martedì 14 maggio 2013

Diaria dei parlamentari, Grillo: chi vuole tenersi i soldi li tiene, ma fuori dal M5S


da: Il Fatto Quotidiano

Rimborsi, Grillo: “Chi vuole tenersi i soldi si mette fuori”. Deputati M5S in assemblea
E' iniziato il "Tutti a casa tour" e il leader del Movimento ripete nuovamente ad Avellino il suo pensiero sulla questione della diaria dei parlamentari. Contemporaneamente a Montecitorio gli eletti sono riuniti per affrontare il nodo diaria che ha scatenato polemiche interne ed esterne negli ultimi giorni

“Chi vuole tenersi i soldi se li terrà .. Vuole fare carriera? Si mette fuori da solo”. Beppe Grilloripete nuovamente il suo pensiero sulla questione della diaria dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. ad Avellino. La querelle era nata dopo un “sondaggio” interno agli eletti sulla restituzione su base volontaria dei rimborsi previsti per legge. Il leader M5S  sull’argomento non fa passi indietro, ma punta il dito contro i media: “Ci fanno la battaglia sulla diaria perché uno o due hanno protestato. Ma ci sono ragazzi bravissimi, e invece vanno a cercare due-tre cento euro di chi ha detto non ce la faccio”. 

Grillo: “Contro di noi poteri forti. Alle prossime elezioni prendiamo il 30%”. ”Contro di noi ci sono i poteri forti, la stampa, gli hacker, ci prendono le mail dei parlamentari: siamo in una guerra spietata. Adesso però basta, se vogliono i dossier li faremo anche noi. Vediamo chi sono i parenti di De Benedetti, facciamo i dossier sui giornalisti che fanno talk show sparando cose in diretta senza verificare prima. Useremo le stesse armi, basta prendere le botte: ora reagiamo. Se vogliono la guerra ce l’hanno. Noi ci prenderemo il Parlamento alle prossime elezioni, come fossimo la protezione civile. Non vogliamo più vedere quelle facce: facce da vere dilettanti. Loro sono i veri dilettanti.
Alle prossime elezioni prendiamo il 30%: stiamo crescendo non scendendo”. Grillo denuncia una vera e propria campagna: “Contro di noi è in atto una cosa spregevole, da qualsiasi punto di vista la si guardi: stanno confezionando dossier su di me e la mia famiglia, su Casaleggio, rapinano le mail dei parlamentari, accompagnati in questa azione dai loro giornali che ogni giorno aizzano, attribuendoci la responsabilità di qualsiasi catastrofe e descrivendomi ora comeHitler, poi come Stalin e adesso come Barbapapà. Siamo e sono arrabbiato ma non nutro odio. Siamo e sono arrabbiato ma, come tutto il Movimento, non nutro odio né lo alimento – aggiunge – Loro che dicono di abbassare i toni, sappiano che il Paese ha capito e che loro non hanno scampo. Con il loro governo, non andranno da nessuna parte, è soltanto questione di pochi mesi poi ce ne libereremo. La nostra è una rabbia sana – sottolinea Grillo – che ha unito in un movimento milioni di persone nelle piazze, che in questi anni hanno firmato petizioni e leggi popolari rimaste nei cassetti, grazie a questa rabbia siamo diventati il primo partito in Italia. L’odio è quello che i giornali riversano ogni giorno su di noi. Ma siamo ottimisti fino all’estremo, perchè il Pd e il Pd (menoelle) non stanno in piedi e cadranno insieme”. E poi un’accusa contro il nuogo governo Letta: “Hanno fatto copia e incolla del nostro programma per rubare un anno di tempo. Si sono chiusi in sé stessi e si fanno scivolare sopra qualsiasi cosa. Non è un programma, sono già in campagna elettorale. Usano i pulmini, non vogliono andare più in televisione: chissà dove hanno preso queste idee…”.
A Montecitorio eletti M5S riuniti per discutere la questione diaria. In contemporanea al comizio di Grillo è iniziata a Montecitorio, all’auletta dei gruppi, l’assemblea plenaria dei parlamentari M5S chiamati ad affrontare il nodo diaria. Dai deputati e senatori stellati si attende ora una parola chiara e soprattutto definitiva: restituire o meno la parte non spesa è la domanda a cui occorre dare risposta senza perdere altro tempo, “siamo già ai supplementari”, avrebbe fatto notare lo stesso Grillo ai suoi poco prima di lasciare Roma. Oggi si cercherà di giungere a soluzione in una riunione che si annuncia tutta in salita, dove non mancheranno scossoni e accuse incrociate. I mal di pancia, assicurano i dissidenti, sono legati soprattutto ai toni, all’attacco mediatico perpretato dallo stesso Grillo ai danni dei parlamentari stellati sul suo blog. “Le regole sui rimborsi sono state cambiate in corsa – fa notare più d’uno – per meri fini elettorali, ma se Beppe ce lo avesse detto con chiarezza probabilmente nessuno avrebbe fatto storie. Il problema è che vogliono prenderci per i fondelli… ‘e accà nisciuno è fess’…”. E tra chi non ci sta a restituire “il mal