martedì 26 marzo 2013

Parlamento non ancora al lavoro, tranne per Raffaello Vignali (Cl) con la proposta salva-Silvio


“Onda emotiva sull’onda dell’inchiesta di Mani Pulite”. Ergo, secondo il deputato Vignali è ora di reintrodurre l’immunità parlamentare.
Certo. Sono passati  più di vent’anni da Tangentopoli e in questi anni nessun parlamentare è stato indagato per corruzione, truffa. In Parlamento, solo perseguitati dalla magistratura.
Visto che ci siamo, perché non eliminare anche le recenti insufficienti norme contro la corruzione. Andiamo Vignali….gli interessi di Silvio & C o si fanno per bene o non si fanno.
Considerando che il ridicolo impera, non si potrebbe chiedere aiuto all’India…Lo so, non è il momento migliore ma c’è spazio per una trattativa.
Uno scambio: i due marò in cambio di un numero imprecisato di zecche mentali. Se c’è da aggiungere anche della pecunia, no problem. Tanto…con tutti i soldi che ci hanno rubato da vent’anni a questa parte, cosa volete che sia un altro “prelievo forzoso”.
Ah…sia chiaro…se la trattativa con l’India non dovesse funzionare, si può sempre metterli su un F35 e buttarli giù nei pressi di Kabul. Che sta in Afghanistan (qualcuno lo dica a Pizzarotti che pensa Kabul sia in Iraq..)


fonte: Huffington Post

La mai cessata adesione di Comunione e Liberazione a Silvio Berlusconi continua a produrre i suoi effetti.

Il deputato Raffaello Vignali, rieletto in Lombardia nel Pdl, ex presidente della Compagnia delle Opere, quindi: appartenente a Cl, ha presentato
una proposta di legge per reintrodurre l’immunità parlamentare: i parlamentari non potranno essere “sottoposti a procedimenti penali” senza l’autorizzazione della Camera di appartenenza.

L’immunità parlamentare era stata abolita dopo tangentopoli. Dal 1993 la Costituzione restringe l'immunità e prevede che nessun ramo del Parlamento possa fermare un arresto in seguito a sentenza irrevocabile.
Il voto delle Camere attualmente è richiesto solo per applicare una misura cautelare, per effettuare una perquisizione personale o domiciliare nei confronti di un parlamentare. "Eguale autorizzazione - si legge nella proposta di Vignali - è richiesta per trarre in arresto o per mantenere in detenzione un membro del Parlamento in esecuzione di una sentenza anche irrevocabile".
Secondo Vignali quella modifica alla Costituzione fu introdotta sull'onda emotiva di indignazione seguita all'inchiesta Mani Pulite. "Quel fenomeno, amplificato dai mezzi di informazione - aggiunge il deputato del Pdl - vide conclusioni finali in termini di condanne che si rivelarono assai ridimensionate rispetto alle previsioni iniziali"."Oggi è auspicabile - aggiunge il deputato del Popolo della Libertà - che il Parlamento trovi la stessa unità di intenti, al fine di fare comprendere ai cittadini che l'immunità parlamentare non è il privilegio di una 'casta', ma una garanzia democratica. Il Parlamento, attraverso le libere e dirette elezioni, esprime il popolo, anzi il Parlamento è il popolo: per questo esso non può essere sottoposto ad alcun altro potere che quello del Parlamento, cioè del popolo stesso".

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