mercoledì 28 settembre 2022

Al cardinale Ruini, noto politicante di destra…..

 


Il cardinale Ruini, intervistato da Aldo Cazzullo, ha così dichiarato: “la cultura politica prevalentemente è a sinistra; ma il Paese è in buona parte a destra, anche se in maniera meno netta".

Nella sua vita cardinalizia Ruini ha passato più tempo a fare ingerenza politica, a "indirizzare" i cattolici verso i partiti di centro destra anche se retti da un puttaniere sceso in politica per i propri interessi personali piuttosto che dedicarsi alle attività spirituali. Evidentemente, non ne aveva lo Spirito. Quello Santo.

Ruini è il "leader" del clero politicamente di destra. Festeggi pure con del buon vin santo la vittoria della Meloni ma poi – se ce la fa – prenda una calcolatrice e sommi i voti presi dalla destra-centro e quelli presi dai disgregati dell’altra parte. Oppure, legga il post sotto dove troverà i dati. Il numero degli italiani che ha votato per Meloni, Salvini, Berlusconi e il suo amato ciellino Lupi è inferiore a quello di coloro che hanno votato per i disgregati (in tutti i sensi) dell’altra parte.

Buon vin santo Ruini. Mettiti definitivamente a riposo e, soprattutto, preparati

Voti e seggi elezioni politiche 2022: il “make-up” di Meloni vince e ringrazia Letta e Salvini



Premessa: riuscire a sbagliare tutto non è facile. Complimenti a Letta. Ci è riuscito perfettamente.

Però..

Se un partito è il partito dei morti viventi, perché questo è il PD da ANNI, un segretario non può che essere anch’esso un morto vivente. Il PD non è nulla. È un soggetto politico inverterbrato. Unica eccezione, seppure non riesca a capacitarmi del fatto che sta tra quei morti viventi, è Cuperlo.

E veniamo a ciò che è successo domenica.

Se facciamo il raffronto tra il voto del 2018 e quello del 25 settembre 2022, il partito vincitore è quello dell’astensione. L’affluenza è scesa di circa il 10%, sotto il 64%. Più di un terzo degli italiani ha deciso di non votare. Ma non sembra che la cosa interessi alla nostra mediocre (eufemismo) classe politica.

Trai partiti, un unico vincitore: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Il Pd e la Lega hanno preso i calci in culo che si meritano. Il M5S ha poco da gridare alla vittoria perché ha preso la metà dei voti del 2018. Certo. Considerando che ha contro tutti i giornaloni, considerando che i sondaggi nei mesi scorsi lo davano a non più del 10% arrivare al 15% non è poco roba. Ma è la metà dei voti precedenti e non è il 20% (percentuale che, come avevo previsto, manco con un miracolo l'avrebbe raggiunta) che lo avrebbe reso quanto meno il secondo partito.

giovedì 22 settembre 2022

Bergamo, pochi medici e servizi a singhiozzo: l’onda lunga della pandemia ha travolto la sanità territoriale. “In campagna elettorale non ne parlano”

 


da: https://www.ilfattoquotidiano.it/ - di Simone Bauducco

“Stiamo vivendo l’onda lunga dello ‘tsunami’ Covid: ci mancano i medici e gli infermieri, le liste d’attesa sono lunghissime e si fa fatica a trovare posti per gli esami. Ma di tutto questo in campagna elettorale non si parla”. Roberto Longaretti è un medico di base di Borgo di Terzo, in provincia di Bergamo.

Le sue giornate iniziano alle sette del mattino e possono finire anche a mezzanotte per rispondere ai suoi duemila pazienti. Cinquecento in più rispetto al massimale. Perché accade questo? Un anno fa un’altra dottoressa della zona è andata in pensione ma non è stata ancora sostituita. E così il dottor Longaretti insieme ad un altro collega ha preso in carico la gestione extra di alcuni pazienti per provare a limitare i disagi.

Una situazione che è sempre più comune in Lombardia. “Questi due anni di Covid hanno messo a dura prova tutti, la stanchezza fisica e mentale ha portato a tanti pensionamenti – spiega la dottoressa Paola Pedrini, segretaria Fimmg Lombardia – la gran parte di questi erano prevedibili da almeno dieci anni. Ma non è stato programmato un corretto ricambio e dunque ci troviamo in una situazione di nuovo drammatica con tantissimi pazienti senza medico di famiglia”.

martedì 20 settembre 2022

Rita Levi Montalcini: la mente e il cuore...

 


Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.

 

lunedì 19 settembre 2022

Giorgia Meloni, la "nuova": il "metadone di Stato" lo prende dal 28 aprile 2006

 


 

da: https://it-it.facebook.com/dibattista.alessandro  - di Alessandro Di Battista

“ad oggi, ha ottenuto dallo Stato italiano circa 2,24 milioni di euro”

La Meloni è parlamentare della Repubblica dal 28 aprile del 2006. Le paghiamo lo stipendio da 16 anni, 4 mesi e 22 giorni.

L'indennità da parlamentare ammonta a 10435 euro lordi al mese (circa 5000 euro netti) il che significa che solo di indennità la Meloni ha percepito ad oggi 984000 euro. Netti! A questi vanno aggiunte le spese di esercizio di mandato e le diarie.

