Articolo da leggere. Che ci ricorda, in
barba a colui che sberleffa le primarie, che deputati e senatori del M5S sono
stati scelti da poche centinaia di persone. Deaglio non si lascia mancare
qualche tocco d’ironia che Grillo e Casaleggio si meritano tutta.
Verità inconfutabile per chi possieda un
minimo di spirito d’osservazione: Beppe Grillo non ha vinto grazie a internet.
Giuseppe Piero Grillo ha vinto grazie all’esposizione della tv generalista.
Deaglio, però, cade – come tutti coloro che
diffidano di Grillo - nel grossolano errore di liquidarlo come populista. Così
facendo, posti tutti i limiti e per alcuni le pericolosità del suo movimento, non
si capirà mai perché il M5S sta radicando nel paese. A quanto pare, la sinistra
ripete i medesimi errori di valutazione dei tempi della Lega.
da: Il Venerdì di Repubblica
Re
Grillo
Ma
quale democrazia? Il web è un porcellum elettronicum
Una
nuova classe politica uscita da internet. Così è nata la favola bella del
Movimento 5 Stelle. Tra deliri on line e scenari apocalittici. Ma la vittoria è
arrivata soprattutto grazie all’odiata tv e ai raduni di piazza.
di Enrico Deaglio
Secondo Beppe Grillo, la strepitosa
vittoria del Movimento 5 Stelle è epocale, tale da far prevedere in tempo breve
il passaggio del 25 per cento al 100 per cento del voto, e quindi
l’affermazione completa della «web democrazia»,
dell’«uno vale uno», dell’uguaglianza
elettronica dei cittadini, nel breve futuro in grado di prendere decisioni continue,
trasparenti, informate, tali da rendere i governi un semplice braccio operativo
della volontà popolare. (Il resto, sempre secondo Grillo, è composto da zombie
e morti che parlano vivamente pregati di arrendersi avendo assicurato un
trapasso dolce).
Siccome l’Italia è notoriamente un
laboratorio politico, perché non credergli? Solo pochi anni fa, gli esegeti di
Berlusconi ci avevano spiegato che – dopo il predellino – stavamo assistendo
alla consustazione di Popolo e Capo, in un fluido passaggio di energia
decisionale e di visione profetica in grado di cancellare le vecchie strutture
burocratiche, i partiti, gli apparati, i parlamenti. Il tutto senza web (il
capo non sapeva proprio cos’era, Google lo chiamava Gogol), ma solo con la tv.
Era una stupidaggine? Mica tanto. La profezia quasi
si avverò, infatti
Berlusconi nel 2009 – prima delle minorenni – aveva raggiunto qualcosa come
l’ottanta per cento della popolarità.
Questi due esempi mi servono per sostenere
che, commentando il voto degli italiani, spesso si dicono delle boutade. E quella della «rete
depositaria della futura democrazia» e di tutto quanto è Giusto e Bello, è solo
quella che oggi va maggiormente di moda.
Come effetto del voto di febbraio, il
Movimento 5 Stelle ha eletto 108 deputati (età media 33 anni) e 54 senatori
(età media 46 anni). Nonostante ci si sforzi di capire chi sono e soprattutto
cosa faranno, la compagine non si lascia definire. Dilettanti che la vecchia
Roma politica si mangerà in un boccone? Pionieri, protocristiani,
evangelizzatori? Scilipotici in pectore?
