mercoledì 30 novembre 2016

Fabrizio Corona e Lapo Elkann: in lotta per la medaglia d'oro.......

Fabrizio Corona e Lapo Elkann. In gara perenne per vincere il primo premio quale miglior deficiente del pianeta.

Sono in difficoltà..non so a chi assegnare la medaglia d’oro. Vista la “bella lotta” tra di due mi sa che gli dò un ex equo…😐




martedì 29 novembre 2016

“SI” o “NO” Renzi è comunque indebolito, ma l’Italia sarà più debole se vincerà il “SI”



Ovviamente, in questo momento coloro che vogliono che vinca il “SI” o il “NO” stanno impiegando tutte le loro “forze”, cioè le loro balle.

C’è una più grande di altre. E’ quella della catastrofe dell’immobilismo se vince il “NO”, dell’assenza del cambiamento dal 5 dicembre all’eternità. Ma ce ne sono altre…..
Diciamo le cose come stanno, o meglio: le probabilità dedotte da qualche anno di esperienza come cittadina italiana.

Se vincerà il “NO” qualche effetto sui mercati finanziari ci sarà. E’ inevitabile. I movimenti sui mercati finanziari sono già iniziati.
Ma se dovesse vincere il “NO” ci saranno effetti negativi anche nei mercati rionali e nei supermercati? NO
E gli italiani frequentano più i mercati rionali e i supermercati che quelli finanziari. Quest’ultimi li frequentano coloro che assericono che se vincesse il “NO” sarebbe la catastrofe.

Se vincerà il “NO”, diversamente da quanto stanno asserendo alcuni detrattori della riforma, non si aprirà una nuova fase, non vi saranno accordi condivisi (?!). Il livello scadente, irresponsabile, della classe politica italiana è tale che

Ludovico Polastri: Se l’Europa aiuta Renzi c’è da preoccuparsi



da: http://www.affaritaliani.it/politica/

 “Italia virtuosa, scandaloso voltarle le spalle sui migranti”, sono le parole dell’alcolizzato Juncker (http://www.finanzainchiaro.it/tsipras-alla-ue-lo-accoglie-junker-completamente-ubriaco.html; la commissione europea ha molti di questi personaggi nei propri ranghi, come Schutz, ex alcolista). Sappiamo che queste parole sono una menzogna e servono a far vincere il SI in Italia; l’Europa ha scaricato da tempo il Belpaese sui cosiddetti migranti permettendo l’alzata di muri ai confini, rimpatri da parte degli stati membri senza che nessuno fiatasse (la Germania sta rimpatriando molti dei migranti accolti festosamente dopo lo scivolone della Merkel). Ha nominato addirittura un inglese all’immigrazione, sputando in faccia all’Italia. C’è da preoccuparsi. Per di più molti non sanno che l’articolo 117 della riforma costituzionale recita: “la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione Europea e dagli obblighi internazionali”. In pratica, se passano i SI al referendum, all’indomani del voto dentro la nostra Costituzione ci sarà scritto che l’Italia dovrà eseguire gli ordini di Bruxelles.

Renzi in altre parole ha barattato lo sforamento del bilancio italiano vendendo la Nazione ai voleri di Bruxelles, sulla pelle dei terremotati e con una invasione

mercoledì 16 novembre 2016

Referendum 4 dicembre 2016, Riforma Costituzionale / 4: la mia conclusione…

Nel post sottostante le osservazioni in dettaglio sul testo della riforma, di seguito riepilogo i punti essenziali e la conclusione....

- Alcuni articoli sono scritti in modo prolisso, contorto, alimentando confusione con annessi rischi che aumentino i ricorsi alla Corte Costituzionale. Ciò produrrà rallentamenti nell’azione esecutiva e legislativa. L’articolo 70 ne è una dimostrazione ma ancor peggio l’articolo 72, che dev’essere stato scritto nelle vicinanze di un campo di oppio;

- Alcuni articoli contengono invece principi che per essere applicati richiedono successive norme attuative: regolamenti, leggi. Non vi è garanzia che queste norme saranno fatte in tempi brevi e anche in questo caso potrebbero sorgere differenti interpretazioni. Vedi articolo 71 terzo e quarto comma. Enunciazioni di principio sulle facoltà del popolo italiano che rimarranno sulla carta perché dovranno essere scritti e approvati regolamenti e quant’altro;

- Questa riforma serve soprattutto per rafforzare i poteri dell’esecutivo, cioè del Governo. Considerando l’abuso del decreto legge che si è fatto soprattutto dai governi Berlusconi in avanti per arrivare all’approvazione senza modifiche e rapidamente dei provvedimenti, era opportuno intervenire con norme per consentire un percorso preferenziale e più rapido. Da qui a rendere però il ruolo del Senato una farsa e prevedere una Camera in cui la maggioranza non farà che “ratificare” quanto arriverà dal presidente del Consiglio ce ne corre. La Camera approverà i provvedimenti del Governo e

Referendum 4 dicembre 2016, Riforma Costituzionale / 3: nel merito dei contenuti per decidere se “SI” o “NO”…



Con i presupposti indicati nel post precedente ho affrontato la lettura della riforma Costituzionale. L’ho fatto mettendo da parte le mie opinioni su Matteo Renzi e su Giorgio Napolitano e con l’idea che nessuna norma è valida in eterno e, quindi, si può pensare di modificarla, ma anche che solo una classe politica di qualità può mettere mani alla Costituzione senza fare danni.

