giovedì 30 maggio 2013

Italia e Unione Europea: dopo il compito, la pagella…

da: TMNews

Commissione Ue: Italia fuori procedura deficit. Letta: soddisfatto
Raccomandata chiusura per altri 5 paesi. Rispettato disavanzo/Pil sotto 3% nel 2012 e previsto così per 2013 e 2014


La Commissione europea ha raccomandato come previsto, oggi a Bruxelles, di abrogare la procedura Ue per deficit eccessivo a carico dell'Italia, che ha rispettato l'obiettivo del deficit al 3% rispetto al Pil nel 2012, e in previsione di una rapporto disavanzo/Pil del 2,9 quest'anno e dell'1,8% nel 2014, secondo il "Programma di stabilità" adottato dal governo.

Il premier Enrico Letta ha espresso "grande soddisfazione". "L'uscita del nostro Paese dalla procedura europea per i disavanzi eccessivi è motivo di grande soddisfazione. Il merito è dello sforzo sostenuto da tutti gli italiani, che devono essere orgogliosi di questo risultato". "Raccogliamo il frutto del lavoro dei precedenti governi - ha aggiunto Letta - in particolare di quello presieduto da Mario Monti, al quale va il mio personale ringraziamento. Quanto all'attuale esecutivo, l'impegno è quello di rispettare gli obblighi assunti in sede europea e di applicare il programma sul quale il Parlamento ha votato la fiducia".

"La procedura per i disavanzi eccessivi nei confronti dell'Italia - si legge in una nota della Commissione Ue - è stata avviata nel 2009. Dopo un picco del 5,5% del Pil nel 2009, il disavanzo pubblico dell'Italia è stato progressivamente ridotto fino ad arrivare al 3,0% del Pil nel 2012, cioè entro il termine fissato dal Consiglio. Secondo il programma di stabilità 2013-2017, adottato dal governo italiano il 10 aprile 2013 e approvato dal Parlamento italiano il 7 maggio, nel 2013 il disavanzo registrerà una leggera diminuzione al 2,9% del Pil, per poi scendere all'1,8% del Pil nel 2014", prosegue la nota della Commissione. "Nell'ipotesi di politiche invariate, le previsioni di primavera 2013 dei servizi della Commissione indicano un disavanzo del 2,9% del Pil nel 2013 e del 2,5% del Pil nel 2014, ossia inferiore al valore di riferimento indicato nel trattato (3% del Pil)", conclude l'Esecutivo Ue.

Oltre che per l'Italia, la Commissione europea ha raccomandato al Consiglio Ue di abrogare la procedura per i disavanzi eccessivi per altri quattro paesi: Italia, Lettonia, Ungheria, Lituania e Romania. La Commissione ha raccomandato anche al Consiglio di avviare una procedura per i disavanzi nei confronti di Malta. L'esecutivo ha adottato raccomandazioni al Consiglio volte a prorogare i termini per la correzione del disavanzo eccessivo in sei paesi: Spagna, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovenia.

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