Impossibile prevedere il loro
comportamento, ma un cinico sociologo potrebbe osservare due cose: la prima è
che si tratta di una bella banda di fortunati che hanno vinto la più generosa
delle lotterie (per partecipare bastava dire: mi piacerebbe un mondo con
l’acqua pubblica, tante biciclette e un salario per tutti), proprio in un
periodo in cui trovare un posto di lavoro è praticamente impossibile; la
seconda è che la loro elezione ad occupare gli scranni di quella che fu
l’odiata casta, con la democrazia non
ha molto da spartire. Aspiranti deputati e senatori grillini hanno consegnato
un curriculum a uno staff senza nome (che vive nel web) che li ha organizzati e
li ha sottoposti al voto e al controllo dei cittadini. Un procedimento simile a
quello che i grillini vorrebbero adottare in futuro per tutte le decisioni da
prendere. A queste elezioni chiamate «parlamentarie» hanno partecipato in tutto
1400 candidati su cui si sono espressi 95.000 votanti. Se il numero dei
candidati è alto (come per qualsiasi concorso statale), l’altro è molto basso
(calcolando che 1400 candidati hanno in genere una famiglia e degli amici). Di
fatto, con poche centinaia di voti si potevano raggiungere i primi posti in
lista, in assenza di controlli, verifiche, scrutatori, sedi di contestazione. E
ci lamentavamo del porcellum. Il porcellum elettronicum è davvero un bel
passo avanti.
La Rete per definizione è un’entità
mondiale che vive nell’etere; non ha un consiglio di amministrazione, né degli
avvocati. E questa è la sola ragione per cui Beppe Grillo può così
tranquillamente insultarla, o farsi bello del suo nome. Di fatto, però, l’uso
che Grillo fa di internet, smentisce alcune delle caratteristiche principali
della Rete: comunica in un senso solo; blocca il flusso delle notizie in
entrata, se queste non sono gradite; non permette il dissenso; stabilisce la
gerarchia delle notizie e ingigantisce quelle fornite dal suo capo. Il
successo, e la bellezza, della rete stanno infatti nella possibilità di una
navigazione autonoma e intelligente, nella sinapsi tra le differenze, nella
velocità dei collegamenti, nelle capacità di interloquire e di incidere nel
flusso dell’informazione, nella possibilità di acquisire cultura gratuitamente;
il tutto nella conservazione della propria privacy.
Insomma, c’è un’idea di libertà alla base di questo sistema, che la mantiene in
vita, contro le evidenti spinte, di diverso tipo: quelle che tendono ad
escludere, così come quelle che tendono ad invadere.
Grillo (e il suo socio Casaleggio) hanno
della rete un’idea completamente diversa. Essa è per loro semplicemente uno
strumento. Il blog di Beppe Grillo era nato per propagandare i suoi spettacoli
sulle piazze, non c’è voluto molto a trasformarlo in una macchina elettorale.
Appuntamenti, parole d’ordine, riunioni, foto di grandi folle, la verve dei vaffanculo, notizie di un movimento che
cresce, mostrano sicuramente una comunità che si riconosce in se stessa, e che
diventa pronta ad espellere gli indesiderabili, i contestatori. Probabilmente
non c’è altra sede sulla Rete in cui il proprietario si esibisca in ordini,
anatemi, scomuniche, e non attui purghe dei suoi oppositori, come sul sistema
comunicativo dei 5 Stelle. Interessante è come l’uomo – una vita da
intrattenitore che ha creato simpatia per i suoi mugugni e turpiloqui da teatro
dialettale ligure, l’avatar dell’eterno
perdente, del leporello, del fracchia; il piazzista delle marmitte pulite, del
lavapiatti senza detersivo, il piccola azionista defraudato dalla Telecom – si
sia così improvvisamene ritrovato imprenditore coraggioso; più da brividi
invece la sua associazione con il socio Gianroberto Casaleggio, il titolare
della s.r.l. che regge tutta la baracca. La sua visione del mondo e soprattutto
della web democracy è contenuta nel
filmato Gaia e – purtroppo per tutti
noi – credo informi di sé le sue scelte quotidiane, oltreché quelle dei
poveretti che ha fatto eleggere.
