegna che precede l’ingresso nella “casa dei sogni”. Oggi è tutto qui, in un titolo, in questi pezzi, il mio bisogno di tornare a questo, al mio cuore, con tutta la forza che ho nel fare l’unica cosa che sento davvero mia, cantare. Un titolo sentito, estratto da un pezzo scritto per me, da uno dei più grandi cantautori italiani di sempre, che racchiude tutta la mia voglia di tornare al punto di partenza, portando con me “la borsa che ho riempito fino adesso“.

lunedì 22 febbraio 2016

Cinema, Orso di Berlino: vince Rosi con ‘Fuocoammare’, il cuore grande di Lampedusa

 

Foto ANSA/EPA
 
da: Corriere della Sera

Rosi vince l’Orso d’oro
Il successo di “Fuocoammare”
Il documentario sul dramma dei migranti a Lampedusa e sul difficile rapporto degli abitanti dell’isola con i nuovi arrivati ha commosso fin dalla prima proiezione. Il regista: Questo film non è un’inchiesta, è politico a prescindere. E richiama l’Europa alle sue responsabilità, forse per questo ha avuto un impatto così forte»
di Valerio Cappelli 

Ha vinto la Bell’Italia di Gianfranco Rosi, l’Orso d’Oro della Berlinale va a «Fuocoammare»: il dramma dei migranti, il cuore grande di Lampedusa. «Dedico il premio a tutte le persone che non sono riuscite ad arrivare su quest’isola nel loro viaggio della speranza, e ai lampedusani che dai primi sbarchi del 1991 accolgono chi scappa dalla fame e dalle guerre. È un posto di pescatori che accetta tutto quello che viene dal mare. Una lezione che dovrebbe essere imparata da tutti. Non è accettabile che la gente muoia in fuga dalle tragedie».

Aforismi: Umberto Eco



La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.
    Umberto Eco

domenica 21 febbraio 2016

Umberto Eco: #Nonperdiamolamemoria


di Umberto Eco - pubblicato sul Sole 24 Ore Domenica del 24/1/2016

Mi hanno riferito dei colleghi che a un esame del triennio, essendo caduto il discorso non so come e perché sulla strage alla stazione di Bologna, di fronte al sospetto che l'esaminando non sapesse neppure di cosa si stesse parlando, gli era stato domandato se ricordava a chi fosse stata attribuita. E lui aveva risposto: «ai bersaglieri». Ci si sarebbero potute attendere le risposte più varie, dai fondamentalisti arabi ai figli di Satana, ma i bersaglieri erano veramente inattesi. Io azzardo che nella mente dell'infelice si agitasse l'immagine confusa di una breccia praticata nel muro della stazione di Bologna per ricordare l'evento, e che la visione della breccia abbia fatto corto circuito con un'altra nozione imprecisa, poco più di un flatus vocis, concernente la breccia di Porta Pia.

D'altra parte il 17 marzo del 2011 (centocinquantenario della proclamazione del regno d'Italia) interrogati dalle «Iene» televisive sul perché quella data fosse stata scelta per celebrare i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia,molti parlamentari e persino un governatore di regione hanno dato le rispose più strampalate, dalle cinque giornate di Milano alla presa di Roma. La faccenda dei bersaglieri sembra riassumere efficacemente altri esempi del difficile rapporto di moltissimi giovani coi fatti del passato (e coi bersaglieri). Credo che le ragioni

Addio a Umberto Eco, scrittore da best seller e gigante della cultura italiana



da: Il Sole 24 ore - di Armando Massarenti 



Qualche anno fa, nel 2009, Umberto Eco si prestò, insieme a molti altri scrittori e intellettuali italiani al gioco degli autoepitaffi in un volume intitolato «Meglio qui che in riunione». L'epitaffio che scrisse per sé era, come suo solito, molto spiritoso: «Aspetta, aspetta», «Non posso, non posso».
Ieri sera alle 22,30, nella sua casa milanese, la morte del più importante intellettuale italiano del secondo dopoguerra, non ha potuto più aspettare, privandoci di una voce che mancherà moltissimo a una cultura, quella italiana, che egli forse più di chiunque altro ha contribuito a svecchiare e che ancora è dominata da molti di quei tic che egli ha sapientemente combattuto e smascherato.

