da: Il Fatto Quotidiano
Rimborsi,
Grillo: “Chi vuole tenersi i soldi si mette fuori”. Deputati M5S in assemblea
E'
iniziato il "Tutti a casa tour" e il leader del Movimento ripete
nuovamente ad Avellino il suo pensiero sulla questione della diaria dei
parlamentari. Contemporaneamente a Montecitorio gli eletti sono riuniti per
affrontare il nodo diaria che ha scatenato polemiche interne ed esterne negli
ultimi giorni
“Chi vuole tenersi i soldi se li terrà ..
Vuole fare carriera? Si mette fuori da solo”. Beppe Grilloripete
nuovamente il suo pensiero sulla questione della diaria dei
parlamentari del Movimento 5 Stelle. ad Avellino. La querelle
era nata dopo un “sondaggio” interno agli
eletti sulla restituzione su base volontaria dei rimborsi previsti
per legge. Il leader M5S sull’argomento non fa passi indietro, ma punta
il dito contro i media: “Ci fanno la battaglia sulla diaria perché uno o due
hanno protestato. Ma ci sono ragazzi bravissimi, e invece vanno a cercare
due-tre cento euro di chi ha detto non ce la faccio”.
Grillo: “Contro di noi poteri forti. Alle
prossime elezioni prendiamo il 30%”. ”Contro di noi ci sono i poteri forti, la
stampa, gli hacker, ci prendono le mail dei parlamentari: siamo in una guerra
spietata. Adesso però basta, se vogliono i dossier li faremo anche noi. Vediamo
chi sono i parenti di De Benedetti, facciamo i dossier sui giornalisti che
fanno talk show sparando cose in diretta senza verificare prima. Useremo le
stesse armi, basta prendere le botte: ora reagiamo. Se vogliono la guerra ce
l’hanno. Noi ci prenderemo il Parlamento alle prossime elezioni, come fossimo
la protezione civile. Non vogliamo più vedere quelle facce: facce da vere
dilettanti. Loro sono i veri dilettanti.
Alle prossime elezioni prendiamo il
30%: stiamo crescendo non scendendo”. Grillo denuncia una vera e propria
campagna: “Contro di noi è in atto una cosa spregevole, da qualsiasi punto di
vista la si guardi: stanno confezionando dossier su di me e la mia
famiglia, su Casaleggio, rapinano le mail dei parlamentari, accompagnati in
questa azione dai loro giornali che ogni giorno aizzano, attribuendoci la
responsabilità di qualsiasi catastrofe e descrivendomi ora comeHitler, poi come Stalin e
adesso come Barbapapà. Siamo e sono arrabbiato ma non nutro odio. Siamo e sono
arrabbiato ma, come tutto il Movimento, non nutro odio né lo alimento –
aggiunge – Loro che dicono di abbassare i toni, sappiano che il Paese ha capito
e che loro non hanno scampo. Con il loro governo, non andranno da nessuna
parte, è soltanto questione di pochi mesi poi ce ne libereremo. La nostra è una
rabbia sana – sottolinea Grillo – che ha unito in un movimento milioni di
persone nelle piazze, che in questi anni hanno firmato petizioni e leggi
popolari rimaste nei cassetti, grazie a questa rabbia siamo diventati il primo
partito in Italia. L’odio è quello che i giornali riversano ogni giorno su di
noi. Ma siamo ottimisti fino all’estremo, perchè il Pd e il Pd (menoelle) non
stanno in piedi e cadranno insieme”. E poi un’accusa contro il nuogo governo
Letta: “Hanno fatto copia e incolla del nostro programma per rubare un anno di
tempo. Si sono chiusi in sé stessi e si fanno scivolare sopra qualsiasi cosa.
Non è un programma, sono già in campagna elettorale. Usano i pulmini, non
vogliono andare più in televisione: chissà dove hanno preso queste idee…”.
A Montecitorio eletti M5S riuniti per
discutere la questione diaria. In contemporanea al comizio di Grillo è
iniziata a Montecitorio, all’auletta dei gruppi, l’assemblea plenaria dei
parlamentari M5S chiamati ad affrontare il nodo diaria. Dai deputati e senatori
stellati si attende ora una parola chiara e soprattutto definitiva: restituire
o meno la parte non spesa è la domanda a cui occorre dare risposta senza
perdere altro tempo, “siamo già ai supplementari”, avrebbe fatto notare lo
stesso Grillo ai suoi poco prima di lasciare Roma. Oggi si cercherà di giungere
a soluzione in una riunione che si annuncia tutta in salita, dove non
mancheranno scossoni e accuse incrociate. I mal di pancia, assicurano i
dissidenti, sono legati soprattutto ai toni, all’attacco mediatico perpretato
dallo stesso Grillo ai danni dei parlamentari stellati sul suo blog. “Le regole
sui rimborsi sono state cambiate in corsa – fa notare più d’uno – per meri fini
elettorali, ma se Beppe ce lo avesse detto con chiarezza probabilmente nessuno
avrebbe fatto storie. Il problema è che vogliono prenderci per i fondelli… ‘e
accà nisciuno è fess’…”. E tra chi non ci sta a restituire “il mal tolto”,
qualcuno sostiene che la questione non andrebbe nemmeno messa ai voti. “Grillo
è stato chiaro – assicura un deputato col dente avvelenato – dice che spesso ci
perdiamo in votazioni inutili è che questa sulla diaria è una
questione da non mettere ai voti: è già scritta nel Codice di Comportamento.
