lunedì 9 settembre 2013

Decadenza Berlusconi: Pd e M5S vogliono votare subito, Pdl no

da: Il Fatto Quotidiano

Decadenza Berlusconi, Pdl perde round: “Voto unico su pregiudiziali e relazione”
Il relatore Augello chiede il rinvio per avere pareri della Consulta e della Corte europea di giustizia. Ma il Pd stoppa la "melina" e ottiene che la commissione si pronunci allo stesso tempo anche sull'intero documento del senatore berlusconiano: se questa verrà bocciato, lui dovrà lasciare l'incarico a un collega tra i contrari

La giunta per le Immunità del Senato si è riunita. All’ordine del giorno il caso della decadenza diSilvio Berlusconi dal mandato di parlamentare in seguito alla sentenza definitiva di condanna per il caso Mediaset: 4 anni per frode fiscale. Il senatore Pdl Andrea Augello - che ha il ruolo di relatore sul caso del Cavaliere – ha subito presentato la proposta di rimandare la seduta per via di tre questioni pregiudiziali: l’ipotesi di un ricorso alla Consulta, il rinvio alla Corte europea di giustizia del Lussemburgo e la questione dell’interpretazione del merito della legge Severino. In un primo momento sembrava che sulle tre pregiudiziali si potesse arrivare a un voto (separato) entro la giornata, ma il Pd ha chiesto e ottenuto che il voto equivalga a quello sull’intera relazione Augello (leggi).
Ogni gruppo avrà a questo punto dieci minuti per intervenire nella discussione, ma il voto slitterebbe a domattina: favorevoli a questa ipotesi sono Pd, Scelta civica e Movimento 5 stelle. Non è ancora chiaro, invece, se basterà bocciare le pregiudiziali per far decadere il relatore (come accade invece per l’intero documento). Secondo le stesse fonti – citate dall’Associated Press– Augello sarebbe favorevole all’ipotesi di equiparare il voto sulle pregiudiziali a quello sulla relazione. Contrario, invece, il gruppo dei senatori Pdl.  

Pd e M5S vogliono votare subito, il Pdl no
Il Partito democratico, grazie a un intervento della senatrice Doris Lo Moro, è riuscito così a stoppare la melina del Pdl. Adesso ci potrà essere un voto unico sulle tre pregiudiziali o si potrà scegliere di votarle singolarmente, ma in caso di una bocciatura il presidente della giunta Dario Stefàno dovrà nominare un nuovo relatore: se le pregiudiziali verranno bocciate decadrà il relatore. Solo successivamente si procederà all’esposizione della relazione. “Notizie dalla Giunta per le elezioni – si legge sulla pagina facebook del gruppo M5S al Senato – Il relatore Augello (Pdl) si rifiuta di presentare conclusioni e avanza solo questioni pregiudiziali ex articolo 93 del regolamento del Senato. Vuole solo perdere tempo”. Comunque non si arriverà a un voto in giornata, secondo il senatore del Psi Enrico Buemi: “La giunta non sta discutendo, sta ascoltando il relatore. Siamo a due terzi della relazione e mi sembra impossibile che si arrivi a un voto oggi”. Ma Cinque Stelle e Pd si sono espressi, riferisce il senatore M5S Mario Giarrusso, per andare avanti a oltranza con il voto delle pregiudiziali”. Pd, M5S e Scelta civica vorrebbero votare entro stasera. Pdl, Gal e Lega, invece, vorrebbero rinviare ad una prossima riunione. Ma secondo quanto l’Ansa apprende da fonti Pd la seduta di stasera dovrebbe aggiornarsi a domattina in attesa che Augello presenti degli “allegati” alla sua relazione, per avere un voto sulle pregiudiziali.