Bibliofilo quasi per caso, non per feticismo, ma perché interessato a consultare fonti di prima mano sui temi del sapere che più gli interessavano, il medioevo innanzitutto, Eco è stato il massimo esponente della cultura del libro, quello tradizionale, cartaceo, ma è anche stato il primo curatore, già negli anni Ottanta, di una delle prime Enciclopedie multimediali.

venerdì 19 febbraio 2016

Sanremo 2016, Bluvertigo: Semplicemente

Marco Castoldi in arte Morgan “chiama” Maria De Filippi (per questa mediocre edizione di Amici)



Leggo da Tvblog alcune dichiarazioni di Morgan al settimanale ‘Chi’:

Non ce l’ho con Maria De Filippi, la differenza fra di noi è che io non guardo quello che fa lei in televisione, lei invece sembra conoscere molto bene quello che faccio io anche se una volta ha detto: “Non conosco l’opera di Morgan (...) Va bene, allora le lancio una sfida: se mi invita a suonare in un suo programma con i Bluvertigo, ci vado (...). Se ama la musica apprezzerà. 




foto da Tvblog

E su X Factor:
Quando ci sono io il reality è una figata, di talent show ne sono pieni i fossi ma di Mengoni e Noemi, che sono nati con me a X Factor, ce ne sono meno e vengono fuori dal lavoro che ho fatto con loro. Non poterli seguire dopo ha dato più fastidio a loro, perché io continuo a creare ogni giorno, una volta è stato Mengoni il prodotto della mia e della sua creatività, un’altra volta Noemi. Ma loro hanno risentito della mia mancanza perché, quando lavoravamo insieme, veniva fuori il frutto di una ricerca di

giovedì 18 febbraio 2016

Daria Bignardi (chi?!), direttrice di Rai3: non sono renziana e non ho mai floppato…



da: Huffington Post

Daria Bignardi: "Io renziana? Sciocchezze. E i miei flop sono una leggenda metropolitana"


"Io renziana? Andatevi a sentire la mia ultima intervista al premier alle 'Invasioni Barbariche'. Non lo trattai benissimo e sui social in molti mi attaccono per questo. Si tratta di sciocchezze, noi dobbiamo solo lavorare. Non sarà una cosa facile ma bellissima". Lo dice Daria Bignardi, nuovo direttore di RaiTre in conferenza stampa in Viale Mazzini a Roma. "Noi non siamo assunti a tempo indeterminato - aggiunge - abbiamo un contratto di 3 anni. Giudicate il nostro lavoro".

"Quella dei mie insuccessi - continua Bignardi - è una leggenda metropolitana. Guardate le medie di rete delle invasioni barbariche in questi anni". La nuova direttrice di RaiTre, rispondendo a chi gli chiedeva se volesse rispondere a chi ha criticato la sua nomina, afferma: "In questi giorni non ho letto i giornali e non ho visto i social".

Mauro Suttora, M5S: Ve lo dico io che succede nel movimento di Grillo e Casaleggio



da: http://formiche.net/

Io, giornalista grillino, vi racconto cosa succede nel Movimento di Grillo e Casaleggio
L'articolo del giornalista e scrittore Mauro Suttora 


 

Da Serenetta a Serenella. La parabola del Grillo politico è riassumibile fra Serenetta Monti, candidata sindaca a Roma nel 2008, e Serenella Fucksia, espulsa dal Movimento 5 stelle (M5s) all’alba del 2016.

