da: http://www.repubblica.it/spettacoli/
Noemi,
verso Sanremo con il suo "Cuore d'artista": "Per me è un
divertimento"
L'artista
si prepara alla gara del festival con "La borsa di una donna", dal
nuovo album "Cuore d'artista" in uscita il 12 febbraio. "L'ha
scritta per me Marco Masini, e appena l'ho ascoltata ho detto: è lei"
di Gino
Castaldo
A volte succede, soprattutto se si ha
voglia, chissà poi perché, di andare al Festival di Sanremo. Noemi questa volta
la canzone giusta l’ha trovata, anzi gli
è stata spedita dritta dritta da Marco Masini, nell’idea che a lei fosse
particolarmente congeniale. "Appena l’ho ascoltata ho detto: è lei - racconta
Noemi - in genere uno ha bisogno di pensarci un attimo, invece questa arriva subito, un testo articolato, che non
si ripete mai, quindi un testo impegnativo, per non dire che si tratta di
una donna descritta da un uomo, ma qualche volta bisogna dirlo, siete bravi voi
uomini".
Noemi l’esuberante, Noemi la rossa con la
voce roca e torbida, stavolta è
tranquilla, molto più del solito, molto più di quanto in genere permetta il famigerato palco di Sanremo, dove canterà La borsa di una donna, ben riuscito elenco passionale di quella infinita e leggendaria materia di cui sono piene le borse delle donne. "Sì, è anche piena d’ironia. Io per esempio sono campionessa del mondo, settimo dan, nello sport “perdere le chiavi”, e mi ci ritrovo molto. La donna di oggi ha molte più sfaccettature che in passato, lavoratrice, parte della comunità, della politica, anche se si parla ancora di quote rosa, e questo vuol dire che la parità non c’è ancora".
tranquilla, molto più del solito, molto più di quanto in genere permetta il famigerato palco di Sanremo, dove canterà La borsa di una donna, ben riuscito elenco passionale di quella infinita e leggendaria materia di cui sono piene le borse delle donne. "Sì, è anche piena d’ironia. Io per esempio sono campionessa del mondo, settimo dan, nello sport “perdere le chiavi”, e mi ci ritrovo molto. La donna di oggi ha molte più sfaccettature che in passato, lavoratrice, parte della comunità, della politica, anche se si parla ancora di quote rosa, e questo vuol dire che la parità non c’è ancora".
Com’è arrivata la canzone?
"Partiamo dal fatto che con Masini
condivido la casa discografica. Lui ha
mandato la canzone per me, quando l’ha scritta voleva un’interprete di un certo
calibro, ha detto, e quindi ne sono molto lieta. Il pezzo è originale e coraggioso, non si ripete mai, nella struttura
non ci sono ripartizioni nette tra strofa e ritornello, c’è anche una parte
melodica che non torna più, insomma è piuttosto strana ma fortissima. È come un
quando un pilota si trova a guidare una Ferrari, e spero di essere una brava
pilota per questa borsa. Di sicuro quando la canto mi ci sento dentro
completamente".
Si può dire che questa consapevolezza renda Noemi più tranquilla del solito?
"Tranquilla direi proprio di no. A
Roma si dice che 'tranquilla ha fatto una finaccia', ma per me è il quarto
festival, riesco ad assaporarne di più il divertimento, ma è sempre un palco
difficile. Due anni fa l’avevo fatto come un outsider, un pezzo fuori cornice
che però rappresentava il disco, quest’anno mi sento meno un outsider, ma
sempre con un pezzo che rappresenta bene il lavoro che ho fatto, e con un clima
più rilassato. Poi il fatto che il pezzo sia piaciuto finora aiuta, non posso
negarlo".
Ovviamente
dietro la partecipazione al festival c’è un disco in uscita. Anche questo
lavoro è un passo a avanti?
"Sì, sono contenta, anche il disco Cuore d'artista l’ho fatto con più
serenità, grazie al fatto che ho lavorato con Gaetano Curreri e Celso
Valli. Ho iniziato a dicembre di due
anni fa, avevo una serie di pezzi, e ho chiamato Gaetano, volevo farlo con
un braccio destro che fosse anche una penna d’oro nella scrittura, è stato lui
a consigliarmi per gli arrangiamenti Celso Valli, con cui mi trovo benissimo,
profondo conoscitore di musica, capace di passare dagli archi classici alle
chitarre rock senza difficoltà. Abbiamo fatto il disco con una serenità che
quasi mi faceva paura, una sintonia che mi straniva. Pensavo: qui c’è qualcosa
che non va, non ero abituata, io padrona delle cose, con due collaboratori di
grande esperienza, forti ma tranquilli, che sanno ascoltare… E invece era proprio
così. Da non crederci".
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