Filofascista
a chi?
Rimango allibita dalle strumentalizzazioni
in atto su una frase estrapolata da un post sul mio blog. Quella espressa era
una analisi esclusivamente storica di
questo periodo politico, che naturalmente condanno. In Italia il fascismo così
come il comunismo è morto e sepolto da almeno trent’anni.
Mi riferivo, facendo una analisi, al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste
rivoluzionarie e non certamente il preludio di una futura dittatura (http://www.circolorussell.it/index.php?doc=158).
Tutte proposte che poi Mussolini smentì
già dall’anno seguente, in quello che fu un continuo delirio di contraddizioni.
La caratteristica del fascismo fu infatti quella di cambiare sempre le carte in
tavola, con l’unica costante che al centro del potere rimanevano sempre
Mussolini ed il suo partito unico.
Potere che poi divenne dittatura in un
crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra. Questo il mio
giudizio storico e politico, negativo su quell’esperienza. Ora possiamo pensare
all’Italia del 2013.
Ricordo a tutti che il M5S ha nel suo
programma l’insegnamento della Costituzione italiana.
Grazie a tutti.
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