Giuseppe Piero Grillo ha scritto un post
nel suo blog in merito ai risultati delle elezioni amministrative di domenica
scorsa. Che dire: accidenti! Che analisi!
Avrebbe fatto prima a dire
che c’è una parte del paese che è padre, madre, figlia, del modello del
berlusconismo. E che c’è un’altra parte di paese che questo modello lo vorrebbero
eliminare una volta per tutte.
A parte il fatto che ha voluto scrivere più
righe di quante il concetto ne richiedesse (opinione personale, s'intende), il “fine analista” Grillo si è dimenticato di trattare l’aspetto più importante:
come fa l’Italia B - ammesso e non concesso che la composizione delle due Italie sia quella che lui descrive - a non prenderlo più nel culo. La domanda non se l’è posta perché
non ha la risposta. O meglio....
Ti capisco Grillo. La risposta contempla
una verità che non puoi né vuoi dire perché significherebbe ammettere l’equivoco
dell’”uno vale uno”. E non solo.
Capisco che tu non possa porti una domanda perché,
per distinguerti dalla classe dei morti viventi, dovresti ammettere i limiti
del M5S, della conduzione post elezioni politiche, della sostanziale incapacità
dimostrata nel convincere l’Italia B a considerare il Movimento 5 Stelle l’alternativa
reale al sistema e a “convertire” anche solo una piccola parte dell’Italia A.
Capisco che tu, Giuseppe Piero Grillo, sei uguale
– e speculare - alla classe politica dei morti viventi quando tralasci di dire
la verità.
Vi
capisco
Non è corretto attribuire il (mancato) voto
di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano
h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di
proprietà dei partiti. Non è giusto.
Il risultato delle elezioni comunali non è
stato frutto di cittadini disinformati. Al contrario, il voto, in quanto
comunale, vicino alla realtà quotidiana, è stato dato in piena coscienza. Non
si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine,
ma di persone pienamente responsabili della loro scelta. Non diamo la
colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non
più di tanto. Il 50% o poco meno non ha votato. Il rimanente è andato alle
coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato,
convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato
la sua preferenza ai responsabili del disastro dell’ILVA, del Monte Paschi che
hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la
barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non
chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato
pesato, meditato. Esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A,
è composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di
uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di
persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La
seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e
media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si
vota per sé stessi e poi per il Paese. Nella nostra bandiera c’è scritto “Teniamo
famiglia“. In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati
o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente,
sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla
finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come
gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L’Italia A non può vivere
senza il contributo fiscale dell’Italia B, ma quest’ultima sta morendo, ogni
minuto un’impresa ci lascia per sempre. Vi capisco comunque, la pensione, in
particolare se doppia o superiore ai 5.000 euro, è davvero importante. Lo
stipendio vi fa sopravvivere, che sia pubblico o politico non ha importanza. Il
M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l’unico a restituire, nella
Storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio
dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali
siciliani alla microimpresa. L’Autunno Freddo è vicino e forse, per allora,
l’Italia A capirà che votando chi li rassicura, ma in realtà ha distrutto il
Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto
bene.
Ps: Ringrazio tutti coloro che hanno “rischiato” dando il loro voto al M5S che
avrà a seguito di queste elezioni dove si presenta in 199 comuni, in quasi
tutti per la prima volta, circa 3/400 nuovi consiglieri, raddoppiando quelli
attuali.
Dany anche io sono su Twitter ....ti ho aggiunta.
RispondiEliminaScusa, quale sarebbe questa incapacità post elezioni di grillo e del Movimento? persino esponenti del PD hanno ammesso che non avrebbero mai fatto un governo col M5S, volevano solo i voti, poi le proposte sarebbero state bocciate! poi PD e PDL hanno deciso di far passare Lega e SEL all'opposizione così da poter occupare le commissioni. pensi che appoggiare il Governo avrebbe avvantaggiato il Movimento? povera illusa,il PD avrebbe, grazie anche ai giornalai di regime, addossato tutte le colpe e le mancanze del governo al Movimento. vedi che quando hanno proposto Rodotà come presidente il PD ha detto no? e sul post del blog? dove grillo ha sbagliato? non parlare senza dire, se hai idee portale avanti.
RispondiEliminaciao Sara...bene!....ti aggiungo anch'io...
RispondiEliminaciò che pensavo e penso di Grillo, del M5S, di cosa sia questa aggregazione, l'ho fatto in più post..e ho iniziato a settembre del 2012 a fare alcune osservazioni...
RispondiEliminai fatti mi stanno dando ragione..
detto quanto sopra...tu trai una conclusione che non corrisponde a ciò che ho scritto...che io sia tra coloro che ritenevano o volevano un governo M5S e Pd...non l'ho scritto perchè "capisco" la coerenza di Grillo...il suo problema, serio è che...ha ottenuto più voti di quanti ne avrebbe voluto! il che è tutto dire...
le mie idee le esprimo da tempo e liberamente...non manipolo e non mi faccio manipolare da Grillo, Casaleggio e...il professor Becchi