domenica 29 settembre 2013

‘Che tempo che fa’: Enrico Letta

da: TMnews

Letta in Tv da Fazio, i 13 temi toccati dal premier (in breve)
A "Che tempo che fa". Via porcellum. Elettori Pdl sono per proseguire con il governo. No scambi su sentenza Berlusconi



"Non ho intenzione di governare a tutti i costi. Se ci sono le condizioni per governare, e dunque se c'è una fiducia non per tre giorni e poi ricominciare come prima, ma una fiducia vera si va avanti, altrimenti tiro le conclusioni". Lo ha detto il premier Enrico Letta, ospite di "Che tempo che fa". Di seguito alcuni temi toccati dal presidente del consiglio in Tv.

FIDUCIA Per la precisione, Letta ha reso noto che "chiederemo la fiducia sia alla Camera e sia al Senato. Mercoledì farò il mio discorso in Parlamento".

GIUSTIZIA Fa sorridire - ha proseguito il premier - continuare a sentire parlare del problema giustizia come se fosse il problema di Berlusconi. Noi abbiamo già fatto molto per riformare la Giustizia e continuiamo a farlo. Ma per i cittadini. Si pensi alla riforma della giustizia civile che con la mediazione consentirà di
smaltire gli arretrati. Quello, come la lentezza, sono i problemi degli italiani".

PORCELLUM "La legge elettorale è la stata ed è la priorità tanto che la commissione Affari costituzionali del Senato è pronta a portare una proposta che consenta di modifcare il porcellum con il quale non si può e non si deve votare", così sempre a Letta a "Che tempo che fa". E ha poi ribadito che il porcellum va cambiato "per tutte le storture, perché al senato non darebbe la maggioranza a nessuno, ma questa - ha spiegato - è una materia del parlamento, noi come governo possiamo spingere e abbiamo spinto, ora c'è un passaggio chiave in Senato, spero che dopo la fiducia mercoledì, si possa approvare visto che la Corte Costitiuzionale potrebbe dichiararla incostituzionale, ma io credo che si possa vederla approvata prima della Corte Costituzionale", anche perchè ha aggiunto il premier "io vorrei poter governare per le cose che faccio non per questo problema della legge elettorale, se si deve votare a un certo punto si voterà non vorrei restassimo appesi, e la crisi porterebbe via anche questo".


DIBATTITO NEL PDL "Il dato è tutto politico, legato a cosa succede nel Pdl. Nel Pdl è in corso un dibattito politico molto forte e molto profondo. Spero che ci sia una parte del Pdl che dica che non sono d'accordo con questa cupio dissolvi". Di sicuro, ha ribadito, "non voglio governare come un re Travicello ma voglio le condizioni per fare le riforme. I sondaggi - ha proseguito -dicono che gli elettori del Pdl in stragrande maggioranza vogliono che continui questa esperienza di governo, i ministri del Pdl hanno fatto valutazioni su basi diverse da quelle di Berlusconi, anche in Parlamento vedo che c'è incertezza".

Il M5S "So - così Letta - che anche il Movimento 5 stelle è attraversato da profondo tavaglio interno che va rispettato". Ma il premier non si sbilancia sul sostegno che potrebbe avere dai trasnfughi grillini: "Non lo so, non vado a parlare con i songoli parlamentari, io farò un discorso in aula illustrando gli obieittivi e ricordando le cose fatte".

IVA "Se avessi di nuovo la fiducia, ho in mente una revisione complessiva delle aliquote dell'Iva. Il resto è propaganda", ha affermato Letta. "Berlusconi - ha proseguito - tenta di rovesciare la frittata, ma non ci riesce. La questione dell'Iva è questa: il primo aumento dell'Iva l'ha fatto il governo Berlusconi, nel 2011, dal 20 al 21 per cento". Dunque "sono decisioni che partono dal 2011, e non da mie scelte. L'aumento dell'Iva è già nei conti pubblici, doveva scattare il primo luglio, siamo riusciti a posporlo. Ma se ora ci sono le dimissioni dei parlamentari Pdl, vuol dire che il governo non è più nelle condizioni di varare disposizioni che non possono essere convertite in Parlamento: e se sono misure che valgono miliardi, non si possono prendere altrimenti si crea un buco nel caso non vengano convertite". Quindi venerdì durante il Cdm "ho detto che volevo sapere prima di farlo se ho ancora la fiducia".

