“Onda emotiva sull’onda dell’inchiesta di
Mani Pulite”. Ergo, secondo il deputato Vignali è ora di reintrodurre l’immunità
parlamentare.
Certo. Sono passati più di vent’anni da Tangentopoli e in questi
anni nessun parlamentare è stato indagato per corruzione, truffa. In
Parlamento, solo perseguitati dalla magistratura.
Visto che ci siamo, perché non eliminare anche
le recenti insufficienti norme contro la corruzione. Andiamo Vignali….gli
interessi di Silvio & C o si fanno per bene o non si fanno.
Considerando che il ridicolo impera, non si
potrebbe chiedere aiuto all’India…Lo so, non è il momento migliore ma c’è
spazio per una trattativa.
Uno scambio: i due marò in cambio di un numero imprecisato di zecche mentali. Se c’è
da aggiungere anche della pecunia, no problem. Tanto…con tutti i soldi che ci
hanno rubato da vent’anni a questa parte, cosa volete che sia un altro “prelievo
forzoso”.
Ah…sia chiaro…se la trattativa con l’India
non dovesse funzionare, si può sempre metterli su un F35 e buttarli giù nei
pressi di Kabul. Che sta in
Afghanistan (qualcuno lo dica a Pizzarotti che pensa Kabul sia in Iraq..)
fonte: Huffington Post
La mai cessata adesione di Comunione e
Liberazione a Silvio Berlusconi continua a produrre i suoi effetti.
Il deputato Raffaello Vignali, rieletto in Lombardia
nel Pdl, ex presidente della Compagnia delle Opere, quindi: appartenente a Cl, ha presentato
una proposta di legge per reintrodurre l’immunità parlamentare: i
parlamentari non potranno essere “sottoposti a procedimenti penali” senza l’autorizzazione
della Camera di appartenenza.
L’immunità parlamentare era stata abolita
dopo tangentopoli. Dal 1993 la
Costituzione restringe l'immunità e prevede che nessun ramo del Parlamento
possa fermare un arresto in seguito a sentenza irrevocabile.
Il voto
delle Camere attualmente è richiesto
solo per applicare una misura cautelare, per effettuare una perquisizione personale
o domiciliare nei confronti di un parlamentare. "Eguale autorizzazione -
si legge nella proposta di Vignali - è richiesta per trarre in arresto o per
mantenere in detenzione un membro del Parlamento in esecuzione di una sentenza
anche irrevocabile".
Secondo Vignali quella modifica alla
Costituzione fu introdotta sull'onda
emotiva di indignazione seguita all'inchiesta Mani Pulite. "Quel
fenomeno, amplificato dai mezzi di informazione - aggiunge il deputato del Pdl
- vide conclusioni finali in termini di condanne che si rivelarono assai
ridimensionate rispetto alle previsioni iniziali"."Oggi è auspicabile
- aggiunge il deputato del Popolo della Libertà - che il Parlamento trovi la
stessa unità di intenti, al fine di fare comprendere ai cittadini che l'immunità
parlamentare non è il privilegio di una 'casta', ma una garanzia democratica.
Il Parlamento, attraverso le libere e dirette elezioni, esprime il popolo, anzi
il Parlamento è il popolo: per questo esso non può essere sottoposto ad alcun
altro potere che quello del Parlamento, cioè del popolo stesso".
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