Di seguito, la mia analisi e le mie osservazioni:

1. Articoli criptici e/o confusionari - Gli articoli che maggiormente incidono nel testo della Costituzione ad oggi in vigore sono il 70 e il 72 e il 117. Altri articoli sono stati modificati, alcuni solo per aspetti di coerenza formale al cambiamento di attribuzioni assegnate alla sola Camera mentre nella Costituzione del 1947 le stesse sono assegnate in maniera paritetica a Camera e Senato. Proprio gli articoli 70 e 72 che modificano le  funzioni legislative di Camera e Senato sono scritti con i piedi, prolissi, contorti e neppure di facile e chiara immediatezza anche da parte di addetti ai lavori costituzionalisti. Inserire o modificare norme in questo modo significa aumentare in misura esponenziale il rischio che si facciano ricorsi alla Corte Costituzionale per dirimere dubbi interpretativi.

2. Solo la Camera vota la fiducia - Ciò che è chiaro e non si presta a interpretazioni o dubbi è il comma 2 dell’articolo 70, che stabilisce che tutte le norme – a parte quelle indicate al comma 1 - sono approvate dalla Camera dei Deputati. A dimostrazione che quando si vuole essere chiari nell’attribuire funzioni e competenze ci si riesce.

3. Il ruolo farsa del Senato - Le funzioni del Senato sono state modificate:

Referendum 4 dicembre 2016, Riforma Costituzionale / 2: alcuni presupposti basilari…



Io parto da alcuni presupposti basilari:

1. Non esiste, né attualmente né post riforma Renzi, una Carta Costituzionale e un sistema elettorale che garantisca la qualità della classe politica. Il punto della questione è la qualità della classe politica. Puoi avere la più bella Costituzione del mondo, il miglior sistema elettorale del mondo, ma sei hai una classe politica mediamente corrotta, incapace, …..sei in un paese senza presente, senza futuro. Un paese dissolto.

2. Se il punto della questione è il livello qualitativo della classe politica, è vero che la Costituzione e la legge elettorale sono strumenti tramite i quali la classe politica esercita le sue funzioni. Se sei onesto e capace, cioè se sei un politico di qualità, ma non hai gli strumenti efficaci per operare sei azzoppato. Non ti puoi muovere. Non puoi realizzare.

3. Io sono nata e cresciuta in un paese che, con tutti i limiti e le contraddizioni, è una democrazia. E in questo sistema voglio rimanere. Non credo che una democrazia, un paese, possa fondarsi su un uomo solo al comando o su un gruppo ristretto di potere che gestisce e controlla tutti poteri che devono essere separati. Separatezza e controllo, sono condizioni fondamentali non solo per la democrazia ma per la funzionalità e l’efficacia di uno Stato.

sabato 12 novembre 2016

Stefano Feltri: Trump presidente, i nuovi trumpisti e l’equivoco del popolo



Ma veramente c’è qualcuno al mondo che crede o vuole farci credere che Donald Trump non è espressione dell’ establishment? Quando mai negli USA, la potenza delle potenze, uno che arriva alla Casa Bianca non è espressione dell’ establishment. Che è….prendiamo per il sedere o crediamo veramente a ‘sta panzana..


da: Il Fatto Quotidiano

A me non preoccupa Donald Trump. A me preoccupano i tanti che, qui in Italia, non aspettavano altro. Quelli che “il popolo si è espresso” e “gli intellettuali non hanno capito niente”. Quelli che “dopo la Brexit, quanto ci metterete ancora a capire?”. A me preoccupano, e un po’ mi disgustano, quelli che non vedono l’ora di spazzare via quella patina di civiltà di cui ci siamo ricoperti, che vedono nel voto per un candidato che promette il muro contro i musulmani e il freno all’immigrazione irregolare (lui, marito di una immigrata irregolare e nipote di un immigrato) l’autorizzazione a liberare i propri istinti peggiori, a smetterla di contenersi.

A me preoccupano, e un po’ mi disgustano anche, quelli che ora celebrano la fine del politically correct. Perché ora che alla Casa Bianca ci sarà Donald Trump, si potrà finalmente tornare a dire “negro” invece che “afroamericano”,

Leonard Cohen: video, Going Home

Leonard Cohen: le otto canzoni che riassumono la sua carriera



da: Internazionale 

Il cantautore, poeta e pittore canadese Leonard Cohen è morto a Los Angeles all’età di 82 anni. Era nato a Montréal, nel Québec, nel 1934. L’annuncio è stato dato sulla pagina Facebook del cantante. Non sono ancora chiare le ragioni precise della sua morte, ma negli ultimi anni la salute di Cohen era progressivamente peggiorata.
Nel messaggio su Facebook si legge: “È con profonda tristezza che vi informiamo che il leggendario poeta, cantautore e artista Leonard Cohen è morto. Abbiamo perso uno dei più venerati e prolifici visionari del mondo della musica”.
Il suo primo album, Songs of Leonard Cohen, è uscito nel 1967, quando il cantautore aveva 33 anni. L’ultimo, You want it darker, lo scorso 21 ottobre. Ecco otto canzoni che riassumono la sua carriera:

Suzanne
Ispirata alla sua storia d’amore platonica con Suzanne Verdal, e tra i brani più popolari del suo repertorio, è contenuta in Songs of Leonard Cohen. È stato il suo singolo d’esordio. Fabrizio De André ne ha inciso una versione in italiano nel 1972.