Due donne «con le palle», per usare il bellicoso linguaggio grillino. La prima scappata un anno dopo il debutto romano (3%, quattro consiglieri municipali eletti, tre che cambiano partito dopo pochi mesi, un disastro che nessuno ama ricordare), la seconda fatta fuori con l’agghiacciante ordalia che finora ha epurato online un quarto dei 162 parlamentari eletti nel 2013. Neanche Stalin purgava i compagni a questo ritmo. In mezzo, l’incredibile storia di un partito che raggiunge il 25% al suo primo voto nazionale. Caso unico al mondo: Berlusconi nel 1994 si fermò al 21, ed ereditava gli apparati Dc e Psi.

mercoledì 17 febbraio 2016

Qualcuno di voi ricorda una condanna di Renzi per l’omicidio di Giulio Regeni?



da: Libero Quotidiano - di Davide De Luca

Nel luglio del 2015, in un’intervista alla televisione del Qatar Al Jazeera, Matteo Renzi definì il presidente egiziano Abdel Fatteh al Sisi «un grande leader» e «l’unica speranza per l’Egitto». Era solo l’ultima di una serie di dichiarazioni lusinghiere che i due leader si sono scambiati da quando si sono incontrati per la prima volta al Cairo, nell’agosto del 2014.


L’ultimo colloquio tra i due di cui si è avuta notizia è avvenuto lo scorso 18 gennaio, quando Renzi e al Sisi si sono parlati al telefono per discutere della crisi libica. In quelle ore, una nota stampa del governo egiziano ha definito i rapporti tra i due paesi «eccellentissimi». Esattamente una settimana dopo, il ricercatore italiano Giulio Regeni spariva per le strade del Cairo, mentre poco lontano centinaia di attivisti venivano arrestati dalla polizia egiziana. Il corpo di Regeni sarà ritrovato soltanto il 3 febbraio, sui bordi di una strada, con i segni di prolungate torture sul corpo.

«L’eccellentissima relazione» è così diventata improvvisamente una fonte di imbarazzo per il presidente del Consiglio, che nei giorni successivi ha evitato accuratamente di esprimersi sulla questione. Nell’archivio dell’Ansa si trova

martedì 16 febbraio 2016

Sogno e son desto 3, terza puntata 30.01.2016: Massimo Ranieri ‘Un giorno dopo l’altro’ (Luigi Tenco)


Sogno e son desto 3, terza puntata 30.01.2016: Massimo Ranieri e Badara Seck ‘La rumba degli scugnizzi’


Sogno e son desto 3, terza puntata 30.01.2016: Massimo Ranieri e Il Volo

Guerra in Siria: “Non esiste un piano B”



da: http://unoenessuno.blogspot.it/

L'unico modo per vedere dal di dentro la tragedia siriana, le facce dei profughi, sentire le loro storie, vedere da vicino le macerie della guerra è guardarsi la trasmissione Rai Gazebo.Domenica sera, oltre alla coppia Naji e Ola, in studio era ospite Carlotta Sami che ha dato il suo “spiegone” sulla guerra in Siria.

Non esiste un piano B: la guerra in Siria non trova soluzione, sono circa 4 milioni i siriani in fuga e negli ultimi tempi sono per lo più donne e bambini.
L'Europa non trova soluzione, tra Russia e America sembra di essere tornati alla guerra fredda.
La Turchia attacca i curdi e intende invadere la Siria (a che titolo?), la Russia bombarda gli ospedali. Noi europei pagheremo Erdogan (che bombarda i curdi che combattono Daesh) per tenersi i profughi alle frontiere.

L'unica risposta è stata l'innalzamento delle barriere: tra Macedonia e Grecia, in Slovenia e in Austria nei confronti dell'Italia, terra di passaggio.
Molte nazioni presunte democrazia hanno legiferato per rendere la vita ancora più difficile ai profughi: in Danimarca gli tolgono i beni per ripagarsi delle spese per il welfare, si rendono sempre più difficili i ricongiungimenti.

