martedì 28 maggio 2013

Bob Dylan: “Blowin in the wind”, compie 50 anni


"Blowin' In The Wind" compie 50 anni
E' diventato brano simbolo del movimento pacifista



Tre giorni fa Bob Dylan spegneva 72 candeline. Oggi compie 50 anni l'album«The Freewheelin' Bob Dylan»,  pubblicato il 27 maggio 1963.  Questo Lp, il secondo della carriera dell'allora 22enne artista, si apriva con "Blowin' In The Wind" brano divenuto simbolo per un'intera generazione che lottava per la difesa dei diritti civili.

Il menestrello di Duluth scrisse quel brano nel 1962 in tre semplici strofe (ascoltate il brano) che iniziano con «How many roads must a man walk down / Before you call him a man? (Quante strade deve percorrere un uomo / Prima che lo si possa chiamare uomo?). Nelle prime due sono più forti i riferimenti ai
temi pacifisti contro le cannonate (Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly / Before they're forever banned?) e i morti (Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows / That too many people have died?), mentre nell'ultima si fa un riferimento più generico alle libertà puntando il dito verso chi gira la testa da un'altra parte (Yes, 'n' how many years can some people exist / Before they're allowed to be free? / Yes, 'n' how many times can a man turn his head, /Pretending he just doesn't see?).

Parole semplici, molto dirette, ma che diventano pesanti, pesantissime quando vengono cantate di fronte a una marea di persone scese in piazza a Washington per protesta  e guidate dal reverendo Martin Luther King. Una canzone  entrata nella storia e poi eseguita in molte versioni sia dallo stesso Dylan sia da altri artisti come Stevie Wonder a Neil Young, da Marlene Dietrich a Duke Ellington.

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