Mente sapendo di mentire. Ma se la linea è decisa è inutile votare, non
prendiamoci in giro ulteriormente”. A raccontarlo è un altro deputato, che
spiega come il leader stellato, nell’incontro a Montecitorio, abbia in realtà
riconosciuto come il Codice si presti a una doppia interpretazione. Proprio per
questo, a detta di un fedelissimo della linea ‘rendiconta e restituisci’, la
votazione sulla diaria si rende necessaria: “Bisogna scegliere se optare per
una rendicontazione forfettizzata, pensando ad esempio a delle ‘macro aree’
con cui accorpare le spese omogenee per tipologia – puntualizza prima di
prender parte alla riunione – oppure se ricorrere a una rendicontazione
dettagliata”. Nessun dubbio però per il fedelissimo: “Il non speso va
restituito”.
La “faida” interna è sbarcata anche sul
web. L’intervista del deputato del M5S Adriano Zaccagnini,che
all’Huffington Post confida il suo dissenso per la gestione del caso, è stata
linkata da un simpatizzante con un commento più che esplicito: “Un altro da
sbattere fuori….senza discutere …..”. Nulla di eclatante se non che il post
viene commentato da Alessandro Di Battista, collega di Zaccagnini alla
Camera, e poi da una altra deputata: Emanuela Corda. “A breve conoscerete
le mie ‘eccedenze’ – scrive la parlamentare – Sono solo in attesa delle
comunicazioni del gruppo perché a differenza di altri tendo a rispettare le
decisioni della maggioranza e non utilizzo i media per promozionare me stessa”.
Di Battista poi aggiunge: “Sapete come la penso ma dovete anche avere fiducia
ragazzi….per questo pur ammettendo che ci sono dei problemi sposo le parole di
Manu, troveremo una soluzione cosa che abbiamo sempre fatto”.
Per aiutare Grillo a dirimere la questione
la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi, aveva inviato ieri una mail
ai deputati. Il cuore della missiva è quello di dare una ”soluzione alle
situazioni più spinose” per consentire a Beppe Grillo di poter tornare in
piazza con una parola chiara sulla questione della restituzione della diaria.
“Ora Beppe si ritroverà di nuovo sui palchi in tutta Italia dove porterà avanti
sia il lavoro che stiamo facendo in Parlamentosia la nostra posizione
chiara relativamente alla cessione dei soldi pubblici che compongono le nostre
indennità. Per questo motivo abbiamo ora bisogno di capire come agirai tu
personalmente, ovvero se restituirai o meno l’eventuale eccedenza della diaria
non rendicondata e quindi non spesa” scrive Lombardi. “Ne abbiamo bisogno entro
domani mattina” si leggeva nella lettera per i deputati in cui si sottolinea
che è necessario “per mettere un punto e dare anche a Beppe quello slancio e
quella motivazione del potente megafono di sempre”. Proprio la Lombardi si dice
“ottimista. Penso che troveremo una soluzione sulla quale saremo tutti
d’accordo. Quale? Prevarrà la linea di restituire la parte eccedente della
diaria”dice ai cronisti durante una pausa dell’assemblea. “Chi ha fatto
campagna elettorale parlando solo di soldi ha sbagliato. I problemi del Paese
sono altri” ragiona Vincenza Labriola, deputata del M5S. Quanto alla diaria, la
Labriola riporta l’esempio di Lucio Dalla: “Si è saputo solo oggi il bene che
ha fatto in vita”.
Partito il “Tutti a casa Tour” per le
prossime elezioni comunali. Ed è infatti partito il ”Tutti a casa Tour”,
il nuovo giro elettorale per le comunali che sul suo blog annota: sarà un “tour
come tutti gli altri: speciale. Ma si respira un’aria diversa, elettrica,
frizzante. È l’onda lunga dello Tsunami che ha sconvolto la politica italiana”.
Ora, dice, siamo “in Parlamento da prima forza politica in Italia. Non un punto
di arrivo, ma una tappa. Oggi si riparte. Il nostro obbiettivo è sempre lo
stesso: mandarli tutti a casa. Stateci vicino”. ”Un anno fa i cittadini iniziavano
ariprendersi le istituzioni, a partire da Sarego, Comacchio, Mira e
Parma. Dopo pochi mesi – ricorda Grillo – il M5S è diventata la prima forza
politica in Sicilia e 15 cittadini sono entrati come testa d’ariete nelle
istituzioni. Poco dopo in fretta e furia venivano indette le elezioni
politiche. E allora la raccolta firme, i banchetti sotto la neve, il Firma day,
il Massacro tour, lo Tsunami, piazza San Giovanni, l’ingresso in Parlamento da prima forza politica in Italia. Non un punto di
arrivo, ma una tappa. Oggi si riparte”.
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