da: Internazionale
Il cantautore, poeta e pittore canadese
Leonard Cohen è morto a Los Angeles all’età di 82 anni. Era nato a Montréal,
nel Québec, nel 1934. L’annuncio è stato dato sulla pagina Facebook del cantante. Non sono
ancora chiare le ragioni precise della sua morte, ma negli ultimi anni la
salute di Cohen era progressivamente peggiorata.
Nel messaggio su Facebook si legge: “È con
profonda tristezza che vi informiamo che il leggendario poeta, cantautore e
artista Leonard Cohen è morto. Abbiamo perso uno dei più venerati e prolifici
visionari del mondo della musica”.
Il suo primo
album, Songs of Leonard Cohen, è uscito nel 1967, quando il cantautore aveva 33 anni. L’ultimo, You want it darker, lo scorso 21 ottobre. Ecco otto
canzoni che riassumono la sua carriera:
Suzanne
Ispirata alla sua storia d’amore platonica
con Suzanne Verdal, e tra i brani più popolari del suo repertorio, è contenuta
in Songs of Leonard Cohen. È stato
il suo singolo d’esordio. Fabrizio De André ne ha inciso una versione in italiano nel 1972.
Famous
blue raincoat
Estratta da Songs of love and hate, il terzo disco di Cohen, pubblicato nel 1971, racconta la storia
di un triangolo amoroso tra il narratore, una donna di nome Jane e un altro
uomo, definito “mio fratello, il mio assassino”.
Chelsea
Hotel #2
Secondo brano
di New skin for the old ceremony,
del 1974. Parla
di un incontro sessuale al Chelsea Hotel, famoso albergo bohémien di New York.
La persona a cui è dedicato il brano, come ha spiegato lo stesso Cohen, è la
cantante Janis Joplin.
Hallelujah
Scritta da Cohen per il disco del 1984 Various positions, è diventata famosa
grazie alle versioni successive di John
Cale e Jeff
Buckley. Resta forse il suo brano più conosciuto dal pubblico
mondiale. Il pezzo ha espliciti riferimenti biblici.
First
we take Manhattan
Registrata per la prima volta da Jennifer Warnes nel suo album del 1987 Famous blue raincoat,
è stata in seguito reinterpretata dal suo autore in chiave quasi synthpop per
il disco del 1988 I’m your man. Descrivendola, Cohen ha detto: “È una
canzone sul terrorismo”.
I’m
your man
Uno dei pezzi più famosi di Cohen,
anch’esso contenuto nell’omonimo album,
considerato dalla critica il suo disco migliore degli anni ottanta. Il pubblico
italiano la conosce anche perché è stata scelta da Nanni Moretti per la colonna sonora del film Caro diario.
Going
home
Uno dei brani più recenti di Cohen,
pubblicato nell’album del 2012 Old ideas e scritto
insieme al produttore Patrick Leonard. La rivista
Rolling Stone l’ha inserita tra le venti migliori canzoni del 2012.
You
want it darker
You want it darker è l’ultimo disco di Leonard Cohen. Il brano è uno spoken-word spirituale, che secondo l’autore esplora la complessità
“dello spirito religioso”.
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