lunedì 15 febbraio 2016

Noemi, album Cuore d'artista: video, La borsa di una donna


Pensione di reversibilità, ecco perché il governo vuole le unioni civili



da: Il Fatto Quotidiano – di Diego Fusaro

Come volevasi dimostrare. Era nell’aria. L’offensiva ai danni della reversibilità delle pensioni sta per realizzarsi.
È il preoccupante allarme lanciato dal segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti. Questi, dalle pagine dell’Huffington Post, denuncia l’arrivo di un disegno di legge delega del Governo alla commissione lavoro della Camera: tale disegno di legge racchiude un punto decisivo, che non deve sfuggire. Esso andrebbe a colpire il diritto alla reversibilità delle pensioni. Proviamo a spiegarlo nel modo più semplice e diretto: secondo il ddl le reversibilità saranno considerate prestazioni assistenziali e non più previdenziali.

Cosa vuol dire? L’accesso alla pensione di reversibilità sarà legato all’Isee e quindi al reddito familiare: andrà inevitabile a diminuire il numero delle persone che continueranno a vedersi garantito tale diritto. È risaputo che l’asticella dell’Isee è piuttosto bassa, tarata su redditi che non sarebbe fuorviante e offensivo definire da fame. Sicché per superare l’asticella e perdere il diritto basta davvero pochissimo. Se una vedova vive ancora con il figlio e questi percepisce un piccolo reddito, ecco che perderà il diritto alla reversibilità.

domenica 14 febbraio 2016

Sanremo 2016, vincono i migliori: Stadio con ‘Un giorno mi dirai’



Quasi mai a Sanremo vince la canzone migliore. In questa 66esima edizione è successo. Hanno vinto gli Stadio. Quando ho ascolto il brano ho pensato: è il migliore, quello che “entra” velocemente e maggiormente. Non vincerà.

E, invece, ha vinto. Non solo. Se si leggono le percentuali di voto gli Stadio hanno ottenuto il maggior numero di voti dalla giuria degli esperti, da quella demoscopica e – da non credere – pure al televoto.
L’altro brano che avrebbe meritato di vincere, quanto meno: di arrivare al secondo posto, è la bellissima ‘Cieli immensi’ magicamente interpretata da Patty Pravo. Ha vinto giustamente il premio della critica intitolato a Mia Martini ma si meritava anche il secondo posto. 
Sull'ottavo posto di Noemi non mi pronuncio. Ho già scritto ieri prima della serata finale (post sotto).


tratto da: La Stampa

 
GLI STADIO E IL BRANO SCARTATO  
I vincitori sono stati una sorpresa: gli Stadio, con il brano «Un giorno mi dirai». Un successo davvero inaspettato - i più quotati dagli scommettitori erano Iurato e Caccamo - anche perché è arrivato cantando lo stesso brano scartato l’anno scorso, sempre con Carlo Conti presentatore e direttore

sabato 13 febbraio 2016

Sanremo 2016, ‘La borsa di una donna’: Noemi e quella sua “naturale capacità”….




Con tutto l’affetto e la stima che ho per Noemi, mi piacerebbe capire perché abbia questa “naturale capacità” di non scegliere il brano giusto per Sanremo.

Premesso: vincere non è certo essenziale. Hanno vinto cantanti e canzoni che facevano cagare. Ma hanno anche vinto canzoni che hanno fatto la storia della canzone italiana o che, comunque, non hanno subito il passare del tempo conservando piacevolezza e voglia di riascoltarle.

Vincere non è certo fondamentale, ma se si va ad una manifestazione canora che, a onore del vero, più che il festival della canzone italiana è la prosecuzione dei talent show o presunti tali, ci sarà un perché.
Appunto…perché? Tre ipotesi…Anzi: quattro

  1. Ci si va perché è una platea ampia per farsi conoscere, riconoscere,
       “riciclarsi”;
  2. Ci si va per cercare di vincere;
  3. Ci si va per fare promozione a un album in uscita; 
  4. Ci si va perchè Roberto Rossi e Diego Calvetti possano avere qualche 
      minuto di visibilità davanti alle telecamere.

