giovedì 28 marzo 2013

L’Amaca di Michele Serra


da: la Repubblica

Sperare che Grillo conceda uno spiraglio d´intesa, o anche solo di ascolto, a qualunque forma politica che non sia quella da lui creata e controllata, è pura illusione (lo dico da illuso conclamato, primo firmatario di un appello in favore di un governo di cambiamento rivolto anche a lui e ai suoi). La sua forza sta nell´isolamento, nel potere di veto e di distruzione, nella “superiorità” anche logistica che i suoi deputati e senatori hanno scelto in Parlamento. Mai mischiarsi, mai confondersi, mai abbassarsi allo stesso livello degli altri, massa indistinta di contaminati.

Anche perché confrontandosi – cioè mettendosi sullo stesso piano degli altri – si rischia di vivere la stessa esperienza vissuta dal Capo in persona parlando faccia a faccia con Napolitano. Insolentito da lontano, il vecchio uomo di Stato non gli è dispiaciuto da vicino. Basta così poco – basta la realtà – a mutare il disprezzo in curiosità. Allo stesso modo, fino a che se ne rimane nel suo e tra i suoi, Grillo può comodamente definire “padri puttanieri” anche persone alle quali, faccia a faccia, probabilmente non oserebbe dirlo. Rischierebbe un ceffone in pieno viso, come può capitare quando si offende così orribilmente un essere umano in carne e ossa. Fatta da lontano, la politica è a rischio zero.

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