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Il Fatto Quotidiano
Domani
la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera deve votare pro o
contro l’immunità-impunità per B. in quattro processi, uno penale e tre
civili, nati da altrettante denunce presentate da persone da lui infangate
nella scorsa legislatura, quand’era ancora deputato. E la prossima settimana si
riunirà finalmente la giunta per le elezioni del Senato per decidere sulla
eleggibilità o meno di decine di neosenatori sui quali gravano diversi profili
di incompatibilità, fra cui B., titolare con Mediaset delle concessioni
televisive pubbliche e dunque ineleggibile in base alla legge 361/1957. In
tutte le votazioni il Pd è decisivo: alla Camera, perché con Sel ha la
maggioranza assoluta grazie al premio-Porcellum; al Senato, perché è il gruppo
più rappresentato e, pur non arrivando alla maggioranza, può ampiamente
superarla con i 5Stelle, che han già annunciato il loro voto per
l’ineleggibilità di B.
Dunque,
entro una decina di giorni, se il Pd farà ciò che si aspettano i suoi elettori,
il Parlamento darà il via libera ad altri quattro processi a B. e lo
caccerà dal Parlamento dove siede abusivamente da vent’anni. Non si tratta di
atti ostili o eversivi, ma semplicemente di applicare le leggi dello Stato:
l’insindacabilità parlamentare vale per i voti dati e le opinioni espresse
nell’esercizio delle funzioni, non per gli insulti e le diffamazioni sparsi in
giro per l’Italia (la Consulta l’ha stabilito un’infinità di volte); e
l’ineleggibilità non è un’opinione, ma una condizione oggettiva fissata da una
legge di 56 anni fa, quando B. andava all’università (e studiava legge!).
Eppure si apprende dai giornali che, nell’un caso e nell’altro, il Pd potrebbe
votare a favore di B. e contro la legge.
Urge
un chiarimento netto dal neosegretario Epifani, ma anche dal premier Letta a
proposito degli “accordi di governo” evocati a ogni pie’ sospinto dal Pdl
e ignoti agli elettori. Sarebbe ben strano se vi fossero comprese questioni di
legalità e democrazia, di esclusiva competenza parlamentare. Ma se qualcuno,
confondendo i ruoli, ha preso impegni in tal senso farebbe bene a mettere tutte
le carte in tavola. Onde evitare che gli elettori ne scoprano via via una al
giorno: oggi l’impegno a votare l’imputato Formigoni a presidente della
commissione Agricoltura; ora la promessa di mandare Nitto Palma al vertice
della commissione Giustizia (con la furbata di chiedere a Monti di votarlo
insieme al Pdl, per potersi astenere e fingere dinanzi agli elettori di aver
fatto di tutto per impedirlo).
Il
Pd ha promesso a B. di bloccare i suoi processi per diffamazione e le sue cause
civili per danni? Il Pd ha promesso di dichiararlo eleggibile anche se
tutti sanno e dicono (D’Alema, Bersani, Zanda e Migliavacca) che non lo è? Se
sì, lo dica e spieghi perché. Gli elettori se ne faranno una ragione e
decideranno di conseguenza alle prossime elezioni. Ciò che è intollerabile è il
balletto delle bugie e delle ipocrisie. Zanda che ribadisce l’ineleggibilità di
B., ma “a titolo personale” (è capogruppo al Senato!), anche perché “io in
giunta non ci sono”. Il tartufo Fioroni che filosofeggia: “L’ineleggibilità non
è nel programma approvato dalle Camere” (già: da quelle Camere formate anche da
eletti ineleggibili, visto che la giunta per le elezioni è bloccata da tre
mesi; e poi che c’entra il governo col voto del Parlamento sulla legalità della
sua composizione?).
Il
direttore dell’Unità Claudio Sardo che scrive, restando serio: “Restiamo
convinti che la legge 361/1957 escluda l’eleggibilità del proprietario di
un’azienda concessionaria dello Stato. Ma è evidente che una maggioranza
politica non potrebbe oggi, senza esercitare violenza ai danni di tanti
elettori, ribaltare il giudizio già espresso in sei legislature consecutive”.
Come dire che, siccome un serial killer ha ucciso sei persone e l’ha fatta
franca, se ne ammazza una settima non si può arrestarlo: sarebbe una violenza
ai danni dei suoi complici.
da 'antico' elettore del pd, afferrmo che non voterò piu' centrosinistra se non verranno sbattuti fuori dal Parlamento corruttori, evasori fiscali, malfattori e non eleggibili tutti. E lo stesso sono pronti a fare parecchi miei conoscenti
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