E c’è ancora gente che
non ha capito cosa sia il modello culturale del berlusconismo: le sue televisoni.
Ciò premesso, leggete
le risposte e capirete che a ‘Uomini e donne’ c’è arrivata non perché iscritta
al (ex) partito di Silvio. Una simile mente rientra nel target medio –
concorrenti tronisti e concorrenti corteggiatori - del programma…
da: Il
Fatto Quotidiano
Ylenia Citino: ‘A Uomini e donne perché del Pdl. Ora il mio libro ha la
prefazione di B.’
Il
Cavaliere ha firmato l'introduzione della prima pubblicazione di Ylenia Cinito,
27 anni e militante del partito di centrodestra. "Mi ha notata quando ero
a un talk su una tv romana". Eppure ha partecipato alla trasmissione di
Maria De Filippi. "Quelli di Canale 5 hanno le liste degli iscritti al Pdl
e le tampinano"
di Beatrice
Borromeo
Laurea con lode in giurisprudenza, un
passaggio nelle tv Mediaset e la passione politica che nasce già negli anni del
liceo, a Catania. Che la 27enne Ylenia Citino abbia attratto le attenzioni di
Silvio Berlusconi non è strano. Tanto che, quando la bionda militante del Pdl
ha pubblicato il suo primo libro (Partiti a tutti i costi, edito da Sperling
& Kupfer), il Cavaliere le ha fatto “una meravigliosa sorpresa, scrivendone
la prefazione”.
Come
ha conosciuto Berlusconi?
Attraverso i circoli giovanili del
Pdl. È stato un momento ad alta intensità di emozione: avere davanti un
personaggio così, che avevo visto solo in tv, è stata una sensazione che non
scorderò mai.
Neanche
lui: nella prefazione la riempie di complimenti.
Io ho disturbato varie volte la
segreteria del Cavaliere. Dopo un sacco di mesi, quando ormai non ci speravo
più, mi è arrivata una risposta positiva. Non mi sembrava vero.
Deve
essergli rimasta impressa.
Non ci eravamo mai parlati a
quattr’occhi. Mi ha davvero notata quando ho partecipato a un talk show in una
tv locale romana.
Berlusconi
che fa zapping su Telelazio?
No, non lo fa. Ma gli hanno segnalato
che io ero in onda. Oppure sono stata solo fortunata.
Non
è che si è accorto di lei per via delle ospitate a Uomini e Donne di Maria De
Filippi?
Ho partecipato solo a sei puntate.
Anche se sono bastate a farmi etichettare come “tronista”. Che poi non era
nemmeno il mio ruolo.
E
quale era?
Ci sono venti ragazze e ragazzi che
parlano di sentimenti e relazioni umane. Poi, se ti piace qualcuno, ti scambi
il numero. E ci scappa pure qualche litigata, che non mi è piaciuta.
Gira
un video in cui lei dà della shampista a un’ospite e viene subissata dai fischi
del pubblico.
Appunto.
Ma
cosa si aspettava?
Mi sono trovata in un’arena, come un
gladiatore al centro del Colosseo. Non così diverso dalla politica, in fondo.
Ma io avevo partecipato per gioco. Era già la quarta volta che mi chiamavano:
avevo sempre detto di no.
E
come facevano ad avere il suo numero?
Quelli di Canale 5 hanno le liste di persone che sono iscritte, e le
tampinano.
Iscritte
al Pdl?
Hanno un database, io c’ero dentro e infatti mi sono sempre chiesta il
motivo.
Nel
suo libro si fa continuo riferimento a etica e trasparenza. Quali sono i valori
che l’hanno avvicinata al Pdl?
Ne potrei parlare per ore e ore.
Ne
citi uno.
Quello della famiglia.
Berlusconi
è condannato per prostituzione minorile.
Vogliamo l’elezione diretta del
presidente della Repubblica.
Nella
prefazione, il Cavaliere scrive: “La politica in Italia rischia di morire nel
discredito in conseguenza di comportamenti collettivi e individuali
intollerabili al senso comune”.
Perfettamente in linea con il mio
libro, dove racconto gli scandali di Lusi e Belsito.
Berlusconi
è appena stato rinviato a giudizio per la compravendita di senatori che fece
cadere il governo Prodi.
Questo non intacca la sua popolarità.
Rimane una persona votata da milioni di italiani.
La
popolarità legittima i reati?
La mia cultura giuridica mi spinge a
parlare solo dopo aver letto le carte del processo. Tra la verità e
l’invenzione giudiziaria c’è una linea molto fine.
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