Pietro
Grasso a Piazzapulita dopo le accuse di Travaglio: ma un ordine di arresto si
sa prima?
'Ma l'arresto si fa forse via e-mail? Che
si sappia prima ancora che ci sia l'ordine d'arresto...Può essere un dato
infondato o una previsione" ha detto Grasso "meravigliato che sulle
agenzie ci sia questa notizia". Lo dice il presidente del Senato Pietro
Grasso, ospite di "Piazzapulita", su La7, rispondendo a Corrado
Formigli che gli chiede se la condanna di Marcello Dell'Utri a 7 anni per
concorso esterno in associazione mafiosa la ritenga una sua vittoria, come ex
procuratore capo di Palermo. "Una condanna di un imputato - dice Grasso-
un magistrato non la puo' considerare una vittoria o una sconfitta. Quello che
deve fare riflettere e' che le indagini sono iniziate nel '94 e ancora non si
ha una risposta definitiva della giustizia, e' un fatto drammatico per il
Paese".
Pietro Grasso è ospite di
"Piazzapulita", su La7, dopo le critiche che gli ha rivolto Marco
Travaglio a "Servizio Pubblico" e la sua richiesta di confronto con
il giornalista. Travaglio, invitato in trasmissione da Formigli, ha scelto di
non partecipare alla serata.
Questi i punti su cui ha insistito l'ex
procuratore nazionale antimafia.
Non
temo il confronto con Travaglio
"Una persona come me, che ha la
coscienza pulita, cosa può temere? Parecchie persone mi hanno chiesto perchè ho
telefonato in trasmissione, perchè ho chiesto un confronto tv. Ma la vita è
sempre un momento di confronto.
Io nell'insediarmi al Senato ho parlato di casa
trasparente, e la mia nuova funzione istituzionale veniva sporcata, opacizzata
da queste parole che è difficile contrastare nella loro genericità"."Sentendo le parole di Travaglio ho capito che quello era l'inizio di qualcosa che sarebbe continuato - ha spiegato Grasso -.
“Venivano strumentalizzate cose passate
della mia carriera per attaccare il presidente del Senato, utilizzando tutto
quello che da una vita mi sono sentito contestare. Io non ho mai reagito perché
ho sempre voluto tenere unita la magistratura. Per me era quasi doveroso
sopportare tutto senza reagire, non ho mai minacciato una querela, ma una cosa
è la libertà di critica, un'altra è una comunicazione che non informa e sporca
soltanto".
Non
consento che si faccia a pezzi la mia storia
"L'operazione di qualcuno che
estrapola pezzi della tua storia facendola a pezzi e rendendola opaca non può
essere consentita".
In
procura a Palermo non veleni ma dialettica
"La mafia ha le sue relazioni e
collusioni con la politica. Non si puo' indagare sulla mafia senza imbattersi
nella politica. Il problema e' come si indaga su questo rapporto".
"Falcone diceva che per essere credibili forse bisogna morire, qualcuno
gli contestava di essere rimasto vivo...", ha sottolineato l'ex
procuratore nazionale antimafia ed ex procuratore capo di Palermo. "Non si
possono estrapolare fatti singoli per sporcare la credibilita' di una persona -
ha proseguito Grasso -.
Nella Procura di Palermo si diceva ci
fossero veleni, ma in realta' c'era una dialettica interna sulle indagini.
Mi e' stato contestato di aver archiviato
l'indagine su Schifani, ma dagli atti si puo' vedere che un'indagine sulla
stessa persona era stata archiviata anche da Caselli, cosi' come e' avvenuto
nel 2012".
Mai
fatto querele, ma no al fango
"Non ho mai minacciato querele, la
libertà di cronaca deve essere libera, ma un'altra cosa è una comunicazione che
sporca e basta senza fare informazione".
"Io sono pronto alle critiche, sui
fatti e sui comportamenti, ma nel momento in cui si fa una battuta sprezzante
dicendo 'non si possono sempre avere i violini...'"
Condanna Dell'Utri
"Una condanna di un imputato un
magistrato non la puo' considerare una vittoria o una sconfitta. Quello che
deve fare riflettere è che le indagini sono iniziate nel '94 e ancora non si ha
una risposta definitiva della giustizia, e' un fatto drammatico per il
Paese".
Arresto
di Dell'Utri
"Io non credo che Dell'Utri scappi ma
è precauzione elementare" non diffondere prima la notizie di una richiesta
di arresto, ha detto il presidente del Senato.
'Ma l'arresto si fa forse via e-mail? Che
si sappia prima ancora che ci sia l'ordine d'arresto...Può essere un dato
infondato o una previsione" ha detto Grasso "meravigliato che sulle
agenzie ci sia questa notizia".
Non
firmai l'appello al processo Andreotti perchè testimone
"Io ero stato testimone in quel processo.
Ero stato sentito in istruttoria proprio da Scarpinato ed essendo diventato
testimone la mia firma sull'appello avrebbe impedito la chiamata come testimone
nel successivo grado di giudizio" ha detto Grasso spiegando perchè non
firmò l'appello per il processo Andreotti, una delle accuse che gli ha mosso
Marco Travaglio.
"E' solo per questo che ho deciso di
non firmare - insiste Grasso - e comunque andai con i colleghi di Palermo e
misi la mia faccia su questa sentenza".
Fu
Csm a decidere 8 anni per pm aggiunti in antimafia
"A tagliarli fuori è stato il Csm
quando ha stabilito che i magistrati in antimafia, aggiunti, dopo 8 anni
avrebbero dovuto lasciare l'incarico. Io andai a perorare la loro causa
chiedendo la proroga almeno fino a 10 anni. Ma il Csm fece una delibera
inderogabile e non ci fu niente da fare" ha detto Grasso a proposito di
un'altra accusa che gli ha mosso Marco Travaglio, sul rapporto tra lui, quando
era capo della Procura, e i procuratori aggiunti.
"La sostituzione di Scarpinato, Lo Forte e Pignatone è avvenuta per una passaggio necessario - aggiunge Grasso - ma loro continuavano a partecipare a tutte le riunioni dell'Antimafia". "Era necessario per me continuare ad avere la loro esperienza", osserva il presidente del Senato ex capo dell'Antimafia.
"La sostituzione di Scarpinato, Lo Forte e Pignatone è avvenuta per una passaggio necessario - aggiunge Grasso - ma loro continuavano a partecipare a tutte le riunioni dell'Antimafia". "Era necessario per me continuare ad avere la loro esperienza", osserva il presidente del Senato ex capo dell'Antimafia.
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