da: Kataweb
Sky
e Mediaset alleate a sorpresa per la serie più attesa dell’anno
Tutti vogliono il serial killer dei nostri
giorni. E se oltre a esercitare l’onesto lavoro da serial killer il nostro uomo
twitta anche a ripetizione, beh, impossibile resistere. Al punto che per
vederlo in azione accade l’inedito nella tv italiana, con le due piattaforme a
pagamento (Sky e Mediaset Premium) che si dividono il boccone prelibato e si
preparano a mandarlo in onda in contemporanea, seppur di poco.
Si chiama “The Following” e il bello è che la serie tv non è nemmeno ancora partita negli Usa (succederà lunedì).
Ma per chi ha visto le anticipazioni e, a valutare quello che si dice in
America (“Tremendamente eccitante” è il commento tipo), è già abbastanza. Al
punto che Mediaset, nel ramo pay, si era precipitata ad acquistarlo dalla produttrice Fox: ma
siccome c’è grossa crisi, i diritti erano stati pagati non in
esclusiva.
In genere non ci sono seguiti, in casi simili, ma come detto The Following appare (appare) come la serie più attesa dell’anno in tutto il pianeta: e quindi è arrivata anche Sky ad acquistare i medesimi diritti, anche se Mediaset avrà comunque un minimo di prelazione. Nello specifico: lunedì 4 febbraio alle 21 Premium Crime (Mediaset) manda in onda l’episodio pilota.
In genere non ci sono seguiti, in casi simili, ma come detto The Following appare (appare) come la serie più attesa dell’anno in tutto il pianeta: e quindi è arrivata anche Sky ad acquistare i medesimi diritti, anche se Mediaset avrà comunque un minimo di prelazione. Nello specifico: lunedì 4 febbraio alle 21 Premium Crime (Mediaset) manda in onda l’episodio pilota.
SkyUno
lo manderà un’ora dopo. A partire dalla settimana successiva, Premium
Crime prosegue il lunedì stessa ora, su SkyUno andrà in onda
invece il martedì.
Per gli impallinati, SkyUno avrà
però l’alta definizione e la
concorrenza no: ma da qui alla messa in onda ci sarà modo di scovare altre
sottili differenze, o chissà.Unico dato certo: mai successa una cosa simile
nella tv italiana.ù
Dunque The Following, dunque il nostro
serial killer: che si chiama Joe Carrol
ed è in prigione da 9 anni. Carrol è
interpretato da James Purefoy, il
quale trova, forse, motivi di quasi soddisfazione nel sapere che a spedirlo in
galera era stato il profiler dell’Fbi
Ryan Hardy, che nella vita è addirittura Kevin Bacon. Il quale ora si è ritirato dall’attività, ma quando
Carrol decide di fuggire dal carcere, viene richiamato potentemente in azione.
Fin qui sa di già visto e anche parecchio, ma ecco che arriva il punto
centrale: siamo nel 2013, perbacco, e il nostro serial killer ha una passionaccia per i social network, Twitter nello specifico.
Ora, secondo le stime, negli Usa vivono
almeno 300 serial killer (esclusi i venditori di hotdog per strada). La Rete
può diventare un aggregatore formidabile: per
Carrol la missione diventa quella di mettere insieme appunto i followers in questione, i social killer
o come li si voglia chiamare. Più pericolosi, ma in fondo nemmeno tanto, di
quelli che infestano Twitter sparando sciocchezze a tutto spiano, i seguaci di
Carrol fanno gruppo, e al Bacon-profiler tocca una sfida al di là
dell’impossibile. Aiutato da una squadra di ex vittime o quasi e da un gruppo
fidato. Il tutto, garantiscono, non proprio adatto a spiriti leggeri, ma anzi
tensione a mille, ritmo pazzesco e
violenza come la grandine.
Garantisce il produttore Kevin Williamson,
quello di Scream: e le tv pregiate, quelle che si pagano, corrono a mandare in
onda, nella speranza di aver fatto, seppure dividendo a metà il bottino, il
prestigioso colpo tv dell’anno.
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