mercoledì 30 ottobre 2013

Bonsai di Sebastiano Messina

da: la Repubblica  

È un capolavoro, il bronzeo commento del senatore pdl Francesco Nitto Palma, secondo il quale la Corte d’appello di Milano «sostanzialmente si allinea alle nostre doglianze». Parlava di quella sentenza che definisce Berlusconi «ideatore, organizzatore del sistema e fruitore» della maxi-frode fiscale, e ricordando che «il ruolo di uomo politico dell’imputato aggrava la valutazione della sua condotta» lo condanna «all’interdizione per due anni dai pubblici uffici». Ma quelle parole dure come le pietre hanno il peso della piuma di un’oca, per l’ex magistrato Nitto Palma. L’unico suono che lui ha sentito, in quella sentenza, è “sanzione”. E dunque sventola trionfante una sentenza che dipinge il suo leader come un criminale indegno di fare politica. Un difensore così, per Berlusconi, è impagabile (e infatti Nitto Palma lo fa gratis).

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