da: Il Fatto Quotidiano
Decadenza Berlusconi, Pdl perde round: “Voto unico su
pregiudiziali e relazione”
Il
relatore Augello chiede il rinvio per avere pareri della Consulta e della Corte
europea di giustizia. Ma il Pd stoppa la "melina" e ottiene che la
commissione si pronunci allo stesso tempo anche sull'intero documento del
senatore berlusconiano: se questa verrà bocciato, lui dovrà lasciare l'incarico
a un collega tra i contrari
La giunta per le Immunità del
Senato si è riunita. All’ordine del giorno il caso della decadenza diSilvio
Berlusconi dal mandato di parlamentare in seguito alla sentenza definitiva
di condanna per il caso Mediaset: 4 anni per frode fiscale. Il
senatore Pdl Andrea Augello - che ha il ruolo di relatore sul caso
del Cavaliere – ha subito presentato la proposta di rimandare la seduta per via
di tre questioni pregiudiziali: l’ipotesi di un ricorso alla Consulta, il
rinvio alla Corte europea di giustizia del Lussemburgo e la
questione dell’interpretazione del merito della legge Severino. In un
primo momento sembrava che sulle tre pregiudiziali si potesse arrivare a un
voto (separato) entro la giornata, ma il Pd ha chiesto e ottenuto che il voto
equivalga a quello sull’intera relazione Augello
(leggi).
Ogni gruppo avrà a questo punto dieci minuti per
intervenire nella discussione, ma il voto slitterebbe a domattina: favorevoli a
questa ipotesi sono Pd, Scelta civica e Movimento 5 stelle. Non è ancora
chiaro, invece, se basterà bocciare le pregiudiziali per far decadere il
relatore (come accade invece per l’intero documento). Secondo le stesse
fonti – citate dall’Associated Press– Augello sarebbe favorevole all’ipotesi di
equiparare il voto sulle pregiudiziali a quello sulla relazione. Contrario,
invece, il gruppo dei senatori Pdl.
Pd
e M5S vogliono votare subito, il Pdl no
Il Partito
democratico, grazie a un intervento della senatrice Doris Lo Moro, è
riuscito così a stoppare la melina del Pdl. Adesso
ci potrà essere un voto unico sulle tre pregiudiziali o si potrà scegliere di
votarle singolarmente, ma in caso di una bocciatura il presidente della giunta Dario
Stefàno dovrà nominare un nuovo relatore: se le pregiudiziali verranno
bocciate decadrà il relatore. Solo successivamente si procederà all’esposizione
della relazione. “Notizie dalla Giunta per le elezioni – si legge sulla pagina
facebook del gruppo M5S al Senato – Il relatore Augello (Pdl) si rifiuta di
presentare conclusioni e avanza solo questioni pregiudiziali ex articolo 93 del
regolamento del Senato. Vuole solo perdere tempo”. Comunque non si
arriverà a un voto in giornata, secondo il senatore del Psi Enrico Buemi:
“La giunta non sta discutendo, sta ascoltando il relatore. Siamo a due terzi
della relazione e mi sembra impossibile che si arrivi a un voto oggi”. Ma
Cinque Stelle e Pd si sono espressi, riferisce il senatore M5S Mario
Giarrusso, per andare avanti a oltranza con il voto delle pregiudiziali”. Pd,
M5S e Scelta civica vorrebbero votare entro stasera. Pdl, Gal e Lega,
invece, vorrebbero rinviare ad una prossima riunione. Ma secondo quanto l’Ansa apprende
da fonti Pd la seduta di stasera dovrebbe aggiornarsi a domattina in attesa che
Augello presenti degli “allegati” alla sua relazione, per avere un voto sulle
pregiudiziali.
