mercoledì 30 ottobre 2013

Dario Bressanini: Le bugie nel carrello / 7

Ci sono differenze apprezzabili tra uova di tipo 0 e quelle di tipo 3? Vediamo alcuni articoli scientifici che affrontano la questione.

All’aperto è meglio?

Per studiare l’influenza dell’alimentazione e del tipo di allevamento sulla qualità delle uova, alcuni ricercatori dell’Università di Bologna hanno diviso 108 galline ovaiole in quattro gruppi. Quelle dei primi due sono state sistemate a tre per tre in gabbie da 50x50x50 cm, le altre in due zone all’aperto di 40 metri quadrati dotate di pollai e nidi. Due gruppi di galline (uno in gabbia, l’altro all’aperto) sono stati nutriti con mangime biologico, e i due restanti con mangime convenzionale. L’esperimento è durato quattro mesi, nel corso dei quali le uova sono state periodicamente misurate e analizzate.
I ricercatori hanno trovato piccole differenze nelle caratteristiche fisiche delle uova confrontando quelle prodotte dalle galline allevate all’aperto (indipendentemente dalla loro dieta) con quelle delle loro «colleghe» in gabbia. Queste ultime avevano un po’ più di albume (64-66 per cento del peso dell’uovo
rispetto al 62-63 per cento) e un po’ meno tuorlo (24 contro 25 per cento). La consistenza dell’albume risultava anche più elevata: il «bianco» era cioè più compatto, una caratteristica apprezzata dai consumatori. Le uova delle galline allevate all’aperto avevano invece il guscio più spesso, un parametro commerciale importante perché riduce la possibilità di frattura durante le fasi di lavorazione e trasporto. Il tuorlo aveva un colore più intenso perché gli animali potevano cibarsi di erba. I risultati non sono però univoci: studi precedenti erano giunti a conclusioni opposte rispetto al colore del tuorlo o allo spessore del guscio.
Tutte le galline esaminate dal gruppo di Bologna erano in buona salute, anche se il piumaggio di quelle tenute in gabbia erano in condizioni peggiori, mentre le galline tenute all’aperto avevano la possibilità di razzolare liberamente. Quanto alle caratteristiche chimiche e nutrizionali delle uova, l’analisi chimica del tuorlo e dell’albume dei quattro gruppi non ha mostrato differenze rispetto al contenuto d’acqua, di proteine, di grassi e di colesterolo. Pare quindi che questi parametri non vengano influenzati dal tipo di dieta o dal sistema di allevamento. Scrivono i ricercatori:

Possiamo concludere che i parametri collegati alla qualità delle uova non dipendono tanto dalla dieta – convenzionale vs biologica – quanto dal sistema di allevamento. […] La compattezza e il pH dell’albume erano più bassi nel gruppo allevato all’aperto, ma erano comunque valori compatibili per uova di qualità eccellente.

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