Il Fanfarone: “Renzi, il flop del Pil conferma la sua bravura nello spararle grosse”


da: http://www.affaritaliani.it - di Alberto Maggi 


Solo qualche mese fa Matteo Renzi prometteva una crescita economica italiana perfino superiore a quella della Germania. Il misero 0,1% del Pil quarto trimestre 2015 certificato dall’Istituto conferma che il nostro premier è bravissimo a spararle grosse. Tanto fumo e poco arrosto come hanno scritto molti lettori nel forum di Affaritaliani.it sui primi due anni di governo Renzi. Di sole slide, tweet e attacchi ai gufi di destra, di sinistra e pentastellati non si campa. Anzi, si rischia perfino di tornare indietro. Nonostante l’entusiasmo fuori luogo di Palazzo Chigi e di troppi giornali pronti a lodare sempre e comunque il governo.
La realtà, purtroppo, è ben diversa. Giorno dopo giorno si conferma l’hashtag #renzicomeunacyclette lanciato da Affaritaliani.it.

martedì 9 febbraio 2016

Benedetto Ippolito: “Perché la maternità surrogata nascosta nel ddl Cirinnà è un delirio etico”




da: http://formiche.net/

Mentre il ddl Cirinnà torna oggi in aula al Senato, si apre nuovamente il dibattito dentro e fuori il Parlamento sulle implicazioni etiche e antropologiche che sono chiamate in causa da questa legge. Innanzitutto, come ben si sa, la grande questione delle adozioni, di cui il sottoscritto ha già parlato ampiamente. Se non c’è nessun problema ormai a trasferire a coppie non eterosessuali la dignità legale del matrimonio, con annessi diritti e doveri reciproci, resta aperta, e lo resterà sempre, la discussione sulle adozioni.

La cosa più sensata sarebbe stata, data la delicatezza dell’argomento, operare uno stralcio della Stepchild adoption, rimandando la disputa politica a un’altra legge e a quello che è il vero nodo qui sollevato, vale a dire i diritti originari di ogni persona nella propria identità, i quali evidentemente chiamano in causa per primi i bambini. Una cosa è rivendicare l’uguaglianza degli adulti omosessuali rispetto agli etero, altra cosa è farlo senza mettere sul tappeto la risposta alla domanda intorno ai diritti nativi di ogni essere umano.

Solo con la risposta a quest’ultima, infatti, può emergere una decisione responsabile sulle adozioni.

Dire, ad esempio, come si è letto in alcuni giornali, che il tema delle adozioni sia

giovedì 4 febbraio 2016

Giulio al Cairo, Valeria al Bataclan, Simone a Gaza. I nostri esploratori Millennial



da: http://www.huffingtonpost.it/ - di Stefano Baldolini



Giulio, Valeria, Simone sono i nostri eroi globali. Sono gli esploratori Millennial, italiani del nuovo millennio. Che non vuol dire solo social, selfie e lavori precari. In prima linea in aree di crisi, conoscitori di lingue e attenti ai diritti umani. Grande padronanza delle lingue, voglia di conoscere il mondo, le sue contraddizioni e la sua ricchezza.

Più progressisti e sensibili ai temi sociali dei loro predecessori. Per paradosso, degni rappresentanti della generazione mondiale dei nipoti che porta al potere i nonni. Come in Iowa, nelle ultime primarie, dove l'84% dei democratici tra i 17 e i 29 anni ha votato per il 74enne Bernie Sanders. Gli stessi che hanno spinto per Podemos in Spagna, per Syriza in Grecia e per il vecchio socialista Jeremy Corbyn in Uk.