tolto”, qualcuno sostiene che la questione non andrebbe nemmeno messa ai voti. “Grillo è stato chiaro – assicura un deputato col dente avvelenato – dice che spesso ci perdiamo in votazioni inutili è che questa sulla diaria è una questione da non mettere ai voti: è già scritta nel Codice di Comportamento. Mente sapendo di mentire. Ma se la linea è decisa è inutile votare, non prendiamoci in giro ulteriormente”. A raccontarlo è un altro deputato, che spiega come il leader stellato, nell’incontro a Montecitorio, abbia in realtà riconosciuto come il Codice si presti a una doppia interpretazione. Proprio per questo, a detta di un fedelissimo della linea ‘rendiconta e restituisci’, la votazione sulla diaria si rende necessaria: “Bisogna scegliere se optare per una rendicontazione forfettizzata, pensando ad esempio a delle ‘macro aree’ con cui accorpare le spese omogenee per tipologia – puntualizza prima di prender parte alla riunione – oppure se ricorrere a una rendicontazione dettagliata”. Nessun dubbio però per il fedelissimo: “Il non speso va restituito”.
La “faida” interna è sbarcata anche sul web. L’intervista del deputato del M5S Adriano Zaccagnini,che all’Huffington Post confida il suo dissenso per la gestione del caso, è stata linkata da un simpatizzante con un commento più che esplicito: “Un altro da sbattere fuori….senza discutere …..”. Nulla di eclatante se non che il post viene commentato da Alessandro Di Battista, collega di Zaccagnini alla Camera, e poi da una altra deputata: Emanuela Corda. “A breve conoscerete le mie ‘eccedenze’ – scrive la parlamentare – Sono solo in attesa delle comunicazioni del gruppo perché a differenza di altri tendo a rispettare le decisioni della maggioranza e non utilizzo i media per promozionare me stessa”. Di Battista poi aggiunge: “Sapete come la penso ma dovete anche avere fiducia ragazzi….per questo pur ammettendo che ci sono dei problemi sposo le parole di Manu, troveremo una soluzione cosa che abbiamo sempre fatto”. 
Per aiutare Grillo a dirimere la questione la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, aveva inviato ieri una mail ai deputati. Il cuore della missiva è quello di dare una ”soluzione alle situazioni più spinose” per consentire a Beppe Grillo di poter tornare in piazza con una parola chiara sulla questione della restituzione della diaria. “Ora Beppe si ritroverà di nuovo sui palchi in tutta Italia dove porterà avanti sia il lavoro che stiamo facendo in Parlamentosia la nostra posizione chiara relativamente alla cessione dei soldi pubblici che compongono le nostre indennità. Per questo motivo abbiamo ora bisogno di capire come agirai tu personalmente, ovvero se restituirai o meno l’eventuale eccedenza della diaria non rendicondata e quindi non spesa” scrive Lombardi. “Ne abbiamo bisogno entro domani mattina” si leggeva nella lettera per i deputati in cui si sottolinea che è necessario “per mettere un punto e dare anche a Beppe quello slancio e quella motivazione del potente megafono di sempre”. Proprio la Lombardi si dice “ottimista. Penso che troveremo una soluzione sulla quale saremo tutti d’accordo. Quale? Prevarrà la linea di restituire la parte eccedente della diaria”dice ai cronisti durante una pausa dell’assemblea. “Chi ha fatto campagna elettorale parlando solo di soldi ha sbagliato. I problemi del Paese sono altri” ragiona Vincenza Labriola, deputata del M5S. Quanto alla diaria, la Labriola riporta l’esempio di Lucio Dalla: “Si è saputo solo oggi il bene che ha fatto in vita”.
Partito il “Tutti a casa Tour” per le prossime elezioni comunali. Ed è infatti partito il ”Tutti a casa Tour”, il nuovo giro elettorale per le comunali che sul suo blog annota: sarà un “tour come tutti gli altri: speciale. Ma si respira un’aria diversa, elettrica, frizzante. È l’onda lunga dello Tsunami che ha sconvolto la politica italiana”. Ora, dice, siamo “in Parlamento da prima forza politica in Italia. Non un punto di arrivo, ma una tappa. Oggi si riparte. Il nostro obbiettivo è sempre lo stesso: mandarli tutti a casa. Stateci vicino”. ”Un anno fa i cittadini iniziavano  ariprendersi le istituzioni, a partire da Sarego, Comacchio, Mira e Parma. Dopo pochi mesi – ricorda Grillo – il M5S è diventata la prima forza politica in Sicilia e 15 cittadini sono entrati come testa d’ariete nelle istituzioni. Poco dopo in fretta e furia venivano indette le elezioni politiche. E allora la raccolta firme, i banchetti sotto la neve, il Firma day, il Massacro tour, lo Tsunami,  piazza San Giovanni, l’ingresso in Parlamento da prima forza politica in Italia. Non un punto di arrivo, ma una tappa. Oggi si riparte”.

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