da: Il Sole 24 Ore
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catasto, tutto ciò che devi sapere sulla tua casa. Ecco come funzionerà
È
la riforma del catasto la grande incognita dell'estate. Anche perché tutte (o
quali) le imposte sulla casa, circa 40 miliardi, sono basati su valori definiti
dal catasto.
di Saverio
Fossati e Antonio Jovine
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catasto / In arrivo metri quadrati e valori di mercato
È la riforma del catasto la grande
incognita dell'estate. Anche perché tutte (o quali) le imposte sulla casa,
circa 40 miliardi, sono basati su valori definiti dal catasto. Uno spostamento
anche minimo provoca aumenti di miliardi, e proprio per questo negli scorsi
giorni è stato sottolineato molte volte che la riforma allo studio prevede
l'invarianza di gettito. Nella delega fiscale, all'esame del comitato ristretto
guidato da Daniele Capezzone, il catasto occupa un posto importante e non
mancano i ritocchi al testo lasciato in sospeso dalla scorsa legislatura. Ma i
cardini sono sempre quelli: suddivisione del territorio in «microzone»,
asciugatura radicale del sistema di vani, classi e categorie, ormai vecchio di
74 anni, e individuazione di immobili-tipo, ai quali applicare un algoritmo con
variabili per personalizzare il valore patrimoniale. I tempi saranno lunghi,
anche perché, pur procedendo con immobli campione, si tratta pur sempre di
effettuare una ricognizione su 60 milioni di unità immobiliari.
Nuovo
catasto / Il valore patrimoniale
È la vera novità della riforma. Sarà
determinato partendo dai valori di mercato al metro quadrato per la tipologia
immobiliare relativa rilevati, con ogni probabilità, dall'Omi (Osservatorio
immobiliare dell'agenzia del Territorio). A questo primo dato di fatto si
applicano una serie di coefficienti in successione: le scale, l'anno di
costruzione, il piano, l'esposizione, il riscontro d'aria, l'affaccio,
l'ascensore o meno, il riscaldamento centrale o autonomo (quest'ultimo abbassa
il valore), lo stato di manutenzione. Tutti questi coefficienti danno vita a un
algoritmo (spiegato più avanti) che cambia anche in modo sostanziale il valore
al metro quadrato di partenza. A questo punto il valore così «rettificato»
viene moltiplicato per il numero dei metri quadrati rilevati secondo la
metodologia catastale e il risultato è, appunto il «valore patrimoniale».
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catasto / La rendita catastale
La nuova rendita partirà dai valori
locativi annui espressi al metro quadrato (anch'essi reperibili come dati Omi),
cui si applicherà una riduzione derivante dalle spese: manutenzione
straordinaria, amministrazione, assicurazioni, adeguamenti tecnici di legge,
eccetera. Queste si aggirano, mediamente, sul 47-52 per cento. A questo punto
il valore annuo al metro quadro verrà moltiplicato per la superficie e il
risultato sarà la nuova «rendita catastale».
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catasto / L'algoritmo
L'ex agenzia del Territorio non ha mai
ufficializzato i dati delle sperimentazioni effettuate in circa 22 città. La
legge delega prevede l'adozione di metodologie probabilistiche al posto del
vecchio sistema di valutazione classico, di tipo deterministico tradizionale.
Questi nuovi procedimenti (sistemi estimativi di massa) con metodologie
statistiche matematiche sono, in generale, applicabili alla stima di un grande
numero di immobili, con un buon livello di precisione, in un forma dinamica e
automatizzata.
La metodologia è abbastanza complessa, e, a
quanto risulta, quella che verrà utilizata una volta che verrà dato il via
libera alla riforma, sarà di fatto quella già elaborata in occasione dei
precedenti tentativi di riforma (1999 e 2006). Le variabili che incidono sul
valore sono molteplici ma forse un esempio concreto aiuta a capire.
Supponiamo di applicare l'algoritmo a un
appartamento che presenta caratteristiche tecniche cui corrispondono specifici
valori numerici per le relative variabili (desunti dalla tabella già usata per
le sperimentazioni).
X1 = tipologia edilizia: piccolo
condominio, valore parametrico 1;
X2 = stato di manutenzione: normale valore
parametrico 0,9;
X3 = livello di piano: piano attico valore
parametrico 1,1;
X4 = posizione relativa rispetto al centro:
centralissimo valore parametrico 1,1;
X5 = numero di anni dalla data di
costruzione o di ristrutturazione generale dell'unità immobiliare (vetustà)
anni 10 : valore parametrico 0,83;
X6 = livello di qualità delle finiture:
tipo civile valore parametrico 1.
Il risultato è l'algoritmo:
Y =3.790 x 1 0,745 x 0,9 0,725 x 1,1 0,906
x 1,1 1,143 x 0,83 0,981 x 1 0,953 = 3.563,35 €/al metro quadrato.
Poiché si tratta di immobile di qualità il
valore unitario si attesta verso il valore più elevato di microzona (€/metro
quadrato 3.965). In caso di appartamento di 100 m2 il valore patrimoniale sarà:
100 x 3.563,35 = € 356.335. Cioè mediamente il doppio del valore ai fini Imu.
Non ci resta che sperare nella riduzione delle aliquote e nel dogma dell'inavranza
di gettito.
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catasto / OGGI... Dalla tariffa al vano l'eredità del 1939
Il sistema usato sinora funziona così: date
determinate caratteristiche intrinseche (come quelle costruttive) ed
estrinseche (come la presenza di servizi) l'immobile viene inquadrato
all'interno di una certa categoria e classe catastale.
La
tariffa d'estimo
A questo punto si moltiplica la tariffa
d'estimo corrispondente a quella categoria e classe (ce ne sono decine e decine
nei piccoli comuni, molte di più nelle grandi città) per il numero di «vani».
Per «vano» si intende una stanza di misura variabile a seconda della provincia,
a volte anche del comune.
La
rendita
Il risultato di "tariffa x vani"
è la rendita catastale, base di tutti i calcoli delle imposte.
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catasto / ... E DOMANI
Il
sistema di calcolo è basato su un algoritmo
Il nuovo sistema funzionerà così: per prima
cosa si individuano le microzone, piccole porzioni di territorio comunale, con
caratteristiche omogenee già definite.
Il valore medio Poi, nell'ambito delle
microzone e per ogni tipologia immobiliare (abitazioni, negozi, eccetera) si
troverà il «valore medio di mercato».
I
coefficienti
A questo si applicheranno dei coefficienti
correttivi relativi a ubicazione, epoca di costruzione, destinazione (come
economico, civile) grado di finitura, eccetera. Questi coefficienti
funzioneranno sulla base di un'algoritmo che alla fine definirà il valore
unitario del metro quadrato.
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catasto / LE MISURE
La
superficie catastale è determinata per legge
In base al Dpr 138/98, per la superficie
catastale delle unità a destinazione ordinaria si calcolano i muri interni e
perimetrali esterni per intero fino a uno spessore di 50 cm e i muri in
comunione al 50% fino a uno spessore di 25 cm. La superficie dei locali
principali e degli accessori di altezza utile inferiore a 1,50 metri non entra
nel computo. Scale, rampe, ascensori interni si computano in base alla loro
proiezione orizzontale.
Soffitte
e balconi
Soffitte, cantine e simili si contano al
50% se comunicanti con la casa, altrimenti al 25%; balconi, terrazze e simili,
di pertinenza esclusiva, sono al 30% fino a 25 metri quadrati e al 10% per la
quota eccedente (se comunicanti con la casa).
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