da: Milano Finanza
Frequenze
tv, fuori gara Rai Mediaset e Telecom
di Roberto Sommella
di Roberto Sommella
Cambia l’asta delle frequenze tv e, come
anticipato da MF-Milano Finanza,
restano fuori i big della televisione generalista: Rai, Mediaset e Telecom. L’Agcom
ha concluso il primo giro di consultazioni per redigere ex novo il bando di
gara per la vendita dei multiplex digitali (il governo Berlusconi aveva
stabilito l’assegnazione gratuita delle frequenze
61-69 MegaHertz, l’esecutivo Monti ha deciso di venderle al miglior
offerente). Che cosa cambia rispetto alla prima bozza dell’Agcom?
I lotti messi all’asta non sono più di cinque
multiplex ma solo di tre piattaforme
di canali: verranno vendute solo le frequenze che coprono oltre il 90% del
territorio e che danno luogo a una concessione ventennale e non quinquennale.
La decisione di Marcello Cardani e colleghi tira fuori tutti i network
preesistenti sulla piattaforma televisiva digitale (appunto Rai, Mediaset e
Telecom) e permetterà solo ai nuovi
entranti, Sky e Discovery Channel in primis, di partecipare all’asta. Il
governo si attendeva 1 miliardo da questa asta ma è lecito ridurre di almeno la
metà l’incasso previsto. Gli altri due
multiplex che inizialmente erano stati messi all’asta andranno invece agli operatori telefonici e quindi in questo
caso rientrerà in gioco Telecom. Il consiglio dell’Autorità, ha poi ricordato
il presidente Cardani in un nota, ha approvato uno schema di provvedimento che
è stato tempestivamente trasmesso alla Commissione europea. In quella sede l’Agcom
si è riservata di concludere gli approfondimenti tecnici volti a migliorare la qualità dei multiplex messi in gara
attraverso la soluzione
di problemi di
interferenze che sono stati segnalati nel corso della consultazione
pubblica. L’Agcom punta al «miglioramento del grado di concorrenza tra
operatori esistenti e soggetti nuovi entranti, anche attraverso la soluzione
delle criticità evidenziate e il miglioramento dei lotti a gara riservata ai
nuovi entranti».
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