mercoledì 4 settembre 2013

Quelli che…tolgono una tassa e ne aumentano altre: Letta, meno Imu ma più Irpef e tagli ai servizi


Il portavoce democristiano del governo Napolitano, tal Enrico Letta, è impegnato a evitare l’improbabile: cioè che Silvio Berlusconi faccia cadere il governo.
Al tale scopo, ha elargito al condannato in via definitiva per frode fiscale, il “contentino” di cui questi si servirà alle prossime elezioni: la cancellazione della prima rata dell’Imu. Sì, solo della prima rata. Per la seconda, il portavoce democristiano del governo Napolitano sta cercando come fotterci, pardon: come trovare coperture.
Dopo aver esordito con: “La copertura del decreto Imu è stata gestita senza alzare le tasse”, nella più consolidata tradizione politica italiana: prendere per il culo, ecco che come si trovano le coperture alla cancellazione della tassa tanto cara (in tutti i sensi a Berlusconi).
Ovvio  che a nessuno piace pagare l’Imu. Men che meno, però, piace esser presi per il culo. Cioè svuotati del portafoglio da altro lato.

Il mancato introito derivante dalla tassa sulla prima casa, sarà coperto da aumenti Irpef e ulteriori tagli a servizi. Nel seguente modo…
Sei milioni e 300 mila italiani: il 90% al di sotto dei 55 mila euro lordi annui, il 54% al di sotto dei 26 mila euro, pagherà 125 euro in più di Irpef nel 2013 e 201 nel 2014. Tra questi, vi sono 4 milioni di lavoratori dipendenti e un milione e 300 mila pensionati.

L’aggravio è originato dall’articolo 12 del decreto Imu, in vigore dal 31 agosto 2013, che dimezza per quest’anno “il limite massimo di fruizione» per detrarre dall’Irpef il 19% dei premi di assicurazione sulla vita, contro gli infortuni e la non autosufficienza. E nel 2014, ulteriore riduzione del limite.
Tra l’altro, il provvedimento viola lo Statuto del Contribuente perché gli effetti retroattivi.

Ma l’aumento dell’Irpef per la minor detrazione non è l’unico provvedimento deciso per coprire il mancato gettito Imu.
Si riducono i fondi per le assunzioni di vigili del fuoco e forze armate. Si tagliano i fondi per sostenere la lotta all’evasione e quelli per la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria.
Meno sicurezza, più evasione, più Irpef. Ma Silvio è contento. E pure Napolitano e Letta lo sono.
Io, per nulla.

E, voi, cuntent?

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