Giarrusso
(M5S): “Augello non ci ha detto se vuole far decadere B. o no”
Secondo quanto
riferisce Mario Michele Giarrusso (M5S) “la relazione del relatore
Augello sul caso Berlusconi consiste, sostanzialmente, nelle questioni
pregiudiziali. Di fatto, non ha voluto avanzare una sua
proposta. Non ci ha voluto dire, insomma, se vuol considerare decaduto o meno
il Cavaliere dal mandato di parlamentare”. Insomma: “il Pdl vuol perdere
solo tempo”. “Ora – continua Giarrusso – il relatore Augello sta
leggendola sua relazione, che di fatto non prevede conclusioni. Non presenta
cioè alcuna proposta, a parte le questioni pregiudiziali sollevate, che ora
verranno messe ai voti ex art.93 del regolamento”. Il che, insiste il senatore
Cinque Stelle, “significa che potrà intervenire un solo senatore per gruppo e
che questo non avrà a disposizione più di 10 minuti. Quindi, per quanto ci
riguarda, il voto potrebbe già arrivare entro questa sera. Noi puntiamo a
questo, anche se il Pdl è contrario”. “Caliendo (vicepresidente della
giunta, Pdl, ndr) – sottolinea il senatore del Movimento 5 Stelle – si è
infatti arrabbiato molto su questo punto, perché vorrebbe che ci fosse più
tempo per la discussione generale e per approfondire la questione. Ma la
maggioranza non è di questo avviso”. Perché Augello non si pronuncia sulla
decadenza o meno di Berlusconi? “Chiedetelo a lui. Noi – ribatte Giarrusso – crediamo
che sia solo un modo per perdere tempo. Ma è evidente che avendo lui sollevato
solo delle questioni pregiudiziali, queste verranno messe ai voti e quindi è
come se si fosse votata, di fatto, una relazione completa con tanto di
conclusione”. “E il presidente Stefano – conclude Giarrusso – ha già dato
disposizioni che ci sia un voto unico sulle pregiudiziali e non tre. Ora
vedremo cosa accadrà. La decisione di Augello di non presentare conclusioni,
comunque, è risultata inaspettata per tutti. Non ci aspettavamo questo
atteggiamento”.
Pezzopane
(Pd): “No a rinvii che non abbiano un senso”
Ma le proposte del
relatore del Pdl ad ogni modo sembrano avere poche speranze. “Non
andiamo in Giunta per processare la legge che prevede la decadenza e
incandidabilità dei condannati per reati penali, ma per farla applicare” hanno
dichiarato i 4 membri del Movimento 5 Stelle in giunta Mario Giarrusso, Vito
Crimi, Maurizio Buccarella e Serenella Fucksia. La
vicepresidente della giunta Stefania Pezzopane (Pd) aggiunge: “Non
sappiamo cosa proporrà Augello, se propone un rinvio noi non siamo disponibili
a un rinvio che non abbia un senso. La legge Severino parla chiaro, è evidente
che c’è una condanna di terzo grado ed è siamo tutti uguali di fronte alla legge.
Se il relatore propone di rinviare di qualche giorno ci mancherebbe altro se è
in attesa della Corte di Strasburgo dubito che si possa attendere due anni che
per dare attuazione ad una legge che parla di decadenza immediata”. E Benedetto
Della Vedova (Scelta Civica): “Che la legge Severino fosseretroattiva,
come altre leggi sull’elettorato passivo, era una cosa chiarissima tanto è che
nessuno ha mai sollevato obiezioni”.
I membri della Giunta per le elezioni
del Senato si preparano ad ogni modo a una discussione accesa e “in punta di
diritto”. E per non incorrere in equivoci e polemiche hanno chiesto la
distribuzione di copie del regolamento della Giunta stessa, una per ciascun
componente. “La Giunta è come un organo giurisdizionale, io, in quanto
relatore, sono come un magistrato e ho l’obbligo della riservatezza nel merito
della questione. Adesso andrò a leggere la mia relazione, si tratta di 80
cartelle” ha detto Augello prima di entrare in Giunta. Concetto espresso precedentemente da
Luciano Violante (Partito democratico) e dall’avvocato di Berlusconi (e
senatore Pdl) Piero Longo.
Corte
dei diritti dell’uomo, prima valutazione in 4 mesi
Intanto l’Ansa viene
a sapere che la prima valutazione sull’ammissibilità del ricorso presentato da
Berlusconi alla Corte europea dei diritti dell’uomo “potrà arrivare
non prima di tre-quattro mesi”. La Corte europea di
giustizia del Lussemburgo – citata da Augello – e la Corte europea dei diritti
dell’uomo sono due cose diverse, ma se si decidesse di attendere anche questo
giudizio (circostanza al momento poco probabile) i tempi si allungherebbero
ulteriormente.
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