Dovete sapere che la diaria (3500 euro al mese) viene erogata a tutti i parlamentari, anche a quelli che già vivevano a Roma prima di essere eletti. E' il caso della Meloni. Solo di diaria, dunque, la Meloni ha ottenuto 686.000 euro. In pratica la Camera, per consentirle di vivere nella città dove già viveva le ha bonificato denaro sufficiente a comprare due appartamenti (tra l'altro buoni appartamenti) a Roma. Vi ricordo che la diaria è esentasse! Nessun deputato deve giustificare le spese. C'è chi neppure prende casa a Roma e fa il pendolare (tra l'altro i parlamentari hanno gratis treni, aerei anche in I classe) e che comunque percepisce 3500 euro al mese di diaria.

giovedì 15 settembre 2022

Il conflitto Russia-Ucraina è la guerra indiretta Usa e Russia (per questo non è stato avviato un negoziato)

 


Meno male che esistono ancora (anche se specie rarissima) analisti, opinonisti, giornalisti intelligenti, seri, e non servi di quello o quell’altro editore o volgarmente faziosi. Parlo di Lucio Caracciolo che ha affermato ciò che né Draghi, né chi lo appoggia e lo rivorrebbe a capo del governo, né Bruxelles dicono: la guerra Russia-Ucraina è la guerra Usa-Russia.

Ed è questo il motivo per il quale non è stato avviato un negoziato di pace. Negoziato nel quale, sia chiaro, Putin dovrà salvare la sua faccia criminale ma pure Zelensky dovrà salvare la faccia davanti agli ucraini che hanno perso tutto: famigliari, casa, beni.

E state certi che se al criminale Putin gli partisse un attacco da psicopatico e tirasse aria di armi nucleari o di altra specie offensiva che possa coinvolgere altri territori, gli Usa darebbero “istruzioni” all’Europa per far partire un negoziato. Scordatevi che il ruolo

Lucio Caracciolo: “E’ la guerra indiretta tra Usa e Russia”

 


 

da: Il Fatto Quotidiano

“La controffensiva è un successo, dimostra che Usa e Gran Bretagna hanno messo in piedi una forza armata simile a una potenza vera”

Raggiungiamo Lucio Caracciolo quando ha appena chiuso il nuovo numero di Limes, la rivista di cui è fondatore e direttore, e che avrà come titolo Il mare italiano e la guerra. Il volume uscirà sabato prossimo e il 18 e 19 settembre sarà presentato in un convegno internazionale a Trieste.

L’occasione è dunque propizia per fare un giro di orizzonte sulla guerra, alla luce della controffensiva ucraina e per capire come, attorno a questo dato nuovo, si stanno posizionando gli attori globali, Stati Uniti in testa. Ma anche come interpretare l’evento su cui si accenderanno i riflettori a partire da oggi: a Samarcanda, infatti, prende il via il vertice della Shanghai Cooperation Organization (Sco) che racchiude la maggior parte dei Paesi asiatici e dell’Est del mondo e a cui proprio ieri l’Iran ha proposto di stringere un nuovo accordo multilaterale.

Partiamo dal campo ucraino e dai recenti successi di Kiev: come li giudica e che effetti avranno?

La controffensiva ucraina è stata indubbiamente un grande successo, che dimostra che in questi mesi Stati Uniti e Gran Bretagna sono riusciti a mettere in piedi un esercito, una forza armata ucraina che assomiglia a una potenza vera. Ma questo ci dice anche che si tratta di una guerra indiretta tra la Russia e gli Usa: Mosca pensa di combattere contro Kiev, ma si trova a combattere contro Washington.

sabato 10 settembre 2022

Fridays for Future: 5 punti per affrontare la crisi climatica e sociale, da ora

 

  

da: https://fridaysforfutureitalia.it/lagenda-climatica/

 

 5 punti per affrontare la crisi climatica e sociale.

A partire da ora.

Clicca qui per scaricare il documento in pdf  

Fridays for Future è nato per chiedere alla politica e alle istituzioni di ascoltare la ricerca scientifica, indicando che le misure per contrastare la crisi climatica esistevano, erano solo da implementare.

Nel 2020, con la campagna Ritorno al Futuro, abbiamo deciso di presentare le nostre soluzioni, di fronte all’incapacità della politica di agire in modo efficace. Quel documento è ancora in gran parte valido, ma l’attuale campagna elettorale ci obbliga a ripeterci, a dire che l’unica agenda possibile è quella climatica.

Ci troviamo in un momento di profonda crisi dei partiti e delle istituzioni. La partecipazione alla vita politica è ai minimi storici: l’unico momento in cui ci viene chiesto di esprimerci sono le elezioni. Arriviamo in cabina elettorale come davanti a una vetrina da cui scegliere il prodotto che più ci convince, già confezionato.

Volete il nostro voto ma ignorate la nostra voce. La politica dei partiti si è presa tutto il palcoscenico e la facoltà di scegliere cosa è meglio per il paese, ma è lontana dalle istanze e dalle preoccupazioni delle persone che dicono di rappresentare. Non potete rappresentarci se non ci ascoltate.

venerdì 9 settembre 2022

Anema e Core

 

Anema e Core è stata composta dal musicista Salve D’Esposito e dal paroliere Tito Manlio.

Qui due versioni. Entrambe da pelle d’oca…

 

Roberto Murolo


Massimo Ranieri