Famous blue raincoat
Estratta da Songs of love and hate, il terzo disco di Cohen, pubblicato nel 1971, racconta la storia di un triangolo amoroso tra il narratore, una donna di nome Jane e un altro uomo, definito “mio fratello, il mio assassino”.

venerdì 11 novembre 2016

Referendum 4 dicembre 2016, Riforma Costituzionale / 1: parti modificate e invariate



La riforma modifica solo in parte la Carta Costituzionale pre-esistente. I principi fondamentali espressi dall’articolo 1 all’articolo 47  della Costituzione Italiana promulgata il 27 dicembre 1947 non hanno subito modifiche né sono state introdotte modiche alla PARTE II – Ordinamento della Repubblica – Titolo IV – La Magistratura. La riforma modifica le seguenti Parti: 

- Parte I – Diritti e doveri dei cittadini – Titolo V – Rapporti Politici”
- Parte II – Ordinamento della Repubblica – Titolo I – Il Parlamento:
- Sezione I – Le Camere
- Sezione II – La formazione delle Leggi
- Parte II – Ordinamento della Repubblica – Titolo II – Il Presidente della Repubblica
- Parte II – Ordinamento della Repubblica – Titolo III – Il Governo: 
- Sezione I – Il Consiglio dei Ministri
- Sezione II – La Pubblica Amministrazione
- Sezione III – Gli organi ausiliari
- Parte II – Ordinamento della Repubblica – Titolo V – Le Regioni, Le Provincie, I Comuni
- Parte II – Ordinamento della Repubblica – Titolo VI – Garanzie Costituzionali – La Corte Costituzionale

Referendum riforma Costituzionale: testo a fronte con la Costituzione vigente



Questo è link per visualizzare sul Fatto Quotidiano il documento nel quale è stato riportato il testo della Costituzione Italiana e a fianco quello della riforma oggetto del voto referendario del 4 dicembre 2016:

Ci vuole del tempo per leggerlo e parecchi punti non sono di facile, immediata e completa comprensione. Ma non bisogna essere dei costituzionalisti per capirne il senso complessivo e i principali punti in discussione.
Di certo, per esprimere un parere il 4 dicembre bisogna quanto meno provare a leggere questo documento e non solo vedere o ascoltare presunti dibattiti che dicono di trattare il “merito”.

La Costituzione Italiana ma anche la legge elettorale sono argomenti troppo importanti, sono le basi di un  sistema democratico. Solo gli idioti al cubo possono votare “NO” o “SI” in relazione a ciò che pensano e provano nei confronti di Renzi, senza valutare in che consiste la riforma e quali sono gli effetti.

Io che non sono digiuna di Diritto Costituzionale ma non sono Zagrebelsky, ho letto il raffronto tra la Costituzione Italiana promulgata il 27 dicembre 1947 e il

giovedì 10 novembre 2016

Giorgia: video, Oronero

Giorgia, recensione nuovo album: Oronero



da: http://www.rockol.it/ - di Mattia Marzi

La produzione di Michele Canova in "Dietro le apparenze", uscito nel 2011, aveva scagliato Giorgia fuori dalla sua zona comfort, le ballad soul e r&b che erano diventate il suo marchio di fabbrica della sua ventennale carriera, portandola ad esplorare i territori della dance. "Senza paura", arrivato due anni dopo, era una mediazione tra la visione sui suoni di Canova e quella della cantante romana, un disco più vicino alle radici di Giorgia che alla dance del precedente. "Oronero", il nuovo album, è la sintesi: il disco, prodotto ancora una volta da Canova, cerca di combinare tra loro i due precedenti lavori di Giorgia, l'anima elettronica di "Dietro le apparenze" e quella più suonata di "Senza paura".

"Oronero" è il frutto di due anni di lavoro: Giorgia e Michele Canova hanno cominciato a mettere insieme le idee subito dopo la conclusione della promozione del precedente disco della cantante. Il disco, registrato tra Milano e Los Angeles, era previsto che uscisse già la scorsa primavera, ma Giorgia ha voluto prendersi un po' più di tempo e ne ha posticipato la pubblicazione di qualche mese: "Serviva per prendere un attimo la distanza dalle cose che avevamo già scritto, provinato e arrangiato", ha detto lei nella nostra intervista,

Tiziano Ferro: video, Potremmo ritornare