L'effetto Mediaset sul voto degli
italiani. Sì, esiste
Nei territori dove i canali di
Berlusconi sono arrivati prima i voti per Forza Italia sono maggiori
di Riccardo Puglisi
Gli effetti di Mediaset sul voto degli
italiani
La
prossima volta che Berlusconi decide di fondare un canale televisivo dovrebbe
farlo partire in contemporanea in tutte le parti d’Italia (isole comprese),
invece di ripetere quel che – suo malgrado - successe nei primi anni ’80.
Altrimenti capita che alcuni pericolosi economisti possano verificare
empiricamente l’effetto delle televisioni sul voto per Forza Italia.
Andiamo
per gradi: in quei formidabili anni Canale 5, al fine di scansare il divieto
per un canale televisivo privato di trasmettere a livello nazionale, si basava
su un network di reti locali che trasmettevano i suoi programmi. Tuttavia, non
tutta l’Italia era coperta da questa rete, per cui in alcune città il segnale
di Canale 5 – e successivamente di Rete 4 e Italia 1 - è arrivato ben prima che
in altri territori. Il segnale televisivo arriva in una certa città se esiste
un trasmettitore abbastanza vicino, e se non ci sono montagne di mezzo.
Questo
mosaico di città che ricevono e non ricevono i canali Mediaset (Fininvest ai
tempi) assomiglia molto a un esperimento, che può essere analizzato per
verificare gli effetti di questi canali sul voto per il partito che Berlusconi
fondò una decina di anni dopo, cioè Forza Italia. Si badi bene: già a partire
dal 1985 (con il
cosiddetto decreto Berlusconi emanato dal governo Craxi) il
segnale televisivo poteva arrivare a tutti gli italiani, senza i sotterfugi di
cui sopra. Ma i telegiornali sui canali Mediaset hanno fatto capolino solo nel
1991, per cui chi volesse analizzare questi dati sta facendo riferimento agli
effetti politici di una televisione commerciale, priva di telegiornali, e
sostanzialmente priva di notizie.
Ecco
il sacrosanto lavoro empirico effettuato dagli economisti Durante, Pinotti e Tesei: essi hanno
ottenuto da Mediaset stessa informazioni dettagliate sui trasmettitori, e hanno
verificato come – controllando per fattori confondenti - nelle città in cui i
canali Mediaset sono arrivati prima i voti per Forza Italia durante le elezioni
del 1994, del 1996, del 2001 e del 2008 sono significativamente più elevati che
altrove, all’incirca di uno o due punti percentuali. L’effetto non è presente
nelle elezioni 2013, comunque è durato parecchio!
Questo
il risultato principale dell’analisi, ma ve ne sono altri due piuttosto
interessanti:
- L’aumento
di voti a favore di Forza Italia è maggiore al Sud, e nelle piccole città.
- I
dati individuali mostrano che l’effetto è più pronunciato per i giovani e gli
anziani, rispetto agli individui di mezza età.
Non
è del tutto chiaro il meccanismo esatto attraverso cui canali commerciali
possano influenzare il voto per il politico Berlusconi. Si tratta di un effetto
inerziale per cui chi vede Canale 5 da più tempo poi finisce per vedere i Tg
Mediaset, ed essere influenzato da quelli? Si tratta di un senso di gratitudine
o di stima verso l’imprenditore Berlusconi, che poi trasborda nella sfera
politica? Si tratta di un insieme di valori consumistici e individualistici che
sono comunicati dagli show e dai serial di Mediaset, i quali trovano sbocco
politico in un voto per Forza Italia? Difficile fornire una risposta
convincente e conclusiva. Secondo gli autori, il meccanismo più probabile è
l’ultimo, cioè quello che passa attraverso i valori (poco) sociali inculcati
dai programmi Mediaset.
Per chi vuole saperne di più:
Ruben Durante, Paolo Pinotti e Andrea
Tesei [2014] “No News, Big News. The Political Consequences of Entertainment
TV.” Working paper, disponibile qui: http://www.rubendurante.net/tv_politics_culture.pdf
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