mercoledì 23 gennaio 2013

Ben tornato Vasco: nuovo singolo ‘L’uomo più semplice’


da: La Stampa

Vasco si canta: "L'uomo più semplice"
Canzone per ripartire,  poi 4 concerti
di Marinella Venegoni

Il romanzo popolare della vita di Vasco Rossi si allunga di un nuovo capitolo. Oggi le radio e il web inonderanno il vecchio e malandato Stivale con la canzone che sembra segnare la sua ripresa, dopo un lungo periodo personale buio quanto quello del nostro Paese. Vasco però, si intuisce, vede la luce. Si sente all’uscita del tunnel, anzi come alla fine di un western evocato dalle chitarre morriconiane che aprono «L’uomo più semplice», un pop-rock contagioso svagato e diretto, cantato con ironia divertita. «Sono l’uomo più semplice che c’è/sono l’uomo giusto per te», esordisce scandendo poi in una sorta di recitar rappando quello che si rivela un autoritratto in poche pennellate: «Sono un uomo buono/Sono un uomo sincero/Sono un uomo vero/Sono un uomo solo». L’amarezza per quella solitudine resta come sottofondo scontato di una dimensione personale: del resto sull’argomento si era già espresso in modo collettivo, filosofeggiando con «Siamo soli».  
Dunque si ricomincia. Pare scontato che all’«Uomo più semplice» seguirà un album, con uscita in primavera, fra marzo e aprile, com’è sempre stato ad ogni uscita di disco. Nessuno ovviamente ne parla, le strategie di comunicazione sono nelle mani ferree della "colonnella" Tania Sachs, sopravvissuta al mare in tempesta che ha segnato anche l’abbandono del manager storico, compagno dai tempi della scuola di Zocca, Floriano Fini, e l’ingresso in sua vece di Stefano Salvati, regista neanche a dirlo bolognese, e chissà quanto a proprio agio
e con quali esperienze in un ruolo che ha iniziato ufficialmente il 5 ottobre scorso, dopo il concerto settembrino in Puglia che in realtà non è stato una grande idea: fra la solitudine e la folla, quella volta il Vate di Zocca ha optato per una misura media che non gli si adattava e non gli somigliava, da qualunque parte lo si girasse. E’ seguita, si ricorderà, una fuga notturna verso Bologna in preda a forte malessere, e ancora il ricovero, e un’altra fuga dalla clinica Villalba. Se non è un western questo.  

Il secondo brutto periodo, autunnale, è stato sottilineato da foto tremende in cui in pigiama e seduto sul letto si abbracciava su Facebook con la fresca moglie e compagna di sempre Laura, un vero attentato d’immagine all’alfiere della vita spericolata. Va bene dare le dimissioni da rockstar, è anche un nobile gesto, ma questa era proprio un’immersione nello splatter. Non sarà più star, ma rock pare proprio che voglia rimanere.  
Sulla sua Gazzetta Ufficiale, il solito Facebook, Vasco ha intanto annunciato nei giorni scorsi di voler onorare, nel prossimo giugno, l’impegno di 4 concerti che doveva tenere nel 2011 ma che furono annullati, quando la salute cominciò a fare pesantemente le bizze. «Non sarà un vero tour, si tratta solo di 4 concerti», ha voluto precisare. Uno di questi sarà sicuramente a Torino, per gli altri Live Nation sta verificando la disponibilità: la stagione estiva 2013 si annuncia stracolma di eventi, soprattutto San Siro diventerà come una spiaggia ad agosto, e pare proprio che nella Scala del rock un evento vaschiano si stia rivelando impossibile.  
Dicono che abbia smesso di fumare, che sia molto dimagrito e stia bene. Di certo ogni disavventura sta per essere dimenticata, nell’impegno del carpe diem che lo vede ora alle prese con il singolo con il quale sta tornando al centro della scena.  
L’opera omnia intanto, anche nel 2012 che lo ha visto del tutto assente, ha continuato a vendere: «Live Kom ‘11», il DVD di San Siro che ha consolato i fans, è ancora in classifica, così come «L’altra metà del cielo», il disco per il progetto della Scala (che di certo ha avvantaggiato più La Scala che non Vasco) resta nella top ten dei dischi classici: il balletto tra l’altro è destinato a tornare la prossima stagione nel prestigioso teatro milanese. Per dire, nell’assenza obbligata sono lievitati pure gli amichetti sul suo Facebook: siamo a quota 3.150.000. Adesso, comunque, conta che stia bene, e che possa cantare nel nuovo pezzo la primavera che prima o poi arriverà.  

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