SANDRO BONDI "Non ho niente da commentare: trovo che la discussione nel Pdl sia davanti agli occhi di tutti". Così Enrico Letta, dopo che Fabio Fazio gli ha letto le dichiarazioni di Sandro Bondi secondo il quale Letta vuole spaccare il Pdl.

SENTENZA BERLUSCONI, NESSUNO SCAMBIO
"C'è l'applicazione di una sentenza che riguarda il leader Pdl che ha un percorso proprio e che non può essere scambiata con l'appoggio al governo". Lo ha ribadito il presidente del Consiglio, aggiungendo che "questo è stato un tema dirimente per le scelte fatte" in queste ore "perché forse ci si aspettava un atteggiamento diverso, ma è una separazione che ho fatto dall'inizio e lo farò anche se il mio governo andrà a casa". Perciò, ha aggiunto: "nella mia richiesta di fiducia ci sarà la formalizzazione di quanto detto quando il governo è nato, non ci sono scambi tra temi: c'è la vita del governo e c'è l'applicazione della sentenza".

IL GIORNO DELLA MARMOTTA "Ho perso il filo delle vicende politiche e delle varie posizioni del Pdl da alcuni giorni: la cosa migliore è andare in Parlamento e porre la questione. Tutto questo mi ha fatto venire in mente un film di qualche anno fa, 'Il giorno della marmotta' con Bill Murray, forse il mio attore preferito: si sveglia e rivive ogni giorno la stessa giornata", dice Letta. Ecco, "ho l'impressione che da vent'anni stiamo rivivendo il giorno della marmotta. Io non faccio polemiche né giochi politici, ma cerco di dare risposte ai tanti problemi del Paese".

PRIMARIE PD "Ognuno deve fare il suo lavoro, quello che faccio adesso mi basta e mi avanza". Così Enrico Letta a Che tempo che fa ha risposto a proposito di una sua eventuale candidatura alle primarie del Pd. "Ribadisco quanto ho sempre detto: io sono totalmente concentrato sull'azione di un governo che sta modificando gli equilibri politici italiani in meglio, un governo che ci ha consentito di uscire dalla procedura di deficit eccessivo, adesso vanno fatte tante altre cose, sono concentrato esclusivamente su questo - ha sostenuto il premier - ovviamente voterò alle primarie del Pd, è stata una scelta importante fissare il congresso l'8 dicembre per uscire da una lunga fase complessa, serve un Pd molto forte, e Epifani sta facendo bene".

SONO TROPPO CALMO "Sono - così il presidente del consiglio - una persona molto calma e molto paziente. Forse ho tirato un po troppo lungo questa calma e questa pazienza. Nella connessione tra la vicenda della sentenza e del governo, forse potevo farlo qualche giorno prima".

TELECOM "Non tifo per nessuna soluzione, c'è bisogno di un forte investitore, italiano o europeo, che metta soldi dentro Telecom che è indebitata. Negli ultimi 12 anni era privata ma non è stata una storia di successo, tutta italiana, se gli stranieri sono più bravi non mi scandalizza". Ha anche ricordato che l'italiana "Enel ha comprato l'Enel spagnola ma gli spagnoli non hanno fatto le barricate".

A BERLUSCONI AUGURO SERENITA' "A Berlusconi dal profondo del cuore auguro anni di serenità, perché quello che in questo tempo manca è la serenità che sarebbe utile davvero per tutti". Sollecitato da Fabio Fazio, Enrico Letta manda questi auguri a Silvio Berlusconi nel giorno del compleanno del leader Pdl. Ma oggi è anche il compleanno di Pierluigi Bersani: "A Bersani ho fatto gli auguri, di cuore e calorosi, e non posso dimenticarmi che se ho fatto questa esperienza a palazzo Chigi è anche e soprattutto grazie alla generosità di Bersani. E la generosità in politica oggi è una merce molto rara".

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