venerdì 13 dicembre 2013

X Factor 7, vince Michele Bravi: nell’edizione di Mika, la spunta ancora….Morgan



Se c’era una volta in cui dovevano vincere i Gruppi, era questa...
Michele ha un timbro e un modo di interpretare che divide. O non lo si "sente" o, al contrario, conquista. Ha sicuramente margini di crescita. Ma l'"appello" di Marco Castoldi in arte Morgan alla Sony rimarrà inascoltato. Non lo volevano "vicino" a Noemi, non lo vorranno vicino a Michele. 


da: Il Sole 24 Ore

Pronostico confermato a X Factor: vince Michele. Ape Escape secondi a sorpresa. Delirio One Direction
di Francesco Prisco



L'edizione italiana di X Factor sembra osservare con scrupolo assoluto una legge non scritta: alla fine deve vincere un concorrente di Morgan. È stato così anche quest'anno con il trionfo di Michele Bravi, ragazzo umbro dalla faccia pulita e la voce sottile partito da outsider e cresciuto puntata dopo puntata, fino a raggiungere la vetta. Alla faccia della categoria Under Donna che a inizio competizione sembrava la meglio assortita.
Il primato rispetta il pronostico della vigilia, anche in virtù dell'inedito «La vita e la felicità», donato a Michele da Tiziano Ferro. Non si può dire lo stesso per la seconda piazza, occupata a sorpresa dagli Ape Escape, trio tamarrock di Nocera Inferiore e Superiore protagonista di una rimonta prodigiosa, complice la loro grande tifoseria che dall'Agro nocerino sarnese vanta ormai ramificazioni in tutto lo Stivale. Soltanto terza Violetta, «casta diva» partita
country e arrivata leggera-leggera, quasi fosse un'Arisa minore. Sulla vittoria finale ci contava, eppure ha perso il controllo della situazione: da qui il pianto a dirotto con cui ha lasciato il palco. Quarta «miss mediocrity» Aba, arrivata molto più lontano di quanto chiunque potesse scommettere. Ma per gli ottomila che affollavano il palazzetto dello sport milanese quella di ieri è stata soprattutto la serata degli One Direction, band nata dall'edizione inglese del talent show che ha concesso a quella italiana i quattro minuti e passa di «Story of my life». Applausi, urla, strepiti delle teenager presenti in sala. Non è una malattia: è la 1D mania. La settima edizione della kermesse, terza consecutiva andata in onda su Sky, si conferma quella dei record: 5,5 milioni i voti arrivati ieri sera, contro gli 1,3 milioni dell'edizione passata. Per il resto si segnalano il duello Mika-Morgan («Altrove» che si innesta su «Relax, take it easy», mentre «Altre forme di vita» e «We are gold» si fanno notare per i tentativi di armonie vocali), Giorgia che non perde occasione di promuovere il nuovo singolo «Quando una stella muore» ed Elisa che si produce in «Ecco che».

Aba scivola sul duetto con Biondi
La serata parte con i duetti tra concorrenti e star affermate del nostro show biz musicale. Coerentemente tamarrock il meet-up tra Ape Escape ed Elisa su «Labyrinth», la hit che lanciò la cantante friulana. Niente affatto elegante l'utilizzo del beatbox dopo l'eliminazione di Andrea. Michele deve sforzarsi parecchio, abbassando la voce per cantare con Giorgia «Gocce di memoria» nella tonalità originale. Il ragazzo esce fuori solo alla fine del brano, quando può urlare fuori tutta la tensione che ha accumulato per l'appuntamento importante. Spiazzante l'incontro tra Violetta e Marco Mengoni su «L'essenziale», ballad che ha vinto l'ultimo Sanremo. Come se si sovrapponessero due pianeti diversi. L'arrangiamento delle parti vocali però è furbacchione: va incontro ai desiderata del pubblico medio. Di un barocco difficile da digerire la versione che un'Aba piuttosto imprecisa e Mario Biondi danno di «Close to you», evergreen del grande Burt Bacharach. Terribile la scenografia che evoca una tenda da doccia. E così esce proprio la concorrente di Elio risparmiandoci «Indifesa», il suo mal digeribile inedito.

Il pianto di Violetta
La seconda manche consiste nell'esecuzione degli inediti. Resta debole «Invisibili» degli Ape Escape, improbabile misto di articoli presi in prestito da Muse e Rage Against the Machine. Impeccabile e originale Michele. Per Violetta «Dimmi che non passa» è una palla al piede easy listening, tanto che – per suo sommo sgomento – si ritrova fuori dalla competizione. Testa a testa finale tra Michele e il trio nocerino. Questi ultimi puntano su «Walk this way» degli Aerosmith nella versione con i Run Dmc. Ci scappa pure un mash up con «Love in the elevator». Ed è come giocare sul velluto. Ammiccante la scelta del cantante umbro: una pettinatissima «Anima fragile» di Vasco Rossi. Due brani a cappella («Tu si' ‘na cosa grande pe' me» per gli Ape Escape, la waitsiana «Blue Valentine» per Michele) ed è il tempo di aprire la busta con il nome del vincitore. Che adesso crediamo riscuoterà un importante obolo di copie vendute.



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