da: la Repubblica
Addio
al maestro Armando Trovajoli, è stato la musica e l'anima di Roma
Il
compositore se n'è andato in silenzio qualche giorno fa ma la vedova l'ha
comunicato solo oggi: "Non amava presenzialismi, né applausi. Non voleva
funerali ma essere cremato". Nella sua carriera ha scritto brani
indimenticabili, da 'Roma nun fa la stupida stasera', ad 'Aggiungi un posto a
Tavola'
E' morto a 95 a Roma, dov'era nato il 2
settembre 1917, il maestro Armando Trovajoli. Si è spento nella sua città
qualche giorno fa, ma la notizia è stata resa pubblica dalla moglie Mariapaola
solo oggi. "Ho rispettato fino all'ultimo le volontà di un uomo schivo,
che non amava presenzialismi, né applausi. Non voleva pubblicizzare la sua
morte né i suoi funerali e voleva essere cremato. Solo ora che è stato fatto
tutto posso dare la notizia", ha detto.
FOTOSTORIA
"Ha lavorato fino all'ultimo giorno -
ha raccontato la vedova - la sua ultima commedia, la trasposizione per il
teatro della Tosca di Gigi Magni, è ancora sul
suo pianoforte". Trovajoli è stato l'anima di Roma. Sua la musica di "Roma nun fa' la stupida stasera" che scrisse nel '61 per Nino Manfredi e Lea Massari, con testo di Pietro Garinei e Sandro Giovannini. Così come "Ciumachella de' trastevere", composta per Lando Fiorini. O "Nun je da' retta, Roma" che Gigi Proietti cantò con il testo di Luigi Magni nel 1973.
suo pianoforte". Trovajoli è stato l'anima di Roma. Sua la musica di "Roma nun fa' la stupida stasera" che scrisse nel '61 per Nino Manfredi e Lea Massari, con testo di Pietro Garinei e Sandro Giovannini. Così come "Ciumachella de' trastevere", composta per Lando Fiorini. O "Nun je da' retta, Roma" che Gigi Proietti cantò con il testo di Luigi Magni nel 1973.
La sua Roma è quella dei vicoli, la Roma
che Trovajoli ha visto trasformarsi, cambiare. Ma la sua musica ne riporterà
sempre in vita la luna, i grilli lungo il Tevere, le ombre.
Nella sua lunghissima carriera ha suonato
con i più qualificati jazzisti del mondo. Da Duke Ellington, Louis Armstrong,
Miles Davis, Chet Baker a Stephan Grappelli, Django Reinhardt e altri. Trovajoli
è l'uomo che ha scritto le note di pezzi indimenticabili della storia della
musica italiana. Ma ha musicato anche parte del miglior cinema italiano,
componendo un centinaio di colonne sonore, da quella di 'Riso Amaro' di
Giuseppe De Santis del 1949 a quella di 'Giovani e belli' di Dino Risi nel
1996, ma anche 'Un giorno in pretura', 'La ciociara'. 'C'eravamo tanto amati',
'Profumo di donna', 'Una giornata particolare'. Armando Trovajoli è stato
pianista, direttore d'orchestra e compositore. Prolifico, poetico. La commedia
musicale grazie alla lunga collaborazione con Garinei e Giovannini. deve tanto
alle sue composizioni. Tra le sue canzoni più celebri anche "Aggiungi un
posto a tavola".
Da bambino studiò violino per poi entrare
nel 1937 nell'orchestra di Rocco Grasso. Nel 1939 passò all'orchestra di Sesto
Carlini, una delle più rinomate formazioni jazzistiche italiane dell'epoca. Poi
la guerra. Il suono assordante. E dopo il diploma al Conservatorio Santa
Cecilia di Roma (1948). Nel 1949 al Festival du Jazz de Paris dove, con Gorni
Kramer al contrabbasso e Gil Cuppini alla batteria, suonò nella celebre Salle
Pleyel. Col titolo Musica per i vostri sogni, e in un secondo tempo con quello
di Eclipse, arrivò alla radio, con Piero Morgan (Piero Piccioni) e realizzando
uno tra i primi tentativi italiani di presentare esecuzioni pianistiche di jazz
con orchestra d'archi.
All'inizio degli anni 50 la Rai gli affidò
la direzione di un'orchestra di musica leggera, Trovajoli decise di impostarla
con un grande organico di 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 1 flauto, 1 oboe,
1 clarinetto, 1 corno, l'arpa, vibrafono, chitarra elettrica, contrabbasso,
batteria e il pianoforte suonato da lui. I microfoni furono quelli di Radio
Roma.
Con lo pseudonimo Vatro cominciò a scrivere
canzoni, da 'E' l'alba', 'Dimmi un po' Sinatra' e altre. Nel '51 per Dino De
scrisse la colonna sonora di 'Anna', film diretto da Alberto Lattuada. La
canzone 'El Negro Zumbon' cantata in playback e danzata da Silvana Mangano, ma
in realtà è eseguita dalla voce di Flo Sandon's, divenne un successo mondiale.
Lo stesso anno si esibì come concertista suonando musiche di Gershwin sotto la
direzione di A. Rodzinsky al Teatro San Carlo di Napoli e di Willy Ferrero alla
Basilica di Massenzio in Roma. Nel 1953, oltre a scrivere il commento per il
film 'Due notti con Cleopatra', arrivò a Sanremo, vincendo con l'arrangiamento
della canzone vincitrice 'Viale d'autunno'. Con 'Che m'è mparato a ffà',
lanciata e incisa in disco da Sophia Loren nel 1956, ottenne un altro grande
successo mondiale.
