mercoledì 30 gennaio 2013

L’Amaca di Michele Serra


da: la Repubblica

Si capisce che Alessandra Mussolini si sia imbufalita, negli studi televisivi di La7, perché qualcuno (Andrea Scanzi del Fatto) le ha detto di non avere alcun rispetto di nonno Benito. Si è imbufalita perché l’opinione di Scanzi – che condivido e sottoscrivo – è risuonata alle sue orecchie come un inatteso eccesso polemico, quando non è che la normale trasposizione colloquiale della Costituzione italiana e di tutte
le convenzioni europee. Il fascismo, in Europa, è al bando. La sua apologia, in Italia, è fuori legge. Questo non basta, ovviamente, a impedirne le varie forme di reviviscenza. Ma basta, almeno, a far capire a fascisti e nazisti che non sono bene accetti nella pur larga famiglia democratica. Se Mussolini si risente perché qualcuno le ricorda in pubblico che il nonno, fondatore del fascismo e principale ispiratore di Hitler, non merita rispetto, è perché in decine, centinaia, migliaia di dibattiti, per anni, per rassegnazione o per ignavia o per cinismo, nessuno ha ritenuto importante dirglielo. In Germania un eventuale nipote Otto Hitler andrebbe in televisione a dire che il nonno fu una brava persona? O condurrebbe una vita ritirata, intagliando orologi a cucù?

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