da: La Stampa
Richiesta
di dimissioni
«Prima che degenerasse, il fascismo aveva
una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un
altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia». Questo Paese senza
memoria digerisce ormai qualsiasi oltraggio alla sua storia, ma se un politico di spicco della Casta avesse pronunciato parole simili, dubito
che l’avrebbe passata liscia. Nemmeno Berlusconi,
per citare un caso limite, si era mai spinto a tanto. I più sarcastici gli
avrebbero chiesto in quale giorno, ora e minuto esatto un movimento giunto al
potere con la violenza e la sospensione delle libertà fondamentali era
degenerato in qualcosa di peggio. I più sensibili sarebbero sobbalzati davanti
alla superficialità urticante di certe affermazioni. In particolare la seconda,
perché per dire che il fascismo dei gerarchi corrotti e della retorica
patriottica ammannita al popolo come una droga aveva «un altissimo senso dello
Stato» bisogna avere un altissimo tasso di malafede o, peggio, di ignoranza. E
non oso immaginare la reazione di Grillo. Gli avrebbe urlato da tutti i
computer: sei morto, sei finito, sei circondato, arrenditi topo di fogna.
Purtroppo il pensiero sopra riportato è
opera di Roberta Lombardi, neocapogruppo
alla Camera dei Cinquestelle, che lo ha scritto su un blog non più tardi di un mese fa. Conosco tante persone che
hanno votato Grillo per dare uno scossone al Palazzo. Ma nella lista degli
scossoni desiderati dagli elettori non credo rientrasse l’apologia di fascismo. Perciò sono sicuro che la signora Lombardi presenterà entro stasera le sue scuse, seguite
dalle sue dimissioni.
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