Il film drammatico analizza gli ultimi
tumultuosi mesi in carica del sedicesimo presidente degli Stati Uniti. In una
nazione divisa dalla guerra e spazzata dai venti del cambiamento, Lincoln
osserva una linea di condotta che mira a porre fine alla guerra, unire il paese
e abolire la schiavitù. Avendo il coraggio morale ed essendo fieramente
determinato ad avere successo, le scelte che compirà in questo momento critico
cambieranno il destino delle generazioni future.
REGIA: Steven Spielberg
SCENEGGIATURA: Paul Webb, John
Logan, Tony Kushner
ATTORI: Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph
Gordon-Levitt, Tommy Lee Jones, James Spader,Hal Holbrook, John
Hawkes, Jackie Earle Haley, Bruce McGill, Tim Blake Nelson, Joseph
Cross, Jared Harris, Lee
FOTOGRAFIA: Janusz Kaminski
MONTAGGIO: Michael
Kahn
SOGGETTO:
biografia "Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln" scritta da Doris Kearns Goodwin
biografia "Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln" scritta da Doris Kearns Goodwin
CRITICA:
Più che un film biografico su uno dei Presidenti più importanti e amati nella storia degli Stati Uniti , un'invocazione al recupero della centralità della politica, della sua pratica, dei suoi compromessi. Film tutto di parola e ragionamento, motori unici di ogni possibile azione, intellettuale e fisica, Lincoln sembra una versione di “The West Wing” ambientata del 1865, un racconto intimo e retroscenistico sui meccanismi del potere, perfino sulla sua declinazione attraverso l’attività oratoria. Spielberg racconta ed endorsa quella che allora e ieri era una realpolitik, capace di toccare tanto il pubblico quanto il privato, e che (la condanna è implicita) in un passato più recente è degenerata spesso in un’attività priva di etica e morale. (f.g.)
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