Oggettivamente, i “ritratti” che Grillo fa in
un post sono azzeccati. Anche quello su Civati. Che non si capisce che ci
faccia ancora nel Pd. In senso inversamente proporzionale a Renzi…
Con ciò, parlare solo degli errori e/o dei
limiti atavici degli altri è un modo per evitare di affrontare la questione. La
“pagliuzza”, ammesso e non concesso che non sia una trave, c’è.
Asserisco questo pur avendo l’impressone –
per nulla suffragata da sondaggi - che il M5S non calerà così sensibilmente alle
prossime elezioni nazionali.
Rimane il fatto che il risultato delle
amministrative dimostra che c’è un solo vincitore: l’astensione. I partiti e il
M5S hanno perso.
Grillo può sostenere che il M5S non è un
partito come quelli dell’inciucio perenne ma, tanto più lo dice, tanto più deve
dimostrare che il M5S è portatore -
concreto, reale - di un vero cambiamento. Sennonchè…
Vuoi per la gestione di Grillo/Casaleggio –
non diversa da quella degli amministratori “assolutisti” di certi forum (di tv,
gossip, politica, non fa differenza) che prima attraggono e poi creano
distacchi - vuoi per la pochezza, non solo dei pochi voti arrivati dal web, ma
mentale (non dovuta solo all’inesperienza, ma all’ignoranza) - il vero
cambiamento non si sta vedendo.
Sarà colpa – esclusiva – della stampa di
regime inciuciara e dei talk televisivi. Stampa e tv che Giuseppe Piero Grillo non
frequenta, che ha proibito – non a torto, visto la pochezza del 98% degli
onorevoli e senatori cinquestelle - agli eletti dell’”uno vale uno”.
Quella stampa e tv che tutti i giorni, più
volte al giorno, parla di lui e del Movimento 5 Stelle. Lo fa da mesi. Eppure, c’era
questa stampa e tv dipendente (eufemismo) quando il M5S ottenne un risultato
considerevole alle elezioni politiche…
Ma non chiedete a Grillo come mai. Potreste
rientrare nei “ritratti” di un suo post.
Il
maestrini dalla penna rossa
Dopo le elezioni comunali parziali che
storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e
peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna
rossa. Sono usciti dalle cantine
e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di
vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è
differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un
ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era
stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la
sinistra. E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli
inceneritori concessi alla Marcegaglia, è come le vecchie di "Bocca di
Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare
cattivo esempio". C'è poi lo smacchiatore di
Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del
M5S quando il pdmenoelle ha fatto
l'impossibile per fottere prima Marini
e poi Prodi e non ha neppure preso
in considerazione Rodotà.
Belìn, questo ha perso più battaglie del
general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Nelson a
Trafalgar. I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore,
impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno
inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano. Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al
M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti
cortigiane come la Gruber. Renzie
non è più sindaco di Firenze da
tempo, è diventato un venditore a tempo
pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato
riesumato per discettare delle elezioni, forte
della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'è la
claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui
esponente è la Finocchiaro che
vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella
buona, alla Pippo Civati, che non ha fatto i nomi dei 101 che hanno
affossato Prodi, che vive in un partito
che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è
tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da
riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza
negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno
coscienza della trave su cui
sono appoggiati.
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