Dunque, sostiene Casaleggio, il mondo di
oggi è in mano ai religiosi e ai massoni e al famoso «gruppo Bilderberg» che lo
porteranno alla guerra mondiale nel 2020. La guerra causerà cinque miliardi di
morti. Si alzeranno onde alte 12 metri (ecco perché in Costarica i Grillos pensano di costruire in collina:
mica fessi), crolleranno San Pietro, Notre Dame e la Sagrada Familia, ma alla
fine vinceremo noi, cioè l’Occidente. Nel 2054 ci sarà un governo mondiale (earth link) che prenderà le sue
decisioni via internet e tutti vivranno in pace. La scena finale vede delle
persone di schiena che marciano verso un grande occhio racchiuso in un
triangolo. (Se non ci credete, andate su Gaia,
you tube, e ci troverete anche Mussolini, Leni Riefenstahl, Savonarola e Gengis
Kahn).
Ora tutti sanno che la Rete, oltre a tutte
le cose buone che fa, è anche un formidabile ricettacolo di scemenze e
perversioni, ci sono i complottismi, c’è molto negazionismo, ci sono gli aerei
che erano invece due ologrammi e le torri che sono state bombardate dalla Cia e
dal Mossad, c’è molto di più di quanto lo stesso Beppe Grillo si lasci scappare
(e dire che lui è un tipo molto sospettoso su banche, nasi adunchi, mercati
internazionali), ma a me questa profezia di Casaleggio ha fatto un po’
tristezza. Mi sono chiesto: se un deputato 5 Stelle gli dice: «Casaleggio, ma
che cazzate vai dicendo?», lui cosa fa? Ci ripensa? Oppure mi sono chiesto: non
è che per essere messo in lista ti facevano delle domande supplementari e ti
chiedevano cosa ne pensavi di Gaia
governo del mondo? E quelli, come scolaretti prima dell’esame, si facevano l’un
con l’altro: «Oh, se ti chiede di Gaia,
ricordati la Sagrada Famiglia, ci tiene…».
Fantasie, naturalmente. Ma sapete qual è la
cosa che disturba di più? Se ci pensate (me l’ha fatto notare uno che si firma
Gipi, sul quotidiano on line il Post.it),
la cosa veramente grave è che Casaleggio pensa che nel 2054 ci sarà ancora
internet! Se avesse fatto la sua profezia venti anni fa, quando internet non
esisteva, che avrebbe detto? Nel 2054, dopo la famosa guerra dei cinque
miliardi di morti, prenderemo tutte le decisioni «via fax»?
Insomma, se qualcuno è ancora appassionato
alla democrazia, faccia presente a questi giovani deputati e senatori che sono
capitati nelle mani di un saccente cretino, e ne piglino le conseguenze.
Sarebbe meglio per loro, oltre che per tutti noi. Quanto poi alla web democrazia, non è poi quella grande
novità.
Sentire questa. E’ di Isaac Asimov, il
maestro della fantascienza. Nel 1955 – quando non esisteva internet, non
esistevano fax, non esistevano exit polls,
ma invece esistevano già potentissimi istituti che sondavano l’opinione
pubblica – scrisse un breve racconto, Diritto
di voto in cui immaginava che in
America, nel 2008 (!) non si sarebbe votato più. Per tagliare i costi enormi e
le perdite di tempo delle elezioni, avrebbe votato un solo cittadino, scelto
dal calcolatore Multivac come «rappresentativo». E così il giorno delle
elezioni il cittadino Norman Muller usciva di casa, attorniato dai reporter e
andava….Non al seggio, ma al Laboratorio, dove il «calcolatore anziano» lo
collegava a tanti fili e poi gli faceva un sacco di domande che non c’entravano
niente con la politica…Alla fine il Laboratorio avrebbe fatto sapere alla
nazione chi aveva vinto.
Grillo aveva vinto le elezioni non per il
web, ma per lo storico, incredibile populismo italiano. Non l’ha vinto con
internet, ma non le adunate oceaniche, le parolacce, l’esposizione del proprio
corpaccio. Quasi vent’anni fa, quando vinse l’altro, si disse che lo aveva
fatto con le televisioni. Il problema italiano è veramente complesso, parlando
di democrazia, perché oggi si sono sommate le televisioni e le adunate
oceaniche, Gaia, il salario di cittadinanza e la restituzione dell’Imucon
assegno incluso e vaffa Merkel. Internet? Ma no, chi ha votato Grillo non lo ha
fatto per internet.
