da: Il Fatto Quotidiano
Boicotta
Benetton
di Giorgio
Cremaschi
Portavoce
del "comitato nodebito", ex
segretario nazionale Fiom
Lo sappiamo oramai cosa è la
globalizzazione per il lavoro.
È un sistema di sfruttamento brutale delle
persone a cui vengono negati o sottratti diritti sanciti dalle leggi dagli
accordi internazionali dai principi della civiltà e della democrazia.
Dopo la tratta degli schiavi che finanziò
la prima grande rivoluzione industriale della fine del 700, questa
globalizzazione è ciò che le somiglia di più. Come allora produce ricchezza
anche se la distribuisce in maniera vergognosa. Come allora le briciole di
questa accumulazione si distribuiscono a vasto raggio, ne ricevono anche tanti
che ricchi non sono, anche coloro che sono vittime di questo moderno
schiavismo.
Ma questo non vuol dire che tutti siamo
colpevoli allo stesso modo. No, non ci sto. Rifiuto la moderna versione della
propaganda degli schiavisti del sud degli Stati Uniti, che nell'800 spiegavano
che anche gli operai di New York usavano il cotone fatto dagli schiavi.
Odio gli indifferenti e i complici, ma
distinguo. Viviamo tutti nello e dello stesso sistema criminale dalla
globalizzazione capitalista, ma tra chi di questo sistema tira i fili delle
decisioni e trae i massimi profitti, e chi con tutte le sue contraddizioni
cerca di abolirlo c'è una bella differenza.
Perché se c'è il sistema schiavista, ci
sono anche i proprietari di schiavi e i caporali che ne eseguono gli ordini.
Io dico che i Benetton sono dei criminali, perché se si appalta il lavoro
in Bangladesh a certi prezzi, a certe imprese, a certe
autorità, se si pretende un certo guadagno per maglietta, non si può non sapere
che la gente muore per farle.
Non sono certo i soli, ma devono pagare, da
qualche parte bisogna pur cominciare.
Quindi chiedo che i Benetton siano
incriminati dalla magistratura per corresponsabilità nella strage di Dacca.
Credo giusto che si lanci una campagna di boicottaggio di tutti i prodotti
Benetton. Domando che il parlamento faccia una inchiesta sulle proprietà di
questa famiglia: perché sono concessionari delle autostrade e fanno le
magliette in Bangladesh, è compatibile? Per me no.
Insomma basta con questa logica assolutoria
, tutti responsabili nessuno responsabile e avanti così... qui il colpevole c'è
e diamoci da fare.
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