venerdì 29 marzo 2013

The Voice of Italy, quarta puntata audizioni al buio: una sola parola per Elhaida Dani…


Ieri sera, la migliore puntata delle quattro audizioni al buio.
Migliore sia per le esibizioni e le scelte dei brani ma, soprattutto, per i quattro giudici che si danno qualche beccata (che vivacizza) ma dimostrano affiatamento, stima e una certa complicità.
Finora, azzeccata televisivamente la scelta di questi quattro coach e…credo che Cocciante crescerà. Ha un’esperienza, una maturità artistica e credo una visione anche moderna. Chi l’ha scelto ne dovrebbe uscire valorizzato.

Alcune menzioni.
Nausicaa Magarini che ha cantato ‘Don’t you remember’ di Adele. Gran bel timbro, esibizione notevole. Ma…mi pare un po’ ruffiana. Vedremo nelle prossime puntate. Uno dei motivi per cui mi piace Noemi è la naturale spontaneità, l’assenza di ruffianaggine e furbizia. Il contrario di Mengoni, per intenderci.
C’è chi pensa di piacere e di poter arrivare. Questa ragazza è la prima tra tutti quelli che si sono esibiti, che mi ha dato questa impressione. Che trovo fuori luogo per chi si presenta per la prima volta su un palco televisivo. Atteggiamento che molto spesso appartiene a quelli di ‘Amici’.
Ovviamente, è una sensazione a “pelle-video”. E non condizionerà la mia valutazione sulla voce, sulle performance di questa ragazza.
E’ nel team Noemi (che certe cosucce è in grado di notarle e, secondo me, gestirle).

Donato Perrone con ‘Rocket man’, team Cocciante. Mi ha convinto e mi pare abbia ampi margini di crescita. Ha fatto bene a scegliere Cocciante, anche se, questo team mi pare forte e, quindi, con tanta concorrenza.

L’ultima menzione, che in realtà è la prima: Elhaida Dani. Il meglio in assoluto di ciò che ho visto e sentito in quattro puntate.  
Scelta del brano pazzesca: ‘Mamma knows best’ di Jessie J. La dimostrazione che cantare non è urlare, “tirare”. Vocalmente impressionante. Trascina unendo potenza e perfetto controllo vocale. Personalità dirompente. Una rarità. Considerando che ha solo 19 anni.
Ci siamo fermati a guardarla e ascoltarla e una sola parola è uscita dalla mia bocca: straminchia!!!

A questo momento, per quanto mi riguarda, ‘The Voice’ è lei. Ma, ovviamente, inizia ora il percorso con i coach e, conseguentemente, qualcuno crescerà e qualcun altro dimostrerà, probabilmente, di essere troppo legato a ciò che predilige o abitualmente canta.

Aspetto “curioso”. In uno dei primi post mi auguravo che Noemi non scegliesse solo timbri soul/blues. Ieri sera…guarda caso, il montaggio della puntata mi ha “rassicurato”. Noemi è troppo sveglia per non capire che c’è inflazione di certi timbri vocali. Detto da una che li predilige ma che, proprio a causa di questa invasione, si sta rompendo le palle e apprezza maggiormente il vibrato (che è anche soul/blues ma non solo) e i toni bassi ben tenuti. E mi piacerebbe anche sentire qualche timbri “grosso” (normalmente, predisposto a toni bassi). Se si vuole trovare spazio nel mercato discografico, mi paiono queste le assenze da coprire o, almeno, le non inflazioni.

Ultima considerazione su giudici. Ovviamente – per quanto il montaggio ci ha proposto – le non scelte mi sono sembrate appropriate. Sì, in qualche caso avrebbero potuto pigiare e in altri avrebbero potuto rispedire a casa. Ma si tratta di eccezioni. Nel complesso hanno effettuato le scelte migliori e, soprattutto, quando hanno motivato la non scelta, hanno dimostrato di essere dei professionisti, degli artisti completi. Personalmente, ho quasi sempre condiviso. Perché alcuni hanno cantato bene, ma non hanno manifestato tratti caratteristici o qualcosa che inducesse a pensare che, cambiando pezzo, avrebbero sbancato.
Nelle prossime puntate vedremo le scelte dei coach. Mi aspetto che nessuno imiti..la Ventura.
Errori ci saranno ma devono essere marginali, esattamente come marginale è il numero di errore nelle mancate scelte.

P.S perché io “percepisco” in The Voice l’intento di cercare di mostrare come si dovrebbe affrontare la selezione, le argomentazioni nella scelta e nel rifiuto del potenziale talento. Perché percepisco questo sottile messaggio – non certo lezione (non per ora, anche se le differenze con i talent si notano) nei confronti di…Amici e X Factor?
Eh…qui ci vorrebbe un parere lucido di Mario Castoldi in arte Morgan...

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