Mario
Monti a Omnibus presenta il suo contratto con gli italiani sulle tasse: giù Imu
da subito e Irap e Irpef dal 2014
Il Professore super rigorista va in
pensione, almeno nell'ultimo mese di campagna elettorale. Anche Mario Monti
apre a un taglio delle tasse, presentando ad omnibus un suo
"contratto" in materia fiscale. Una serie di sforbiciate che
complessivamente, entro fine legislatura, vale circa 30 miliardi di euro.
Un programma molto dettagliato, quello
mostrato dal professore. Che parte, innazitutto dall'imposta sulla casa.
Sembrano passati secoli quando, tra lo sbigottimento dei presenti, nella sua
prima uscita da politico - a dicembre - Monti disse: "Chi pensa di abolire l'Imu oggi, sappia che dovrà
introdurla doppia, l'anno successivo". Era il primo attacco
diretto a Silvio Berlusconi e sembrava tracciare una linea che, in materia
fiscale, sarebbe stata in continuità con l'esperienza di governo.
E invece il taglio dell'Imu non solo non è
più un tabù, come già aveva preannunciato nella scorse settimane, ma
anche Irpef e Irap possono calare, bilanciando le minori entrate con un blocco
della spesa pubblica al netto degli interessi.
Imu. Nel programma che ha spiegato
Monti questa mattina "l'Imu sarà ridotta nel 2013, accrescendo la
detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro. Ci saranno anche detrazioni
legate a figli e anziani, che arriveranno a 800 euro. Il costo stimato di
queste misure è pari a 800 milioni, la copertura viene dalla riduzione della
spesa sul debito, che sarà pari a 3 miliardi già nel 2013".
Irap e Irpef. Sull'Irap, il programma
prevede, una "riduzione favorevole al lavoro dal 2014" con
"l'eliminazione del monte salari dalla base imponibile dell'Irap". Il
totale, ha spiegato, "sarà pari al dimezzamento dell'attuale carico
fiscale sul settore privato, circa 11,5 miliardi di imposta in meno in cinque
anni sulle imprese".
Infine il capitolo Irpef: "Meno Irpef
dal 2014 - ha spiegato Monti - vogliamo ridurre il peso dell'imposta a partire
dai redditi medio bassi attraverso l'aumento delle detrazioni per i carichi
familiari e la riduzione delle aliquote a partire da quelle più basse, complessivamente
nella legislatura ridurremo il gettito Irpef di 15,5 miliardi".
"Serve grande coalizione". Il
professore ha parlato anche di alleanze, spiegando che per la situazione
attuale dell'Italia, in piena "emergenza emergenza sociale", servono
riforme per le quali "non bastano maggioranze strette: se ci fosse una
grande coalizione su alcuni temi di riforma non so se avrebbe il sapore della
vecchia politica, ma della politica oggi necessaria".
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