martedì 22 gennaio 2013

Elezioni 2013, programmi: diritti civili assenti o relegati in fondo alla lista


da: la Repubblica

I diritti civili
Scomparsi o relegati in fondo alla lista. È una campagna elettorale che vira tutta sulle emergenze economiche
Eppure certe questioni sono la cartina di tornasole dell’arretratezza italiana, che ci allontanano dall’Europa
di Giovanna Casadio

Scomparsi o relegati in fondo alla lista. È una campagna elettorale che vira tutta su lavoro, Imu, fisco e integrazione europea per le emergenze economiche. Di unioni gay (la legge sulle coppie di fatto, i Dico, è naufragata con la caduta del governo Prodi nel 2008), di norme sul fine vita (l’ultimo tentativo nei mesi del “caso Englaro” nel 2009), di come cambiare la legge sulla fecondazione assistita (già modificata di fatto dalla
sentenze della Consulta) si parla poco o niente. Solo per qualche polemica tra i leader. Eppure sono la cartina di tornasole dell’arretratezza italiana, che ci allontana dall’Europa. Monti intende lasciarli al Parlamento e al voto secondo coscienza. Berlusconi e il Pdl chiudono. Il centrosinistra di Bersani ne fa però una bandiera. Soprattutto della legge sulla cittadinanza ai figli di immigrati. Su questo sono d’accordo i montiani.

Il Centrosinistra
1. Cittadinanza ai figli d’immigrati, vicini montiani e democratici;
2. Fecondazione, fine vita e unioni gay partiti agli antipodi sui temi etici;
3. Coppie di fatto e nazionalità già nei primi cento giorni di governo;


Vendola ha assicurato che non tirerà per la giacca Bersani, candidato premier del centrosinistra e capo della coalizione dei Progressisti. Anche se il leader di Sel vorrebbe i matrimoni gay e le adozioni, e l’ha raccontato partendo dalla sua storia personale, la mediazione raggiunta nel centrosinistra è: partnership modello tedesco, no alle adozioni per le coppie omosessuali. Paola Concia, leader lesbo-gay, parlamentare democratica ricandidata, ironizza: «Voglio vedere Monti non votare il modello tedesco, lo faccio chiamare dalla sua amica Merkel...». Bersani ha anche detto che nei primi cento giorni del governo di centrosinistra i provvedimenti riguarderanno lavoro, norme anticorruzione e conflitto d’interessi, ma anche ai bimbi figli di immigrati e coppie di fatto. Il centrosinistra ha dedicato un capitolo del suo programma proprio al tema dei diritti civili. E il riferimento è alla Carta dei diritti fondamentali dell’Europa e al Piano Ue contro le discriminazioni.
Sono previste, tra l’altro, modifiche alla legge sulla fecondazione assistita; una legge sul fine vita. Sono piuttosto gli ingroiani di “Rivoluzione civile” a proporre matrimonio gay e adozioni, la pillola del giorno dopo, piena libertà di ricerca scientifica. Attenzione a parte, va al capitolo carceri. Il centrosinistra di Bersani non è per l’amnistia, ma per svuotare le carceri rilanciando le pene alternative, abolendo l’ex Cirielli, modificando la Fini-Giovanardi sui tossicodipendenti in carcere.
Nella carta degli intenti di Pd e Sel la cittadinanza italiani ai bimbi figli di immigrati è la prima norma.

COPPIE DI FATTO
Il centrosinistra è arrivato al compromesso: partnership modello tedesco
FINE VITA
Nella carta degli intenti del centrosinistra è prevista la legge sul testamento biologico
CARCERI
Pene alternative abolizione ex Cirielli Fini-Giovanardi modificata. No amnistia

I Montiani

CITTADINANZA
Nell’agenda Monti non c’è un capitolo sui diritti civili, si parla solo della ai bimbi figli di immigrati, che è del resto una delle battaglie della Comunità di Sant’Egidio, fondata dal ministro Andrea Riccardi e il cui portavoce Mario Marazziti è capolista dei montiani nel Lazio. Andrea Olivero, ex presidente Acli, candidato in Piemonte da “Scelta civica”, spiega che «non sono del resto questi i temi rispetto ai quali ci siamo ritrovati come lista». Il professor Monti è un credente che ha sempre rivendicato la propria laicità. Ma nella sua coalizione ci sono i cattolici dell’Udc di Casini che di aperture alle coppie gay e alle unioni civili non vogliono sentire parlare, sono disposti a riconoscere diritti individuali delle coppie di fatto. Nella lista montiana era stato candidato Alessio De Giorgi, gay, cooptato dall’ex democratico Pietro Ichino. Ma per ragioni di «opportunità», dopo alcune foto e riferimenti a siti hard, De Giorgi è stato convinto a ritirarsi. Olivero ammette che era in lista proprio per indicare il segnale di apertura. Monti ha dichiarato che «il matrimonio è tra uomo e donna, no ai matrimoni gay». Di testamento biologico, modifiche alla legge sulla provetta sarà il nuovo Parlamento a occuparsi. Sull’amnistia: il Professore ha riconosciuto l’importanza della battaglia per le carceri dei Radicali e di Pannella, però solo dopo una riforma della giustizia i montiani pensano a una discussione su un provvedimento di clemenza.
È l’unico punto nell’agenda di Monti. Marazziti (comunità Sant’Egidio) ne è testimonial.
COPPIE DI FATTO
No ai matrimoni gay e alle adozioni. Monti: “Il matrimonio è tra uomo e donna”.
FINE VITA
Tema da lasciare al dibattito parlamentare e alla libertà di coscienza al momento del voto.
CARCERI
Prima riforma della giustizia poi un provvedimento di clemenza.

Il Centrodestra
Il Cavaliere chiude su tutto; ha vinto la linea dei falchi

CITTADINANZA
Berlusconi sembrava disposto a un’apertura sulle coppie di fatto incluse quelle gay. Ma sotto il fuoco di fila di Maurizio Sacconi, Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e altri pidiellini è corso subito ai ripari: «No, niente nozze gay assolutamente. C’è stato un fraintendimento. Ho ricordato solo che abbiamo presentato un disegno di legge, a prima firma Giovanardi, per il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto anche quelle tra fratello e sorella oppure parroco e perpetua». Niente da fare quindi nel programma del centrodestra. Non previsto il testamento biologico su cui, nei giorni della morte di Eluana Englaro, il 9 febbraio 2009, il Pdl sferrò un attacco furibondo in Senato contro il centrosinistra. Chiusura totale alle modifiche della legge sulla fecondazione assistita. Roccella, sottosegretario alla Salute del governo Berlusconi, ha rivendicato la piena sintonia solo del Pdl con Benedetto XVI. Sulle carceri: negli ultimi mesi di governo Berlusconi era stato varato un piano per aumentare la capienza delle carceri, e istruiti alcuni appalti per trasformare gli ambienti comuni in aree di reclusione. Era stato anche ipotizzato dal centrodestra un fine pena ai domiciliari. No anche sullo “ius soli” (al posto del vigente “ius sanguinis”), per la ai bambini figli di immigrati nati in Italia, la Lega non ne vuole sentire parlare.
Chiusura sui diritti agli immigrati. Berlusconi: “La sinistra vuole aprire le frontiere agli immigrati irregolari”.
COPPIE DI FATTO
No matrimoni gay, no adozioni ma riconoscimento dei diritti civili.
FINE VITA
Non è prevista una legge sul testamento biologico ma sì a norme anti eutanasia.
CARCERI
Più carceri: questa la filosofia alla base di un piano per nuove carceri. Fini pena ai domicialiari. 

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