Ovviamente, in questo momento coloro che
vogliono che vinca il “SI” o il “NO”
stanno impiegando tutte le loro “forze”,
cioè le loro balle.
C’è una
più grande di altre. E’ quella della catastrofe dell’immobilismo se vince
il “NO”, dell’assenza del cambiamento dal
5 dicembre all’eternità. Ma ce ne sono altre…..
Diciamo le cose come stanno, o meglio: le
probabilità dedotte da qualche anno di esperienza come cittadina italiana.
Se vincerà il “NO” qualche effetto sui
mercati finanziari ci sarà. E’ inevitabile. I movimenti sui mercati finanziari
sono già iniziati.
Ma se dovesse vincere il “NO” ci saranno
effetti negativi anche nei mercati rionali e nei supermercati? NO
E gli italiani frequentano più i mercati rionali e i supermercati che quelli finanziari. Quest’ultimi li frequentano coloro che assericono che se vincesse il “NO” sarebbe la catastrofe.
E gli italiani frequentano più i mercati rionali e i supermercati che quelli finanziari. Quest’ultimi li frequentano coloro che assericono che se vincesse il “NO” sarebbe la catastrofe.
Se vincerà il “NO”, diversamente da quanto
stanno asserendo alcuni detrattori della riforma, non si aprirà una nuova fase,
non vi saranno accordi condivisi (?!). Il livello scadente, irresponsabile,
della classe politica italiana è tale che
qualsiasi operazione per introdurre
qualche riforma utile per velocizzare in modo ragionevole (la gatta frettolosa
fa i gattini ciechi..) o rivedere alcune attribuzioni tra Stato centrale ed
enti locali, abortirà immediatamente.
Se vincerà il “NO” Renzi darà o non darà le
dimissioni. Se darà le dimissioni gli “autorevoli” giornalisti, opinionisti,
ecc..ecc.. sostengono che al suo governo succederà uno tecnico.
Quella porcata di legge Fornero è stata
fatta in pochi giorni dal governo tecnico Monti. Le leggi provenienti dal governo
Renzi sono state approvate in tempi rapidi a colpi di decreti leggi. Quando si
vuole emanare certi provvedimenti ci si riesce. Quando si vuole metterlo nel
culo degli italiani…ci si riesce sempre. Governo tecnico o politico che sia.
Se vincerà il “NO” Renzi si indebolirà.
All’interno del paese ma, anche a Bruxelles.
Se vincerà il “SI” non ci sarà nessun
cambiamento radicale, né immediato. Non solo perché il testo della
riforma è “confuso” e scatenerà chiarimenti e ricorsi, ma perché dov’anche
fosse chiaro richiederà leggi, regolamenti attuativi, ecc..E’ vero che se
passasse il “SI” questi leggi e regolamenti verrebbero approvati in tempi brevi
dalla maggioranza del presidente del consiglio, cioè…dal presidente del
consiglio, ma sono tutti da fare e devono essere scritti non con il sedere come
spesso capita a Renzi e compagni di merende.
Se
vincerà il “SI” Renzi si indebolirà esattamente come se vincesse il “NO”. Ma
con la vittoria del “SI” ad indebolirsi maggiormente sarà l’Italia in questa
Europa che riesce a imporsi solo con noi e non turchi e ungheresi. Giusto per
fare un esempio.
Perché Bruxelles passerà alla cassa. Vale a
dire: ciò che in questo momento è sospeso nei confronti dell’Italia (a parte
l’uscita isterica di Junker che si è rotto le balle delle dichiarazioni di
Renzi contro Bruxelles per vincere il referendum) sarà applicato. Bruxelles,
nella migliore delle ipotesi concederà qualche extra o slittamento di scadenza ma pretenderà da Renzi il mantenimento di certi vincoli, l'adozione di provvedimenti, l'allineamento alle “logiche”
che stanno alla base dei rapporti tra paesi europei, logiche che non ci vedono
certi vincenti.
Se
vincerà il “SI” Bruxelles deciderà provvedimenti e Renzi li applicherà. La
riforma gli consentirà di far approvare questi provvedimenti senza dover discutere
o accettare modifiche.
La mia scelta di voto (espressa nei post sotto)
non ignora le conseguenze che potrebbero derivare dalla vittoria di un “SI” o
di “NO”. Ma intendo le conseguenze possibili in relazione al testo della
riforma e alle sue modalità di applicazione. Le altre conseguenze sono ipotesi,
rumors, raramente fondati su basi oggettive e su probabilità ma più su
strumentalizzazioni, manipolazioni.
Per cui………per quanto entrambe le vittorie:
quella del “SI” e quella del “NO” abbiano effetti negativi, valutando nel
complesso la riforma e considerando ciò che potrà succedere, in un senso o in
altro, voterò “NO”.
Del resto il vero problema di questo paese:
il livello, la qualità della classe politica italiana non lo cambierà la
riforma costituzionale.
Sarà qualunquistico e populistico
ma……………abbiamo una classe politica a dir poco mediocre. Non sarà la riforma
Renzi-Boschi-Verdini a cambiarne il livello.
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