Io non so che opinione abbia Beppe Grillo
della democrazia e che cosa voglia davvero. I suoi deputati e senatori sono
giovani, attivi, onesti e, a quanto pare, animati dalle migliori intenzioni.
(Al massimo qualcuno sarà un po’ ciula,
ma questo succede dappertutto). Si trovano in una situazione eccezionale:
possono fare politica, fare leggi, cambiare l’Italia; gli basta solamente
rivendicare il proprio essere persone adulte e agire di conseguenza, cioè con
la propria testa.
Lo faranno? Lo faranno sulla rete? Chissà.
Cara scrivi bene ma non hai cognizione di causa.grillo ha vinto non per la rete ma perche' e' stato il primo e l unico che ha parlato male della casta e ha dato a quelli che la odiano come me la possibilita' di eliminarla o pensi che tutti quelli che hanno votato m5s sono maniaci del web.prima dici che grazie ad internet grillo ha vinto poi dici che solo 95000 persone hanno votato le primarie.chi vuoi incantare mi puzzi di trols dammi retta cambia pusher
RispondiEliminahai sbaglio blog..o non sai leggere
RispondiEliminal'articolo di questo post come indicato sia nel titolo sia all'inizio è stato scritto da Enrico Deglio non da me.
Il commento iniziale, prima di riportare l'articolo è scritto da me e non ho scritto che solo 95000 persone hanno votato le primarie nè ho scritto che grazie a internet Grillo ha vinto, caso mai ho scritto di essere d'accordo con Deaglio, Grillo ha vinto per la tv. Non ci è mai andato ma ogni giorno si parlava di lui, di ciò che faceva e diceva
Sei tu cha hai bisogno di cambiare pusher e di fare una cura disintossicante...da additivi chimici...oppure..il tuo problema è che sei mononeuronico il che ti rende un soggetto facilmente manipolabile
Tu invece sei libera e neuroni ne hai a miliardi l unico problema e' che sono tutti in guerra tra di loro e diglio a stanlio che irmai il treno e 'partito e si fermera' solo a destinazione siete circondati arrendetevi
Eliminadi certo so leggere...e so cosa ho scritto..che è diverso da ciò che hai riportato...su torna da nei blog adatti a te: quello di grillo e..perchè no...quello di Messora..
Eliminae cambia spacciatore!...
Dai non te la prendere scherzavo pero' non giocare a fare la giornalista qualcuno (demente) ti potrebbe anche credereil m5s e' il futuro della politica o sei a favore della cast?
Eliminagiocare a fare la giornalista? e se lo fossi..
RispondiEliminadi certo non sono nè Grillo, nè Casaleggio..nè messora..nè scanzi...
salutami il tuo pusher!
Sei iscritta all ordine degli stessi?
Eliminaahah...non ho detto che sono giornalista...ho scritto e se lo fossi...lo vedi che non sai leggere!
RispondiEliminaby by
Se lo fossi significa che lo potresti essere in ogni caso cerca di usare lo stesso tempo in un periodo non sono io che non so leggere sei tu che.............
Eliminaahah..il solito "insegnante" di italiano!...devi essere un deputato o un senatore 5stelle...o..un informatico!
RispondiEliminaNien te di tutto questo sono un marziano anch io stammi bene e vota m5s meglio un salto nel buio che una morte assistita
Eliminabuon proseguimento sul tuo pianeta....
RispondiEliminaè sicuramente meglio sbagliare a 20 anni o a 30 anni che PER 20 anni, IN 20 anni..quindi..spazio ai giovani magari "supportati" da gente seria e con qualche annetto in più che...non siano manipolatori o ideologi dell'equivoco..
E chi sono questi?esistono nel mondo reale o nei tuoi sogni?
EliminaLo so sei giovane e con tante speranze ma la realta' e' un'altra apri gli occhi i manipolatori sono ovunque anche tra i grillini e tra i giovani e sogna solo cose realizzabili addio
Elimina