Giarrusso (M5S): “Augello non ci ha detto se vuole far decadere B. o no”
Secondo quanto riferisce Mario Michele Giarrusso (M5S) “la relazione del relatore Augello sul caso Berlusconi consiste, sostanzialmente, nelle questioni pregiudiziali. Di fatto, non ha voluto avanzare una sua proposta. Non ci ha voluto dire, insomma, se vuol considerare decaduto o meno il Cavaliere dal mandato di parlamentare”. Insomma: “il Pdl vuol perdere solo tempo”. “Ora – continua Giarrusso – il relatore Augello sta leggendola sua relazione, che di fatto non prevede conclusioni. Non presenta cioè alcuna proposta, a parte le questioni pregiudiziali sollevate, che ora verranno messe ai voti ex art.93 del regolamento”. Il che, insiste il senatore Cinque Stelle, “significa che potrà intervenire un solo senatore per gruppo e che questo non avrà a disposizione più di 10 minuti. Quindi, per quanto ci riguarda, il voto potrebbe già arrivare entro questa sera. Noi puntiamo a questo, anche se il Pdl è contrario”. “Caliendo (vicepresidente della giunta, Pdl, ndr) – sottolinea il senatore del Movimento 5 Stelle – si è infatti arrabbiato molto su questo punto, perché vorrebbe che ci fosse più tempo per la discussione generale e per approfondire la questione. Ma la maggioranza non è di questo avviso”. Perché Augello non si pronuncia sulla decadenza o meno di Berlusconi? “Chiedetelo a lui. Noi – ribatte Giarrusso – crediamo che sia solo un modo per perdere tempo. Ma è evidente che avendo lui sollevato solo delle questioni pregiudiziali, queste verranno messe ai voti e quindi è come se si fosse votata, di fatto, una relazione completa con tanto di conclusione”. “E il presidente Stefano – conclude Giarrusso – ha già dato disposizioni che ci sia un voto unico sulle pregiudiziali e non tre. Ora vedremo cosa accadrà. La decisione di Augello di non presentare conclusioni, comunque, è risultata inaspettata per tutti. Non ci aspettavamo questo atteggiamento”.

Pezzopane (Pd): “No a rinvii che non abbiano un senso”
Ma le proposte del relatore del Pdl ad ogni modo sembrano avere poche speranze. “Non andiamo in Giunta per processare la legge che prevede la decadenza e incandidabilità dei condannati per reati penali, ma per farla applicare” hanno dichiarato i 4 membri del Movimento 5 Stelle in giunta Mario Giarrusso, Vito Crimi, Maurizio Buccarella e Serenella Fucksia. La vicepresidente della giunta Stefania Pezzopane (Pd) aggiunge: “Non sappiamo cosa proporrà Augello, se propone un rinvio noi non siamo disponibili a un rinvio che non abbia un senso. La legge Severino parla chiaro, è evidente che c’è una condanna di terzo grado ed è siamo tutti uguali di fronte alla legge. Se il relatore propone di rinviare di qualche giorno ci mancherebbe altro se è in attesa della Corte di Strasburgo dubito che si possa attendere due anni che per dare attuazione ad una legge che parla di decadenza immediata”. E Benedetto Della Vedova (Scelta Civica): “Che la legge Severino fosseretroattiva, come altre leggi sull’elettorato passivo, era una cosa chiarissima tanto è che nessuno ha mai sollevato obiezioni”. 
I membri della Giunta per le elezioni del Senato si preparano ad ogni modo a una discussione accesa e “in punta di diritto”. E per non incorrere in equivoci e polemiche hanno chiesto la distribuzione di copie del regolamento della Giunta stessa, una per ciascun componente. “La Giunta è come un organo giurisdizionale, io, in quanto relatore, sono come un magistrato e ho l’obbligo della riservatezza nel merito della questione. Adesso andrò a leggere la mia relazione, si tratta di 80 cartelle” ha detto Augello prima di entrare in Giunta. Concetto espresso precedentemente da Luciano Violante (Partito democratico) e dall’avvocato di Berlusconi (e senatore Pdl) Piero Longo.

Corte dei diritti dell’uomo, prima valutazione in 4 mesi
Intanto l’Ansa viene a sapere che la prima valutazione sull’ammissibilità del ricorso presentato da Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell’uomo “potrà arrivare non prima di tre-quattro mesi”. La Corte europea di giustizia del Lussemburgo – citata da Augello – e la Corte europea dei diritti dell’uomo sono due cose diverse, ma se si decidesse di attendere anche questo giudizio (circostanza al momento poco probabile) i tempi si allungherebbero ulteriormente.

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