Così come con 'Roma, nun fà la stupida
stasera'.
La sua vita più intima è riservata, come
lui. Nel 1962 sposò l'attrice Anna Maria Pierangeli, dalla quale ebbe un
figlio, Howard Andrea. Nel 1968 dopo il divorzio, sposò Mariapaola, madre del
suo secondo figlio Giorgio. 'Rugantino' fu realizzato nel 1973 con Adriano
Celentano come attore protagonista ma il copione divenne un successo quando fu
ripreso da Garinei e Giovannini. Con loro reallizzò anche 'Ciao Rudy' e
'Aggiungi un posto a tavola'.
Tra le colonne sonore è indimenticabile
anche la collaborazione con Vittorio De Sica, Marco Vicario, Dino Risi, Luigi
Magni e Ettore Scola del quale ha musicato praticamente l'intera filmografia.
Nel 2007 ha ottenuto il Premio Speciale David di Donatello alla carriera. Nel
2009 ha collaborato al nuovo disco di Renato Zero, e il 20 giugno ha
partecipato al concerto allo Stadio Olimpico "Corale per l'Abruzzo".
Nel 2010 ha ricevuto il Premio Federico Fellini 8 1/2 per l'eccellenza
artistica e nel 1995 è stato nominato Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica
italiana. Fino al il 3 febbraio del 2000 quando è stato nominato Cavaliere di
gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.
"Con 'Armandino' eravamo molto amici.
Ero stato a pranzo a casa un po' di settimane fa. Tre ore fa ho saputo della
sua scomparsa e sono sconcertato", ha detto Gigi Proietti. "Qualsiasi
cosa si dica ora suona come ovvia. E' un lutto serio, anche se l'età era
avanzata, come quando ti muore un genitore: non te l'aspetti mai. Lui poi era
ancora molto attivo. L'ultima volta che l'ho visto aveva progetti, stava
pensando, scrivendo. Suonò al piano e noi ascoltammo in religioso
silenzio". Il rapporto con Trovajoli, ha ricordato Proietti, nacque nel
'73, quando girai 'La Tosca' di Luigi Magni e lui scrisse per me 'Nun je da'
retta, Roma', una canzone che ancora porto nel mio repertorio e che ora
continuerò a fare con un motivo in più.
Anche Pippo Baudo ha commentato commosso la
scomparsa del compositore: "E' morto un grandissimo, un grande musicista,
un grande uomo e un grande direttore", ha detto. "Io lo ricordo da
maestro e orgogliosamente da amico. Mi voleva bene e ho passato tante belle
serate a casa sua al piano ascoltando la musica. Mi ritengo davvero
fortunato". Amico di vecchia data di Trovajoli, l'avvocato Giorgio
Assumma, ex presidente della Siae, ha aggiunto: "E' stato la colonna
musicale della giovinezza, siamo vissuti sentendo le sue canzoni. Per noi tutti
uno come lui era eterno, anche se aveva 95 anni". Trovajoli, ha
raccontato, era "uno uomo di grandi amicizie e di grande disponibilità, ma
anche una persona di infinita umiltà".
"Ad Armando Trovajoli mi legano i
ricordi più belli perché mi ha cambiato la vita. Fui chiamato al Sistina per
cantare il Rugantino e quando lui mi sentì disse a Garinei e Giovannini:
'prendiamo questo ragazzo'. Da lì è successo tutto, siamo andati in tutto il
mondo", ha detto Lando Fiorini. "Per me - ha aggiunto - era come un fratello
maggiore. E' una perdita enorme per la musica tutta, per Roma e per la
romanità".
Trovajoli, come tutti grandi musicisti, non
è morto. Rivivrà ogni sera nelle sue musiche, che continueremo a suonare",
ha detto Enrico Montesano, raggiunto a Londra.
"La notizia della morte di Armando
Trovajoli è causa di grandissimo dolore per la città di Roma e per tutto il
mondo della musica, del cinema e del teatro italiano, a cui il maestro ha
dedicato la sua vita", ha detto in una nota il neo eletto governatore
della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha
aggiunto: "Oggi la voce di Roma è più spenta, le sue note hanno
accompagnato la vita di ciascuno di noi. Alla famiglia del maestro si stringe
l'affetto dell'intera città". Il suo commento Walter Veltroni l'ha
affidato a Twitter: "Armando Trovajoli era un musicista fantastico, un
uomo dolce, una persona spiritosa, un romano vero, un amico discreto e
sincero".
Chi lo conosceva lo racconta come un uomo
sempre al pianoforte. Che lavorava moltissimo, sempre.
"In cielo hanno aggiunto un posto a tavola" per il Maestro, si legge su Twitter e Facebook. In Rete la notizia della sua morte si è diffusa in pochi minuti. Giorni dopo la sua scomparsa avvenuta in silenzio.
"In cielo hanno aggiunto un posto a tavola" per il Maestro, si legge su Twitter e Facebook. In Rete la notizia della sua morte si è diffusa in pochi minuti. Giorni dopo la sua scomparsa avvenuta in silenzio.
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