lunedì 14 ottobre 2013

Femminicidio: il decreto è diventato legge

Venerdì, il Senato ha approvato il decreto legge che contiene le misure per contrastare il femminicidio. I voti a favore sono stati 143, i voti contrari 3. La Lega, il M5S e Sel non hanno partecipato al voto.

Francesco Campanella, senatore del M5S, ha posto una pregiudiziale di costituzionalità alla conversione del decreto legge sul femminicidio. Secondo Campanella era necessario "prendersi, con responsabilità, un mese di tempo in più per esaminare ed eventualmente emendare la legge". Ma la proposta è stata bocciata da una votazione dell'aula. I senatori Cinque Stelle si sono alla fine astenuti, tacciando il dl di essere un provvedimento "fritto misto". Il riferimento è alle misure relative a Province, Tav e vigili del fuoco che vi sono contenute. 

I senatori di Sel hanno giustificato la loro astensione sostenendo che, "con l'alibi di una legge importantissima come quella contro il femminicidio, si contrabbandino misure che con il femminicidio non hanno nulla a che vedere e che andrebbero definite senza ipocrisia un nuovo 'pacchetto sicurezza'". 

Anche Scelta Civica, pur votando a favore, ha manifestato perplessità su contenuto: “dei 12 articoli di cui è composto, solo 5 riguardano la materia drammaticamente urgente del contrasto della violenza contro le donne".



fonte: la Repubblica 

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