Giulio Regeni, scomparso in Egitto il 25 gennaio e morto - pare - dopo strazianti sofferenze, non era solo "il figlio che tutti vorrebbero", "un ragazzo serio, intelligente e con grandi capacità", come emerge dai primi ritratti che

Noemi, verso Sanremo con il suo "Cuore d'artista": "Per me è un divertimento"



da: http://www.repubblica.it/spettacoli/

Noemi, verso Sanremo con il suo "Cuore d'artista": "Per me è un divertimento"
L'artista si prepara alla gara del festival con "La borsa di una donna", dal nuovo album "Cuore d'artista" in uscita il 12 febbraio. "L'ha scritta per me Marco Masini, e appena l'ho ascoltata ho detto: è lei"
di Gino Castaldo


A volte succede, soprattutto se si ha voglia, chissà poi perché, di andare al Festival di Sanremo. Noemi questa volta la canzone giusta l’ha trovata, anzi gli è stata spedita dritta dritta da Marco Masini, nell’idea che a lei fosse particolarmente congeniale. "Appena l’ho ascoltata ho detto: è lei - racconta Noemi - in genere uno ha bisogno di pensarci un attimo, invece questa arriva subito, un testo articolato, che non si ripete mai, quindi un testo impegnativo, per non dire che si tratta di una donna descritta da un uomo, ma qualche volta bisogna dirlo, siete bravi voi uomini".

Noemi l’esuberante, Noemi la rossa con la voce roca e torbida, stavolta è

Banca Etruria: il giallo dei conti svuotati un mese prima del crac



da: Corriere della Sera - di Fiorenza Sarzanini

Un mese prima del decreto «salvabanche» del governo numerosi conti correnti di Banca Etruria sono stati «svuotati». Il sospetto è che qualcuno possa aver avvisato alcuni clienti privilegiati del rischio di perdere i propri risparmi. E adesso i magistrati vogliono conoscere l’identità dei titolari proprio per verificare se abbiano goduto di un trattamento di favore in violazione della legge. Lo fanno dopo aver acquisito la relazione del commissario liquidatore Giuseppe Santoni che ha sollecitato lo stato di insolvenza e lunedì lo ripeterá davanti al tribunale di Arezzo.

Via 288 milioni di euro
È il passo preliminare per ipotizzare il reato di bancarotta fraudolenta contro gli ex amministratori: il presidente Lorenzo Rosi e i suoi vice Alfredo Berni e Pierluigi Boschi, padre del ministro delle Riforme Maria Elena, oltre ai componenti del Consiglio di amministrazione. E arriva nel giorno in cui viene chiesto il rinvio a giudizio per ostacolo alla vigilanza per l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l’ex ad Luca Bronchi e per il dirigente Davide Canestri.
Scrive Santoni: «La situazione di liquidità si presenta assai critica, atteso che

mercoledì 3 febbraio 2016

Le contraddizioni di Renzi nello scontro con l’U.E sulla flessibilità


da: Il Fatto Quotidiano

Flessibilità, tutte le rivendicazioni e le contraddizioni di Renzi per strappare un sì alla Ue. Lo scontro frase per frase
Cronistoria di cinque mesi di tira e molla. Oggetto del contendere, il permesso di aumentare il deficit di un punto di Pil, pari a 16 miliardi. Per ottenerlo, il premier ha cambiato molte volte le carte in tavola. Prima la "clausola migranti", poi il "pacchetto sicurezza-cultura", infine i "costi della crisi libica". Passando per la querelle sulla Turchia. E ora si apre la trattativa sul 2017 quando il governo, se non si arriva a un compromesso, dovrà trovare 25 miliardi oltre alle coperture per tagliare Ires e Irpef
di Chiara Brusini



Ormai non passa giorno senza un botta e risposta tra Roma e Bruxelles con al centro la famigerata flessibilità. L’ultima giravolta è la richiesta di escludere dal calcolo del deficit i costi sostenuti dall’Italia per la crisi libica: la solita “clausola migranti”, ma definita in modo diverso per evocare un parallelo con i fondi concessi alla Turchia per gestire l’arrivo dei siriani. Il vero pomo della discordia è ben noto, ma è facile perderlo di vista tra le polemiche sulle “perversioni burocratiche” europee, i richiami a ipotetici “patti di umanità” contrapposti a quello di stabilità e le risposte piccate della Commissione Ue “offesa” dall’Italia.